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Giovedì, 11 Novembre 2021 08:00

Convergenze evolutive: Gekko kuhli, un geco diurno o notturno?

I gechi occupando differenti nicchie ecologiche e hanno subito modificazioni morfologiche in base alle loro abitudini di vita, tant'è che in base all'habitat a cui si sono dovuti adattare sono visivamente differenti o simili tra loro.

Gekko kuhli - Foto: Giuseppe Paudice
Gekko kuhli - Foto e animale di Giuseppe Paudice


Nello studio "Distinct pattern of pigment development underlie convergent hyperpigmentation between diurnal and nocturnal geckos (Squamata: Gekkota)" (Aaron H. Griffing et al. 2020), infatti, è stato evidenziato come i gechi diurni che usano il sole per termoregolarsi siano caratterizzati da un'iper-pigmentazione delle membrane sierose (le membrane che rivestono alcuni organi), il derma del tronco e cranio-facciale risultano più o meno colorati di nero. L'eccesso di melanina, dato da una densità elevata di cellule melanofore, conferisce ai gechi una protezione dalle radiazioni UV, permettendo loro di effettuare bagni di sole (basking) senza incorrere in danneggiamenti degli organi interni, che a causa della pelle molto sottile sarebbero esposti quasi direttamente a radiazioni pericolose. L'ipotesi avanzata dai ricercatori è che anche una specie notturna come Gekko kuhli, sia un "sospetto eliotermo" e che quindi presenti iper-pigmentazione delle membrane sierose. Il sospetto nasce dall'abitudine di questa specie, che grazie al suo mimetismo passa le ore del giorno esposto alla luce solare, perfettamente nascosto sui tronchi d'albero e che quindi abbia le stesse necessità fisiche delle specie diurne.

La termoregolazione negli animali ectotermi (detti volgarmente "a sangue freddo") avviene fondamentalmente secondo due modalità:

  • Regolazione eliotermica, ovvero riscaldamento per irraggiamento del calore solare all'animale (basking);
  • Regolazione tigmotermica, cioè per conduzione, il calore solare immagazzinato in un corpo inanimato (rocce, sabbia, rami, ecc...) viene trasmesso all'animale per contatto.

Comparazione delle membrane sierose tra 8 specie di gechi.
Comparazione delle membrane sierose tra 8 specie di gechi.

Questi due metodi di termoregolazione sono solitamente sfruttati in base alla nicchia temporale di attività, ovvero un geco diurno si termoregolerà prevalentemente con l'irraggiamento solare, mentre un notturno-crepuscolare sfrutterà prevalentemente elementi caldi.
In base alla tipologia di termoregolazione ed attività quindi, le varie specie si troveranno ad essere anche più o meno esposte alle radiazioni ultraviolette; importantissime per un corretto svolgimento metabolico, come la trasformazione della vitamina D in vitamina D3. Tutta via gli ultravioletti, così come il calore, sono tanto utili quanto nocivi se in dose massiccia, soprattutto se zone anatomiche delicate come cervello, visceri e gonadi ne sono esposte repentinamente.


Comparazione embrionale tra 4 specie di gechi 2 notturne (Gekko kuhli: A, B, C e Lepidodactylus lugubris: D, E, F) e 2 diurne (Phelsuma laticauda: G, H, I e Sphaerodactylus macrolepis: J, K, L).
Comparazione embrionale tra 4 specie di gechi 2 notturne (Gekko kuhli: A, B, C e Lepidodactylus lugubris: D, E, F) e 2 diurne (Phelsuma laticauda: G, H, I e Sphaerodactylus macrolepis: J, K, L).


Comparando lo sviluppo embrionale di Gekko kuhli con quello di altre 7 specie (Gekko badeniiLepidodactylus lugubris, Hemidactylus frenatus, Hemidactylus platyurus, Phelsuma laticauda, Spaerodactylus leonardovaldesi e Coleonyx brevis) con diverse abitudini di vita e strategie di termoregolazione, è emerso che G. kuhli, accumuli pigmento in stadio precoce, ancor prima rispetto a gechi diurni eliotermi come Phelsuma laticauda ed in regioni differenti, suggerendo non un'origine comune di tale caratteristica ma una convergenza evolutiva. Questa caratteristica risulta ad oggi una novità per il mondo dei rettili e rende Gekko kuhli un modello di studio per future indagini relative all'evoluzione, quindi gli adattamenti ecologici e anatomici coerenti con gli habitat tipici dei diversi gruppi di animali, in relazione ai rapporti filogenetici che sussistono tra essi.

 


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Letto 677 volte Ultima modifica il Giovedì, 11 Novembre 2021 16:51