Variabilità cromatica in G. vittatus
Inviato: sab mag 10, 2008 9:29 am
Mi chiedevo se la variazione cromatica della pelle del Gekko vittatus, oltre ad essere un possibile segno di stress, potesse avere anche funzioni.
Ad esempio il mimetismo.
Lo dico perchè noto che quando è sul vetro o vicino alle foglie è decisamente più chiaro e verde. Quando se ne sta su un ramo spoglio invece diventa marrone scuro molto simile al ramo.
Tutti sappiamo che i R. ciliatus cambiano colore nell'arco della giornata, anche se non so se questo sia dovuto ad un fatto di metabolismo visto che i due colori corrispondono a periodo di attività/inattività, o sono una risposta funzionale evoluta anch'essa per mimetizzarsi (cioè: di giorno dormo quindi è mio interesse non farmi vedere, quindi divento più chiaro dove la luce mi colpisce perchè è ovvio che se la luce li mi colpisce significa che sono allo scoperto)
Quindi mi chiedevo se anche il G. vittatus utilizzasse la variabilità cromatica più o meno inconsciamente per mimetizzarsi.
In verità dovrei andare a informarmi un po' (più tardi mi leggo come fanno i camaleonti queste cose) ma nel frattempo vi lancio il quesito.
Ipotizzo che il geco riceva il segnale visivo dell'ambiente circostante e che assuma particolari colorazioni all'interno di un certo range. Nell'ambiente naturale è ovvio che assumerà colori tra il verde e il marrone perchè sono i due colori prevalenti e che quindi l'animale abbia evoluto questo comportamente proprio come forma di mimetismo
A questo possiamo anche aggiungere il fattore "stress" ovvero un geco che non sta bene perchè stabulato in modo errato o che si sente in pericolo, sicuramente assumerà la colorazione che meglio lo nasconde. E in natura è assai probabile che ciò sia il colore scuro (sia perchè di notte scuro su scuro non lo vedi, sia perchè in natura la corteccia degli alberi e il terreno, che rappresentano la superficie maggiore sia per la fuga che per il nascondiglio).
E' possibile estendere questo discorso a tutti gli altri gechi?
Che ne pensate? Esperienze personali
Ad esempio il mimetismo.
Lo dico perchè noto che quando è sul vetro o vicino alle foglie è decisamente più chiaro e verde. Quando se ne sta su un ramo spoglio invece diventa marrone scuro molto simile al ramo.
Tutti sappiamo che i R. ciliatus cambiano colore nell'arco della giornata, anche se non so se questo sia dovuto ad un fatto di metabolismo visto che i due colori corrispondono a periodo di attività/inattività, o sono una risposta funzionale evoluta anch'essa per mimetizzarsi (cioè: di giorno dormo quindi è mio interesse non farmi vedere, quindi divento più chiaro dove la luce mi colpisce perchè è ovvio che se la luce li mi colpisce significa che sono allo scoperto)
Quindi mi chiedevo se anche il G. vittatus utilizzasse la variabilità cromatica più o meno inconsciamente per mimetizzarsi.
In verità dovrei andare a informarmi un po' (più tardi mi leggo come fanno i camaleonti queste cose) ma nel frattempo vi lancio il quesito.
Ipotizzo che il geco riceva il segnale visivo dell'ambiente circostante e che assuma particolari colorazioni all'interno di un certo range. Nell'ambiente naturale è ovvio che assumerà colori tra il verde e il marrone perchè sono i due colori prevalenti e che quindi l'animale abbia evoluto questo comportamente proprio come forma di mimetismo
A questo possiamo anche aggiungere il fattore "stress" ovvero un geco che non sta bene perchè stabulato in modo errato o che si sente in pericolo, sicuramente assumerà la colorazione che meglio lo nasconde. E in natura è assai probabile che ciò sia il colore scuro (sia perchè di notte scuro su scuro non lo vedi, sia perchè in natura la corteccia degli alberi e il terreno, che rappresentano la superficie maggiore sia per la fuga che per il nascondiglio).
E' possibile estendere questo discorso a tutti gli altri gechi?
Che ne pensate? Esperienze personali