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Domenica, 01 Luglio 2018 11:45

Terrario naturalistico VS Rack system In evidenza

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Non è raro che tra terrariofili si inneschino dibattiti tra chi è favorevole ai rack system e chi invece è fedele ai terrari naturalistici. Inoltre, capita di frequente che chi "osserva da fuori" consideri i rack system un modo d'allevamento bieco e incline al maltrattamento della specie allevata.

terrario VS rack

Ho quindi deciso di scrivere un articolo che metta sul piatto della bilancia i due metodi d'allevamento, in modo che si possa avere un quadro chiaro della situazione e magari far capire, a chi non è del settore, che non sempre la percezione che si ha di un contesto è fedele alla realtà.

Trovo doveroso fare un'ulteriore premessa per i più fervidi accusatori di rack system, sono il primo a sostenere che la riproduzione in cattività di una specie, non sia il principale indicatore di benessere.
Questo perché la produzione di progesterone (ormone indispensabile alla riproduzione), non sempre è interrotta a causa dello stress, tant'è che succede che animali gestiti male muoiano in gravidanza, deposizione, ecc...
Detto questo, anche i pochi studi etologici fatti sui gechi in cattività non evidenziano problematiche di salute o stress tra gli individui allevati in terrario naturalsitico rispetto a quelli allevati in rack system.
Un recente studio svolto sul geco leopardino (Eublepharis macularius) mostra come gli arricchimenti ambientali possano incuriosire l'animale, ma non c'è comparazione tra "ramo vero" o "ramo di plastica" (Does enrichment improve reptile welfare? Leopard geckos (Eublepharis macularius) respond to five types of environmental enrichment - Meredith J. Bashaw et al. 2016). Un nuovo arricchimento ambientale stimola il geco, niente di più, niente di meno.

Partendo quindi dal presupposto che, sicuramente, l'impatto estetico di un terrario naturalistico sia maggiore rispetto a quello di una cassettiera piena di gechi, andiamo ad analizzare quali sono i principali pro e contro dei due metodi di allevamento e quali sono i motivi per cui scegliere un metodo piuttosto che un altro.

Solitamente, in un rack system ciò che colpisce non è solo la struttura a cassettiera, ma anche il fatto che ogni singola vasca sia arredata in modo semi-sterile, quindi un foglio di carta come substrato, una tana di plastica e un paio di ciotole per acqua e cibo.
Mentre, nel terrario naturalistico l'insieme degli elementi che compongono l'allestimento lo rendono anche molto coreografico: rami, piante, substrato naturale (terra, corteccia, sabbia, ecc...).

Bisogna quindi capire perché un rettile dovrebbe vivere bene in un terrario semi-sterile, piuttosto che in una ricostruzione del suo habitat naturale (più o meno fedele).
A questo punto, è d'obbligo capire quali siano i fattori ambientali necessari per la salute di un geco (o rettile). Si può affermare, con assoluta certezza, che per il benessere di un rettile sia vitale offrirgli la giusta temperatura e umidità, partendo da questa base il resto è tutto molto relativo. Non a caso, anche in libertà, i gechi lasciano il loro habitat naturale per andare a colonizzare i muri delle case che con le luci notturne attirano tantissimi insetti di cui si possono cibare.
L'altro fattore indispensabile è la produzione di vitamina D3 da parte dell'organismo, processo che avviene grazie ai raggi UVB del sole. Una giusta integrazione alimentare può essere sufficiente per sopperire alla mancanza di luce solare, anche senza l'uso di lampade specifiche, che a volte non sono impiegate nemmeno negli allestimenti naturalistici.

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Terrario_Mariano_Ciaravolo.jpg

Ovviamente, è necessaria una considerazione: il terrario naturalistico, grazie agli elementi ambientali, è in grado di favorire il livello di umidità relativa, piuttosto che numerosi punti dove il rettile può termoregolarsi, cosa più complicata in un rack system.
Infatti, alcune specie fortemente adattate ad un tipo di habitat non possono essere allevate in ambiente semi-sterile, poiché quest'ultimo non è in grado di offrigli i giusti parametri ambientali necessari per la loro sopravvivenza.
Le cose cambiano quando una specie è facilmente adattabile ad un ambiente e al contempo non ha particolari esigenze di temperatura o umidità.
Non a caso, le principali specie allevate in rack system sono mediamente molto coriacee e di facile gestione, dove offrendo il giusto gradiente termico, non sono necessari altri accorgimenti ambientali.

Il rack system essendo appunto arredato in modo semi-sterile ha numerosi vantaggi per la salute dell'animale, che non può contrarre parassiti dal substrato o ingerirlo durante la predazione.
Allo stesso tempo però, un rack che possa considerarsi idoneo anche alla salute psichica di un geco, dovrebbe avere più di un complemento di arredo per ogni vasca, in questo modo si stimola anche la curiosità dell'animale.
Grazie agli arredi asettici la pulizia delle vasche è molto più semplice ed agevole rispetto a quella dei terrari naturalistici, quindi anche la proliferazione batterica è contenuta.

E' anche vero che, nei terrari naturalistici umidi è possibile usare alcuni invertebrati per tener pulito il substrato da insetti morti e feci; ma ad esempio, coi gechi arboricoli che spesso defecano sulle pareti o sugli arredi del terrari, gli spazzini diventano quasi inutili.

Alla luce di questi fattori è evidente che chi ha numerosi animali sia più propenso ad utilizzare rack system; al contrario chi ne ha un numero contenuto può dedicarsi all'allestimento e cura di terrari naturalistici.
Inoltre, come spesso accade, anche chi alleva in terrario naturalistico cresce i neonati in rack system, proprio per la comodità e velocità di gestione.
Senza contare che per com'è strutturato un rack system, è tendenzialmente più semplice mantenere la giusta temperatura richiesta dalla specie allevata, che per i cuccioli è essenziale.

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In quali casi allora, un terrario o un rack system non vanno bene?

Capita, di vedere grossi allevamenti (in particolare quelli oltreoceano), che gestiscono specie arboricole in rack system molto bassi, che non permettono all'animale di assecondare la propria natura di arrampicatore. Questo è, ovviamente, un palese esempio di come un rack system sia sbagliato, non tanto per la sua configurazione o struttura, ma proprio perché priva il geco della sua principale abitudine di vita.
Allo stesso tempo si vedono situazioni di terrari naturalsitici adeguatamente allestiti, ma mal gestiti, o senza il dovuto ricircolo d'aria.

Quindi, a questo punto, qual è il metodo giusto per allevare i propri gechi?
Direi che, se le vasche o i terrari sono delle giuste dimensioni e con un buon numero di arricchimenti ambientali, poco cambi per il rettile; è invece importante prendersi cura della loro salute e tenerli monitorati in entrambi gli ambienti.
A fronte di questo, a parte in rari casi, la scelta tra terrario o rack system è soggettiva: un rettile con i giusti parametri ambientali vive bene in un cassetto di plastica, quanto in un terrario di vetro.

Letto 6082 volte Ultima modifica il Venerdì, 28 Agosto 2020 07:06