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Categoria: Miti e Leggende

Nei miti e nelle leggende popolari sono presenti da secoli creature fantastiche, alcune di esse sembrano essere esclusivamente frutto dell’immaginazione umana, altre invece sono riconducibili ai rettili.

I rettili nella storia e nella fantasia dell’umanità hanno avuto ruoli positivi o negativi, ad esempio, nell’antico Egitto si venerava Sobek divinità dell’acqua raffigurata da un uomo con testa di coccodrillo o da un coccodrillo e Uadjet dea cobra protettrice dei sovrani, infatti era sempre raffigurata nei copricapo dei faraoni.

Probabilmente gli animali mitici più popolari in tutto il mondo sono i draghi, ciò che si potrebbe definire l’anello di congiunzione tra i rettili e la fantasia. In Occidente questi animali vengono visti come grossi sauri alati, mentre in Oriente per quanto dotati di zampe il loro corpo è serpentiforme e sprovvisto d’ali. Il mito dei draghi nasce parecchi secoli fa, già in Grecia venivano chiamati “drakon” che significa “grosso serpente”.

Ad oggi nel mondo sono ancora molti i miti e le leggende legate ai rettili, anche in Italia dove a Cocullo si celebra la festa dei serpari e dove esistono ancora racconti su sauri e serpenti dalle strane abitudini o dagli strani poteri.

Noi di Italian Gekko abbiamo deciso di raccogliere in queste pagine i miti e le leggende di tutto il mondo che riguardano i gechi.

 

 

 

Italia

Quasi tutte le crededenze popolari italiche riguardanti i gechi provengono dal centro-sud, regioni in cui è presente la maggior concentrazione di questi sauri (in particolare Tarentola mauritanica ed Hemidactylus turcicus). Purtroppo quasi tutte le leggende italiane vedono i gechi come portatori di malattie o sventure, causando a questi simpatici ed innocui animaletti spiacevoli incidenti.

  1. Si narra che nel caso in cui un geco camminasse sulla pancia di una donna incinta ne causerebbe l'aborto e nel migliore dei casi l'ammalamento del bambino.
  2. Si narra che nel caso in cui un geco camminasse su di una parte scoperta del corpo, come una mano, ne causerebbe la necrosi quasi immediata.
  3. Pare anche che in alcune zone queste piccole lucertole siano considerate velenose, probabilmente è per questo motivo che il loro nome comune è lo stesso di una classe di ragni "Tarantola".
  4. In molte zone di Italia c'è anche la credenza che i gechi siano portatori di sfortuna e che vadano quindi uccisi o almeno allontanati dalla propria casa.

Fortunatamente per i gechi, anche in alcune parti di Italia si narra che questi piccoli sauri siano immensi portatori di fortuna, infatti in alcune regioni come l'Abruzzo ad un vincitore di un gioco viene detto "hai un geco in tasca!".

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Polinesia

Fortunatamente non in tutto il mondo i gechi sono considerati portatori di sventura, anzi in alcune parti del globo sono addirittura visti come divinità.

In tutta la Polinesia corre la leggenda del potente Dio Mo'o, questa divinità è rappresentata come un gigantesco drago, che però è capace di mutarsi in innumerevoli forme, tra cui quella del geco. Infatti in Polinesia i gechi sono amati e rispettati.

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Madagascar

Il Madagascar è un'altra terra dove molte specie animale sono considerate spiriti o divinità, tra queste ci sono anche i camaleonti e i gechi.

"Antafisaka" è questo il nome con cui gli indigeni malgasci chiamano i gechi foglia appartenenti al genere Uroplatus. Questi gechi vengono considerate entità demoniache in contatto con il mondo dei morti e che per nessuna ragione al mondo devono essere uccisi o disturbati, perchè ciò causerebbe la maledizione del malcapitato disturbatore.

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In Madagascar anche i gechi del genere Phelsuma sono legati a credenze popolari e come per gli Antafisaka nessuno oserebbe scacciarli o ucciderli, ma in questo caso perchè considerati portatori di fortuna.

 

Asia

In Asia i gechi sono visti come animali benevoli. Nelle regioni come le Filippine o la Tailandia dov'è distribuito il geco Tokay (Gekko gecko), per quanto sia uno dei gechi più fieri ed aggressivi al mondo, la leggenda narra che se questo geco sceglie come luogo in cui vivere una casa appena costruità, quest'ultima sarà fortunata. Inoltre se alla nascita di un bambino viene udito il canto del Tokay "toooo-kay toooo-kay" il nascituro sarà sano e avrà una vita felice. Un'altra leggenda legata al canto del Tokay, racconta che chi in natura riesce a sentire per sette volte consecutive il canto di questo geco sarà baciato dalla fortuna.

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Namibia

In Namibia vive un geco che gli indigeni locali considerano altamente velenoso, capace di uccidere una persona con una sola puntura inferta dalla sua coda. In realtà si tratta di un geco di medie dimensioni (Chondrodactylus angulifer) assolutamente inoffensivo, ma che in posizione di difesa alza la coda verso la schiena come se fosse uno scorpione.

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Afghanistan

In Afghanistan tenere un geco leopardo (Eublepharis macularius) in casa porta fortuna, tanto che alcune persone lasciano del cibo per loro sulla porta di casa, ma se il geco dovesse morire porterebbe una grande sciagura.

Anche il Corano cita i gechi, ma in questo caso parla di essi come animali impuri e che non vanno mangiati.

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