sikuz ha scritto:per sdrammatizzare: ci sono dei rettili che si mostrano palesemente le loro capacità cognitive
Guardate che occhi espressivi??
Detto questo, sarò un po' becero, ma trovo fini a se stessi e autocelebranti questi tentavivi di conoscere le capacità cognitive di un rettile (se lorenz di permetteva certi segoni mentali, pardon, certe elucubrazioni e/o speculazioni mentali, se lo poteva permettere visto il backround culturale) , quando ancora sappiamo veramente pochissimo sulla loro etologia, o ancor meno sui comportamenti e abitudini in natura.. cerco di spiegarmi meglio: in italia tutta, cè impestato di biacchi, eppure nessuno, e ripeto NESSUNO, ha mai documentato un'accoppiamento, una deposizione o una schiusa, e ancora meno ha mai visto un baby alimentarsi... io prima di sapere cosa gli passa per la mente a questi esseri, sarei piu' curioso di sapere come fanno a sopravvivere e ad essere cosi' prolifici, dato che in cattivita' sono inallevabili.. giusto per fare un esempio. Saluti.[/img]
Ebbravo il mio caro Sikuz!
Per come la vedo io,riconosciuto pragmatico, questo tipo di studi sono almeno per questi animali pure elucubrazioni mentali fini a se stesse. Mi spiego non vedo applicabile quest'ambito dell'etologia ai rettili perchè non ne migliorerebbe la qualità di vita in cattività ne ci fornirebbe ulteriori informazioni sull'etologia pura dell'animale che potrebbe aiutarne la conservazione.
l'etologia è una bellissima materia dai numerosi ambiti applicativi ma secondo me bisognerebbe sempre tenere bene a mente cosa potrebbe portare lo scoprire una determinata caratteristica dell'animale. Mi spiego se avessi puntato la questione dell'interazione uomo-animale sullo stress mi avresti fatto felice perchè per quanto ne so non sono stati fatti molti studi rigorosi sui livelli di stress dei rettili(stress acuto-cronico,situazioni stressanti,livelli di cortisolemia,ecc). Questo tipo di studi ci potrebbe aiutare molto nell'allevamento sia per determinare quanto è possibile maneggiare l'animale e con quale frequenza(bah così su due piedi mi vengono in mente le operazioni di pulizia,con quale frequenza possiamo farle senza instaurare uno stress cronico nell'animale?),quali situazioni sono particolarmente stressanti(accendere una luce nella stanza è stressante? se si per tutte le specie?) e così via. Se vuoi riflettendoci un altro studio interessante potrebbe essere la capacità termoregolativa dei rettili: per esempio noi basiamo su dati empirici ed elucubrazioni più o meno corrette quale dovrebbe essere il metodo preferenziale per il riscaldamento di un tale geco. Ma nessuno ci dice che questo sia in grado di termoregolarsi( i rettili si spostano per termoregolarsi) nella stessa maniera se vi è una fonte di calore concentrata o diffusa mettiamo stanza riscaldata vs cavetto. Cosa preferisce?
Potrei continuare ma credo di aver già sufficientemente esposto il mio punto di vista.