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Giovedì, 05 Marzo 2020 07:51

Uova inaspettate e non: che fare? In evidenza

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Se stai leggendo questo articolo è probabile che poco fa tu abbia trovato una sorpresa, sotto forma di due belle uova bianche, nel terrario. Che le stessi aspettando o che tu le abbia trovate per caso, sappi che per farle schiudere sono necessari impegno e strumentazioni.

 

La prima domanda che devi farti è: la mia geca ha avuto contatti con un maschio nelle settimane/mesi precedenti?

Se la risposta è NO, le uova non sono fertili (con pochissime eccezioni di alcune specie partenogenetiche, come Lepidodactylus lugubris) e puoi tranquillamente buttarle.
Se la risposta è , questo articolo ti aiuterà a decidere se cimentarti o meno nell'incubazione e nella schiusa delle uova che hai trovato, oltre al fare chiarezza su quali siano i metodi migliori per far nascere i tuoi piccoli gechi. 

1. Vuoi davvero schiuderle?


La seconda domanda che ti devi porre, in modo serio e sincero, è: vuoi davvero schiudere queste uova?

Sappi che non è una domanda scontata, né crudele. Il problema non è trovare l'attrezzatura necessaria a far schiudere le uova, ma che tu sia preparato per quando saranno nati i gechi: hai spazio per tenerli? Hai terrari, tappetini/cavetti riscaldanti e termostati per tutti? E il tempo per seguire tutti questi ulteriori animali?

Una femmina di geco può deporre fino a 20 uova in una sola stagione riproduttiva. Ovviamente il numero di uova prodotte varia in base a diversi fattori (specie, stato di salute, numero di accoppiamenti, età e temperature), ma mediamente una femmina depone 4-6 volte a stagione riproduttiva ed ogni deposizione è composta da 1 o 2 uova. Schiuderle tutte e far crescere i piccoli comporta un notevole investimento di tempo, spazio e denaro. Ogni singolo baby necessiterà di un proprio terrario/faunabox con riscaldamento e cibo adeguati, e questo vale per quasi tutte le specie di geco (primi fra tutti i Eublepharis macularius (geco leopardino) e Correlophus ciliatus (geco crestato)).

2. Come le schiudo?

Hai deciso di schiudere le uova e prenderti cura dei piccoli. Dovrai fare una scelta: dove le incuberai?

L'embrione contenuto nelle uova per svilupparsi necessita di parametri ambientali ben precisi e che differiscono da specie a specie. Ti invito a leggere le schede di allevamento specifiche per il tuo geco per trovare i parametri giusti di umidità e temperatura ed il substrato ideale per la loro incubazione. In questo articolo ci concentreremo principalmente sull'incubazione di gechi leopardini e gechi crestati in quanto più diffusi. Per tutti gli altri gechi, la maggior parte delle informazioni qui scritte torneranno comunque utili ma vanno integrate con i parametri specifici.

Leopardini e crestati, come tanti gechi, depongono uova a guscio morbido (o pergamenaceo) all'interno di un substrato umido (sfagno, terriccio, ecc...), altre specie come Hemidactylus imbricatus o Uroplatus sikorae depongono uova a guscio duro in una varietà diversa di substrati e infine altri ancora come Gekko gecko o Ailuronyx seychellensis depongono uova collose a guscio duro che fissano sugli arredi del terrario.
Per saperne di più sui diversi tipi di uova rimandiamo a questo articolo del portale: Riproduzione.

Puoi decidere di far schiudere le uova all'interno del terrario oppure in incubatrice. Entrambe le opzioni hanno pro e contro che ora analizzeremo.

 

2.1 Schiusa in terrario

È sicuramente il metodo più economico. All'interno del terrario, se ben allestito, dovrebbe già esserci un posto adatto all'incubazione delle uova che verrà scelto dalla geca per deporre; ad esempio: la tana umida contenente terriccio o sfagno per E. macularius o direttamente nel substrato di fondo per i C. ciliatus.

È possibile lasciare le uova dove sono state deposte e se la temperatura e l'umidità sono giuste dovrebbero riuscire a schiudersi. Non è sicuramente il metodo più sicuro in quanto è complicato tenere sotto controllo i parametri ambientali di un intero terrario. Sbalzi eccessivi di temperatura e/o di umidità risultano spesso fatali per l'embrione. In alcuni casi questi rischi sono inevitabili in quanto, come prima accennato, alcuni gechi, come il Gekko gecko (Tokay), depongono uova collose adese agli arredi o alle pareti del terrario e non possono essere spostate. In questo caso il massimo che si può fare per aumentare le possibilità di schiusa è mantenere l'umidità e la temperatura ideale, oltre che proteggere le uova dagli stessi abitanti del terrario, laddove possibile. Per proteggere le uova è possibile usare una scatoletta forellata o modellare un pezzo di zanzariera metallica e fissarli con una puntina o un elastico, ma per molte specie se i genitori sono ben nutriti il problema della predazione non sussiste, quindi basterà raccogliere i baby dal terrario dopo la schiusa.

Per le uova di gechi leopardini e gechi crestati esiste una semplice soluzione che permette di arginare, in parte, i problemi sopra descritti che può essere adottata per tutte le uova a guscio pergamenaceo. Ti servirà un contenitore con coperchio di dimensioni modeste, della perlite o vermiculite (non fa una grande differenza quale delle due sceglierai) e una bilancia. Posiziona il contenitore aperto sulla bilancia e tarala a zero. Versa il substrato che hai scelto in modo che riempia circa la metà del contenitore. Osserva quindi il peso del substrato e aggiungi lo stesso peso di acqua. In questo modo avrai ottenuto un rapporto 1:1 in peso di substrato e acqua. Senza farle ruotare appoggia delicatamente le uova sul substrato appena preparato e chiudi la scatola con il coperchio. Pesa ora l'intera scatola e segnati il peso complessivo. La stessa scatoletta andrà preparata per le uova a guscio duro, con la differenza che in questo caso l'uovo non andrà posato sul substrato umido ma in un piccolo contenitore (tipo tappo di bottiglia di plastica) contenente substrato asciutto (ottimale la sabbia o l'argilla).
Quando è tutto pronto posiziona la scatola all'interno del terrario evitando di adagiarla troppo vicina alla fonte di riscaldamento, in quanto potrebbe raggiungere temperature troppo alte e/o la condensa che si formerebbe sul coperchio andrebbe a cadere proprio sulle uova, rovinandole irrimediabilmente. Una volta alla settimana apri lievemente la scatola di incubazione per ossigenarla, inoltre, controlla il peso totale della scatolina e aggiungi l'acqua necessaria per riportarlo a quello originale. In caso di rabbocco versa l'acqua sui lati in modo da non bagnare direttamente le uova.

Con questo metodo avrai un controllo leggermente migliore della temperatura (ovviamente se questa è ben regolata e monitorata nel terrario) ed ottimale dell'umidità.

Pro & Contro

PRO:

  • Economico;
  • Semplice da attuare.

CONTRO:

  • Parametri di temperatura/umidità instabili;
  • Minor probabilità di schiusa.

2.2 Schiusa con incubatrice

È il metodo più sicuro e professionale per schiudere le tue uova. Comporta però l'acquisto o la costruzione "fai da te" di un'incubatrice.

La maggior parte degli allevatori consiglia la seconda opzione, in quanto non è difficile da realizzare e se il termostato è di buona qualità spesso è anche molto più affidabile di un'incubatrice commerciale di fascia medio/bassa. Queste ultime, in alcuni casi, presentano dei problemi da non sottovalutare: surriscaldamento, oscillazione della temperatura, rumore ed in alcuni casi mancanza di rivestimento termico adeguato (fondamentale per proteggere le uova per qualche ora in caso di mancata corrente).

Per costruire l'incubatrice ti serviranno:

  • 1 box in polistirolo di dimensioni minime di circa 40x40x40 cm o più grande in base al numero di uova che andrai ad incubare;
  • 1 cavetto riscaldante (sconsiglio un tappetino perché non permette una buona distribuzione del calore);
  • 1 termostato affidabile (un termostato proporzionale sarebbe l'ideale perché stabilizza la temperatura in modo eccellente, ma un on/off ben tarato può essere sufficiente);
  • 1 termometro a sonda;
  • Opzionale: 1 griglia in plastica per tenere sollevate le scatoline con le uova dal fondo dell’incubatrice (ad esempio quella utilizzata dagli imbianchini per togliere la pittura in eccesso sul rullo) con dei piedini in qualsiasi materiale di riciclo;
  • Opzionale: 6/8 bottigliette piene d’acqua (utili per mantenere stabile la temperatura all'interno dell’incubatrice, soprattutto in caso salti la corrente per qualche ora).

Assemblare l'incubatrice è facile. Trova sul cavetto riscaldante il punto in cui inizia effettivamente a scaldare, solitamente diviso dalla presa con un segno nero, in caso mancasse basterà attaccalo alla corrente per pochi secondi e toccandolo lo troverai subito. Da quel punto fino alla fine del cavetto sarà tutta la parte che starà all'interno dell’incubatrice (sporgerà fuori solo la parte fredda con la spina). Togli il coperchio del box in polistirolo e crea una piccola incisione con un taglierino su un angolo superiore a tua scelta. Questo sarà il punto di passaggio di tutti i cavi dell'incubatrice, deve essere il più piccolo possibile in modo che quando chiusa non ci sia una grande dispersione di calore ma anche sufficientemente largo per non comprimerli eccessivamente perché non farebbero chiudere bene il coperchio.

In questa insenatura incastra il cavetto riscaldante nel punto trovato prima e con del nastro adesivo inizia a fissare la parte riscaldante del cavetto sulle pareti interne del box; cerca di creare una spirale abbastanza regolare che vada dall'alto verso il basso fissando il cavetto con abbondante nastro adesivo su tutte le pareti. In questo modo il calore sarà distribuito nel modo più omogeneo possibile.
Sconsiglio di posizionare il cavetto sul fondo del box in quanto il calore proveniente dal basso comporta la formazione di abbondante condensa sul coperchio delle scatoline e può danneggiare le uova.

Posiziona ora i piedini e la griglia di plastica per tenere sollevate le scatoline contenenti le uova. Sistema le bottigliette d'acqua lungo le pareti. Inserisci la sonda del termometro e la sonda del termostato facendole passare nell'insenatura in modo da avere tutti i cavi ordinati e passanti dallo stesso punto. Collega la spina del cavetto al termostato e... voilà! La tua incubatrice è pronta!

L'ultima cosa da fare è preparare una scatolina contenente vermiculite (o perlite) e acqua in rapporto di peso 1:1 come è stato descritto prima (nella parte riguardante l'incubazione in terrario). Posizionala chiusa all'interno dell'incubatrice e appoggia sul coperchio la sonda del termostato e del termometro. Chiudi il coperchio dell'incubatrice e imposta la temperatura adeguata sul termostato. Tienila d’occhio per qualche giorno in modo da verificare che non ci siano sbalzi di temperatura e che questa sia corretta (affidati alla temperatura segnata dal termometro e non quella del termostato che potrebbe non essere effettiva).

Ricordati di controllare una volta a settimana il peso della scatolina e di aprirla per ossigenarla, operazione da fare rapidamente per non disperdere il calore. Quando si avvicina la possibile data di schiusa controllala tutti i giorni.

Pro & Contro

PRO:

  • Parametri di incubazione stabili;
  • Massima probabilità di schiusa.

CONTRO:

  • Acquisto dell'attrezzatura;
  • Ingombro maggiore.

TSD - Temperature Sex Determination

In molte specie di gechi le temperature di incubazione determinano lo sviluppo sessuale dei nascituri, questa caratteristica è normalmente indicata con la sigla di TSD, acronimo di "Temperature Sex Determination" .

Ad esempio Eublepharis macularius possono essere incubati ad una temperatura che va dai 26° ai 31°C. A temperature elevate (30°-31°C) le uova schiuderanno in breve tempo, circa 30 giorni e saranno più probabilmente maschi. A temperature basse (26°-28°C) impiegheranno sui 50-70 giorni e saranno per la maggior parte femmine.
Mentre Correlophus ciliatus non presenta questa caratteristica e la temperature di incubazione delle loro uova è compresa tra i 18° e i 27°C con un tempo di schiusa che varia dai 55 ai 120 giorni. Grazie a queste temperature relativamente basse potresti non necessitare di un sistema di riscaldamento ma l'utilizzo di un box in polistirolo è comunque vantaggioso perché riduce al minimo gli sbalzi di temperatura.

Schiusa Rhacodactylus leachianus


 

Letto 21375 volte Ultima modifica il Venerdì, 15 Aprile 2022 10:24