Stampa questa pagina
Giovedì, 31 Gennaio 2019 11:52

Neurogenesi omeostatica nel geco leopardino (Eublepharis macularius) In evidenza

Vota questo articolo
(0 Voti)

Il geco leopardino (Eublepharis macularius) noto tra gli appassionati per la sua facilità di allevamento e le sue numerose colorazioni, ha mostrato una grande capacità di rigenerazione neuronale che potrebbe essere utile per la cura di malattie degenerative nell'essere umano.

 

 

Uno studio condotto tra Stati uniti e Canada, dal dipartimento di scienze biomediche del college di medicina veterinaria di Ontario, ha portato alla luce un fenomeno di neurogenesi (formazione di nuove cellule nervose) a carico di alcune cellule progenitrici presenti in un'area del cervello, la corteccia mediale, chiamata solco septomediale. La corteccia mediale nei rettili è una struttura simile all'ippocampo dei mammiferi, particolare area del cervello ritenuta responsabile delle funzioni legate alla memoria.
La scelta è ricaduta su Eublepahris macularius proprio per l'alto numero di soggetti reperibili in cattività e per la facile gestione della specie, in questo modo i ricercatori hanno potuto studiare il fenomeno su animali di cui conoscevano l'età. I soggetti sono stati acquistati da cuccioli e monitorati per 146 giorni (circa 5 mesi).
Per individuare le cellule progenitrici/neurali staminali è stato usato un metodo di colorazione a base di anticorpi, che legandosi a proteine specifiche di queste cellule, permette di tracciarne una mappa luminosa visibile tramite alcuni strumenti simili ad apparecchi radiografici.
Questo tipo di ricerca non era mai stato condotto prima d'ora, e potrebbe aprire le porte a nuovi studi sulle potenzialità di un cervello ritenuto primitivo come quello dei rettili.


 
Abstract

Although lizards are often described as having robust neurogenic abilities, only a handful of the more than 6300 species have been explored. Here, we provide the first evidence of homeostatic neurogenesis in the leopard gecko (Eublepharis macularius). We focused our study on the medial cortex, homologue of the mammalian hippocampal formation. Using immunostaining, we identified proliferating pools of neural stem/progenitor cells within the sulcus septomedialis, the pseudostratified ventricular zone adjacent to the medial cortex. Consistent with their identification as radial glia, these cells expressed SOX2, glial fibrillary acidic protein, and Vimentin, and demonstrated a radial morphology. Using a 5-bromo-2′-deoxyuridine cell tracking strategy, we determined that neuroblast migration from the ventricular zone to the medial cortex takes ~30-days, and that newly generated neuronal cells survived for at least 140-days. We also found that cell proliferation within the medial cortex was not significantly altered following rupture of the tail spinal cord (as a result of the naturally evolved process of caudal autotomy). We conclude that the sulcus septomedialis of the leopard gecko demonstrates all the hallmarks of a neurogenic niche.

 

Per maggiori informazioni, rimandiamo all'articolo originale:
Evidence for neurogenesis in the medial cortex of the leopard gecko, Eublepharis macularius - Rebecca P. McDonald & Matthew K. Vickaryous

 

Letto 1148 volte Ultima modifica il Giovedì, 31 Gennaio 2019 12:38