Tyresta Nationalpark, Svezia
Inviato: mar ago 25, 2009 10:39 pm
I miei quest'anno sono andati in vacanza a Stoccolma e io non potevo certo rifiutare di aggregarmi per ammirare dal vivo le infinite bellezze naturalistiche che offre quel meraviglioso Paese che è la Svezia.
Purtroppo con mio sommo dispiacere tra problemi metereologici e di salute ho dovuto molto limitare le mie escursioni.
Il secondo giorno sono andato sull'isola di Gotland, la più grande delle decine di migliaia di isole svedesi, dove vive anche il soggetto che più avrei voluto fotografare, ovvero l'endemica Natrix n. gotlandica, ma una febbre tanto alta quanto improvvisa mi ha dato la forza necessaria solo per trovare un posto dove passare la notte. Inutile dire quanto ancora sia amareggiato dall'aver perso una simile occasione.
I giorni successivi le mie condizioni sono migliorate ma a quelle latitudini il tempo è piuttosto instabile, e così la pioggia ha impedito ogni uscita.
Come risultato ho potuto dedicare all'herping soltanto un giorno, il primo. Piccola consolazione, ho visitato la casa di Carlo Linneo, botanico, professore all'Università di Uppsala nonché inventore della nomenclatura binomia, e il Museo di Storia Naturale, uno dei più grandi d'Europa contente anche gran parte della collezione privata del grande scienziato.
Meta dell'escursione è stato il Parco Nazionale di Tyresta, un'area di 50 kmq, venti kilometri a sud di Stoccolma.
E' stato interessante notare la grande varietà di microhabitat che si alternavano in una zona relativamente piccola. Appena entrato ho trovato un ambiente quasi tropicale, un'umidità elevatissima e vegetazione molto fitta. Ambiente adatto per gli anfibi, nonostante il lago più vicino dei tanti presenti sia stato a qualche centinaio di metri.
Rana dalmatina
Bufo bufo, credo, chiedo conferme.
Estremamente comune, in alcuni punti ogni volta che appoggiavo un piede a terra ne vedevo sei o sette saltellare, tutti di queste dimensioni.
Altro
All'improvviso l'ambiente circostante ha cambiato radicalmente aspetto: il suolo era formato da vasti monoliti, dove solo pochi alberi avevano trovato la forza di crescere e il sole batteva costantemente.
Formica polyctena, intelligente ed aggressiva. Avvicinando un dito dall'alto sollevava le due zampe anteriori e lo seguiva a destra e a sinistra con lo sguardo nel tentativo di morderlo!
Questa foto fa ribrezzo, ma è la migliore che son riuscito a fare a questo Dendrocopus minor, un picchio.
Si passava infine a luoghi che ricordano un po' quei campi abbandonati delle nostre parti.
Chiudo con qualche foto dedicata ai funghi, che mi piace particolarmente fotografare, seppur con scarsi risultati. Erano presenti decine e decine di specie, ve ne mostro solo alcune.
Spero che questo piccolo reportage vi sia piaciuto, sebbene avrei voluto vedere e mostrarvi molto di più, perché questo è solo una parte infinitesimale di ciò che offre la Svezia.
Me ne sono perdutamente innamorato e sicuramente ci tornerò presto!
Purtroppo con mio sommo dispiacere tra problemi metereologici e di salute ho dovuto molto limitare le mie escursioni.
Il secondo giorno sono andato sull'isola di Gotland, la più grande delle decine di migliaia di isole svedesi, dove vive anche il soggetto che più avrei voluto fotografare, ovvero l'endemica Natrix n. gotlandica, ma una febbre tanto alta quanto improvvisa mi ha dato la forza necessaria solo per trovare un posto dove passare la notte. Inutile dire quanto ancora sia amareggiato dall'aver perso una simile occasione.
I giorni successivi le mie condizioni sono migliorate ma a quelle latitudini il tempo è piuttosto instabile, e così la pioggia ha impedito ogni uscita.
Come risultato ho potuto dedicare all'herping soltanto un giorno, il primo. Piccola consolazione, ho visitato la casa di Carlo Linneo, botanico, professore all'Università di Uppsala nonché inventore della nomenclatura binomia, e il Museo di Storia Naturale, uno dei più grandi d'Europa contente anche gran parte della collezione privata del grande scienziato.
Meta dell'escursione è stato il Parco Nazionale di Tyresta, un'area di 50 kmq, venti kilometri a sud di Stoccolma.
E' stato interessante notare la grande varietà di microhabitat che si alternavano in una zona relativamente piccola. Appena entrato ho trovato un ambiente quasi tropicale, un'umidità elevatissima e vegetazione molto fitta. Ambiente adatto per gli anfibi, nonostante il lago più vicino dei tanti presenti sia stato a qualche centinaio di metri.
Rana dalmatina
Bufo bufo, credo, chiedo conferme.
Estremamente comune, in alcuni punti ogni volta che appoggiavo un piede a terra ne vedevo sei o sette saltellare, tutti di queste dimensioni.
Altro
All'improvviso l'ambiente circostante ha cambiato radicalmente aspetto: il suolo era formato da vasti monoliti, dove solo pochi alberi avevano trovato la forza di crescere e il sole batteva costantemente.
Formica polyctena, intelligente ed aggressiva. Avvicinando un dito dall'alto sollevava le due zampe anteriori e lo seguiva a destra e a sinistra con lo sguardo nel tentativo di morderlo!
Questa foto fa ribrezzo, ma è la migliore che son riuscito a fare a questo Dendrocopus minor, un picchio.
Si passava infine a luoghi che ricordano un po' quei campi abbandonati delle nostre parti.
Chiudo con qualche foto dedicata ai funghi, che mi piace particolarmente fotografare, seppur con scarsi risultati. Erano presenti decine e decine di specie, ve ne mostro solo alcune.
Spero che questo piccolo reportage vi sia piaciuto, sebbene avrei voluto vedere e mostrarvi molto di più, perché questo è solo una parte infinitesimale di ciò che offre la Svezia.
Me ne sono perdutamente innamorato e sicuramente ci tornerò presto!