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Lunedì, 08 Novembre 2021 14:52

Geco crestato: Perché il pinstripe non è harlequin e l'harlequin non è pinstripe?

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Quando si parla di colorazioni/morph di Correlophus ciliatus ci si imbatte spesso in descrizioni un po' ambigue o molto personali. Un caso tipico è quello del pinstripe chiamato harlequin, o harlequin chiamato pinstripe.

Facciamo una premessa, non è sbagliato definire harlequin o harley un pinstripe (o pinner), anche perché i primi ad assegnare nomi alle colorazioni (gli americani) fanno uso di questa definizione. Mentre è quasi sempre un errore di valutazione definire un harlequin, pinstripe.

Allora qual è il problema? Scopriamolo analizzando le caratteristiche delle due colorazioni

Il primo e forse il vero errore, è che la quasi totalità delle persone riconoscano il morph pinstripe in un singolo carattere fenotipico, cioè le creste bianche/chiare, quando in realtà il pinstripe è una somma di caratteri. Il morph pinstripe è in effetti identificabile per il colore bianco o giallo chiaro delle creste che vanno dagli occhi alla base della coda (spesso congiungendosi), ma in realtà non è l'unico carattere fenotipico che questo gene manifesta. Infatti, i fianchi presentano quasi sempre delle chiazze colorate, quelle che vengono appunto definite harlequin o in alcuni casi flame (il flame è sostanzialmente un harlequin con poco pattern sui fianchi, il nome deriva dal fatto che le chiazze di colore ricordino la forma di una fiamma). Dato interessante è che in molti pinstripe il "flame" sui fianchi risulta compatto, quasi come un'unica banda di colore.
Anche la schiena nella zona tra le creste può essere tinta unita, o con un disegno piuttosto uniforme e di forma allungata.
Ed ecco che si presentano le prime incomprensioni, la quasi totalità degli allevatori parla di full pinner e partial pinner, ma geneticamente sono la stessa cosa, che le creste siano tutte bianche o solo in parte, tant'è che la somma dei caratteri fenotipici è sempre la stessa. Da qui probabilmente il più diffuso errore di selezione degli anni 2000 in Europa, dove si credeva che accoppiando Correlophus ciliatus harlequin con qualche cresta bianca, presto o tardi si sarebbe arrivati ad ottenere dei full pinstripe. Ovviamente era impossibile, perché per arrivare quella colorazione era necessario un gene, che al tempo in Europa non c'era. Arrivati i primi esemplari pinstripe dagli USA in poco tempo divenne un morph molto diffuso e facile da ottenere, visto che la genetica dominante ci insegna che almeno il 50% della prole nascerà con quella caratteristica (100% se uno dei due riproduttori è omozigote pinstripe) .
Ovviamente un allevatore può lavorare in selezione anche con il morph pinstripe, ma deve tenere in considerazione la somma dai caratteri fenotipici.

I gechi crestati definiti harlequin, sono quelli che presentano delle "fiamme" sui fianchi, più o meno numerose ed estese, nei casi in cui questo pattern sia quantitativamente superiore alla norma si parla di "extreme harlequin". Questi animali hanno quasi sempre la schiena particolarmente colorata, a volte con un disegno a "zig zag". Inoltre, questa caratteristica non è dettata automaticamente da una coppia di {tip title="allele" content="In genetica, indica le due o più forme alternative dello stesso gene, che si trovano nella stessa posizione su ciascun cromosoma omologo. Gli alleli controllano lo stesso carattere ma possono portare a prodotti quantitativamente o qualitativamente diversi. (Wikipedia)"}alleli{/tip}, ma è frutto della selezione (anche se andrebbe fatto un discorso più ampio sulla trasmissione dei caratteri polimorfici).
Anche gli harley possono avere alcune creste bianche, spesso in piccole quantità e che alcuni li definiscono "dashed pinstirpe".

Prima di giungere alle conclusioni, vanno evidenziate alcune situazioni, con la selezione fatta negli ultimi decenni, possono capitare degli harley con la quasi totalità delle creste bianche, ma anche in questo caso non si possono definire pinner perché geneticamente non lo sono. Inoltre, mediamente i Correlophus ciliatus pinner hanno le creste più sviluppate rispetto ad altri esemplari.
Esiste un ultimo carattere distintivo tra le 2 colorazioni e sono le macchie bianche sui fianchi, normalmente definite "porthole". Nei pinstripe quando il porthole è in buona quantità tende a formare una linea chiara più o meno spessa, che rende il geco un "quadpinner" perché ha 4 linee bianche (2 creste, 2 fianchi). Sembra quasi che la presenza della genetica pinstripe influenzi il pattern dei gechi crestati in direzione longitudinale. Al contrario le macchie bianche sui fianchi degli harlequin sono solitamente di forma irregolare ma trasversale e anche con la selezione hanno la propensione ad espandersi, non ad allungarsi.
 

Ora è evidente che sì, un pinstripe può essere definito pinstripe harlequin  per il pattern sui fianchi, anche se in realtà non è la stessa caratteristica degli harley.
In poche parole, per essere corretti bisognerebbe trovare un nome a parte per definire il disegno a fiamme dei pinstripe, come si dovrebbe trovare un altro nome per gli harlequin con le creste bianche.
L'importante è che si parli sempre di pinstripe se c'è quella genetica e di harlequin se non c'è, visto che capita di vedere gechi identificati in modo sbagliato.


Insomma, questo articolo non vuole condannare l'uso diffuso di una terminologia, ma dovrebbe solo servire a fare un po' di chiarezza per chi vuole fare selezione o semplicemente identificarne la colorazione del proprio geco crestato. 

Letto 1083 volte Ultima modifica il Martedì, 21 Dicembre 2021 12:26