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Martedì, 24 Marzo 2015 23:15

Gli scienziati identificano individualmente i gechi attraverso l'analisi del loro iride

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Già da diversi anni Istituzioni e Governi utilizzano la lettura dell’iride dell’occhio umano per mezzo di scanner per verificare l’identità di un individuo – Google ha adottato questo metodo dal 2011 – ma la scansione dell’iride potrebbe essere efficacemente impiegata su altre specie con lo stesso scopo?

Secondo un nuovo studio in Amphibia-Reptilia la risposta è “sì”. Alcuni scienziati hanno recentemente impiegato la scansione dell’iride per distinguere visivamente individui di una sottospecie di gechi a rischio di estinzione (Tarentola boettgeri bischoffi) originaria delle Ilhas Selvagens, un piccolo arcipelago di isole portoghesi al largo della costa del Sahara occidentale.

1030.EYE.Tarentola boettgeri bischoffi photo by Ricardo Rocha.600

Ma perché mai ci dovrebbe essere la necessità di distinguere i singoli individui in un gruppo di gechi selvatici?

“La possibilità di riconoscere i singoli individui tra i gechi (o altri animali) è della più grande importanza per la stima di caratteristiche chiave della popolazione selvatica, quali la sua grandezza (quantità di individui), la “fedeltà” al sito abitativo e gli schemi degli spostamenti, tutti elementi essenziali per lo sviluppo di efficaci strategie conservative”, spiega l’autore principale, Ricardo Rocha, al sito mongabay.com.

Di fatto la possibilità di riconoscere i singoli gechi è stata ritenuta così importante in passato per le iniziative volte alla loro conservazione che gli scienziati hanno fin dall’inizio applicato una serie di strategie che includono la marcatura di individui con colori o trasmettitori. Ma la tecnica di marcamento più comune utilizzata in passato è stata il “taglio del dito” (toe-clipping).

“Questa è una tecnica per mezzo della quale la prima falange di alcune dita viene rimossa seguendo un codice numerico predeterminato. Molte specie di geco però utilizzano i polpastrelli delle dita per arrampicarsi, da qui la forte critica al toe-clipping ritenuto un metodo troppo invasivo, che arriva a mettere in pericolo il benessere e addirittura la sopravvivenza dell’animale marcato”, afferma Rocha.

1030.Tarentola boettgeri bischoffi Photo by Luis Ferreira 2.600

Se dovesse dimostrarsi efficace, la scansione dell’iride potrebbe essere un modo decisamente meno intrusivo per distinguere individualmente i gechi (anche se gli animali dovrebbero essere comunque catturati per venire fotografati). Esaminando circa un migliaio di fotografie di Tarentola boettgeri bischoffi i ricercatori hanno scoperto di essere in grado di distinguere gli individui con un’accuratezza del cento per cento. Hanno poi successivamente testato le foto dell’iride del geco in un software I3S (Sistema Interattivo di Identificazione Individuale). Il programma ha identificato correttamente i diversi individui di gechi nel 95% delle volte, ed è stato ovviamente molto veloce.

Ad oggi sebbene l’identificazione dell’iride sia stata tentata solo su Tarentola boettgeri bischoffi, Rocha afferma che il sistema potrebbe essere usato allo stesso modo con altre specie di gechi.

“Potrebbe essere applicato anche ad altri gechi del genus Tarentola e certamente ad altre specie con un pattern dell’iride similmente variegato. Al momento stiamo testando questa metodologia per l’identificazione dei gechi “a coda di rapa” (Thecadactylus solimoensis), una delle specie di geco più grandi al mondo, nativo dell’Amazzonia, e fino ad ora siamo stati in grado di identificare più di venti individui”.

1030.Selvagem Grande Island photo by Luis Ferreira 1.600

1030.Tarentola boettgeri bischoffi photo by Ricardo Rocha.600


 

Citazioni tratte da:
Ricardo Rocha, Tiago Carrilho, Rui Rebelo. (2013) Iris photo-identification: A new methodology for the individual recognition of Tarentola geckos. Amphibia-Reptilia 34: 590-596.


Atricolo originale tratto da mongabay.com
http://news.mongabay.com/2013/1029-hance-gecko-iris.html?n3ws1ttr#UQg3UBAveWhkvt0t.99

Autore Jeremy Hance:
http://www.mongabay.com/jeremy_hance.html

Letto 2515 volte Ultima modifica il Martedì, 08 Gennaio 2019 16:41