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Sabato, 14 Ottobre 2017 20:32

Scheda allevamento - Nebulifera robusta - Boulenger, 1885 In evidenza

header1 Nebulifera robusta

Tassonomia e nomenclatura

Famiglia:

Diplodactylidae

Genere:

Nebulifera

Specie:

Nebulifera robusta

Sinonimi:

Oedura robusta – Boulenger, 1885
Amalosia robusta - Wells & Wellington, 1984
Oedura robusta – Kluge, 1993
Oedura robusta – Cogger, 2000
Oedura robusta - Wilson & Swan, 2010
Nebulifera robusta - Oliver et al., 2012

 

Distribuzione

Nebulifera robusta è un geco notturno proveniente dall’Australia , il suo areale si estende principalmente nei territori costieri situati sul versante Est dell'isola, dove il clima è più mite ed umido. Popola principalmente zone boschive non troppo fitte, utilizzando i tronchi degli alberi come rifugi per le ore diurne. L'adattabilità di questo geco lo porta ad abitare anche aree rocciose o zone arbustive, dove ogni notte si appresta a cercare cibo. Viene definito ecologicamente flessibile poiché si è adattato a vivere anche nei pressi di aree urbane, sui muri delle case o in costruzioni abbandonate.
Questa specie non viene citata nelle liste degli endemismi “minacciati”, anche se, l'azione dell'uomo sta arrecando non pochi danni ai loro habitat naturali. Inoltre il proliferare di piccoli predatori alloctoni ( vedi gatti e cani ) rappresenta un serio rischio per questa specie.

 Nebulifera robusta distriburion

 

Descrizione e abitudini di vita

Nebulifera robusta è un geco di dimensioni medio-grandi, attivo prettamente nelle ore notturne o crepuscolari. In età adulta questa specie può raggiungere una lunghezza massima di 15-16 cm (coda compresa).
Ha abitudini notoriamente arboricole, infatti è dotato di lamelle subdigitali ben sviluppate, che gli permettono di arrampicarsi su superfici verticali lisce.
Gli occhi hanno un colore ambrato con pupilla nera e verticale, non sono muniti di palpebra mobile.
Come aspetto generale questo geco appare ben piazzato sugli arti, pronto a scattare ad ogni minimo movimento, con aria sempre attenta e vigile.
La coda di questo geco viene utilizzata per immagazzinare grassi, a loro volta impiegati dal metabolismo nei periodi di scarsità di prede o durante la bruma invernale.
La cosa che tendenzialmente colpisce di più a prima vista è la livrea molto definita, il dorso infatti è di un grigio molto scuro costellato da grandi chiazze chiare più o meno regolari, che partono dalla base della testa per arrivare fino alla punta della coda, i fianchi ed il ventre sono grigio chiaro o bianco.
Proprio dalla particolare livrea deriva il nome scientifico del genere, infatti in latino Nebulifera significa “portatrice di nubi”, nello specifico: nebula cioè “nubi/nebulosa” e fera che significa “portatrice”.

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Nebulifera robusta presenta fasi di fire up e fire down (termini inglesi per definire fasi di colorazione chiara o scura), che possono alternarsi nell'arco della giornata in base all'esposizione alla luce e al calore, o semplicemente in funzione all'umore del geco in un determinato momento.
Quando N. robusta si trova in fire down appare scuro e spento, quasi totalmente grigio, colorazione assunta principalmente durante il sonno o con basse temperature. Mentre in fire up la livrea è molto contrastata con le classiche macchie chiare, colorazione assunta principalmente nelle ore di attività o a temperature ottimali.
A differenza di molte altre specie N. robusta alla nascita presenta da subito la livrea degli adulti, non subendo alcun cambiamento durante la crescita.
Come suggerito dal nome comune questo geco ha una pelle liscia e, quasi vellutata, senza squame sporgenti o tubercoli, lo si può notare soprattutto toccando la muta che puntualmente viene abbandonata senza essere mangiata.
Come tutti gli altri gechi anche N. robusta è capace di vocalizzi relativamente forti, che vengono emessi spesso in caso di pericolo, quando è importante per il geco sembrare più grosso e pericoloso di quello che è in realtà. Infatti se infastidito tende ad ergersi sulle quattro zampe e a gonfiare il corpo, aprendo la bocca, ed emettendo una sorta di urlo stridulo e fastidioso. Non sono invece frequenti vocalizzi in fase di accoppiamento.

Nebulifera_robusta_caccia.jpg

Allevamento

Essendo gechi con abitudini arboricole, bisognerà allestire una teca sviluppata in verticale, quindi le misure minime dovranno essere circa le seguenti:
30x30x50(h) cm per una coppia;
40x40x60(h) cm per un trio.

Il terrario potrà essere in legno o vetro, l'importante è che abbia delle prese d'aria sfalsate per creare un buon ricircolo, il quale eviterà pericolosi ristagni d'umidità.
Si consiglia l'utilizzo di riscaldamento tramite spot, poiché più naturale, anche se è possibile utilizzare anche un tappetino riscaldante senza riscontrare particolari controindicazioni. Essendo gechi arboricoli la piastra riscaldante dovrà essere posizionata su un lato verticale del terrario e non sul fondo!
Per creare un buon gradiente termico utile alla termoregolazione dei gechi, la cosa importate è che si raggiungano temperature di 32°-35°C nel punto più caldo (hot spot), ottenendo così una zona fresca attorno ai 24°-26°C.
Non richiedono un alto tasso d'umidità, ma piuttosto di nebulizzazioni brevi e frequenti, d'estate si potrà inumidire tutti i giorni verso sera, d'inverno invece una volta ogni due o tre giorni.

N_robusta.jpg Nebulifera.jpg Nebulifera_robusta.jpg

Terrario naturalistico

terrario.jpg

Allestire un terrario naturalistico non è per niente complicato, poiché vengono da zone non troppo piantumate, quindi basterà un substrato composto da torba (70%) e sabbia (30%). Come arredi si utilizzeranno parecchi rami di varie misure, sugheri e rocce. Sono invece da evitare bamboo o altri arredi lisci.
E' importante che tutti gli arredi siano ben posizionati e non rischino di cadere, ferendo o uccidendo i gechi.
Sono gradite anche pareti in 3D, sia per facilitare l'arrampicata, che per farli sentire più protetti limitando la visione dell'esterno.
Per questo tipo di stabulazione si consiglia vivamente l'utilizzo uno spot come fonte di riscaldamento, poiché permetterà di godere della vista dei gechi che faranno basking sui rami più vicini alla lampadina.
Si può anche installare una fonte UVB al 2-3%, ma essendo animali notturni, non è indispensabile.
Le luci (spot e UVB) andranno collegate ad un timer per poter così impostare il fotoperiodo, che dovrà essere di 12 ore durante l'estate e di 8 ore invece durante l'inverno.

 

Terrario asettico

N. robusta si adatta bene anche a questo tipo di stabulazione, basterà usare fogli di carta come substrato e rami come arredi. In ogni caso sarebbe meglio avvalersi di questo set-up solo per periodi di monitoraggio o cura di parassitosi o altre patologie che richiedono un alto livello di igiene.

 

Alimentazione

Nebulifera robusta si ciba esclusivamente di insetti, non disdegna alcun tipo di preda, la dieta dovrà essere basata comunque su grilli e blatte della giusta dimensione.
Si può utilizzare la classica regola “Le prende non devono mai essere più lunghe del capo e più larghe della distanza tra gli occhi”.
Per variare e completare la dieta si possono offrire tarme (Tenebrio molitor), bachi da seta (Bombyx mori), piccole locuste (Locusta migratoria), camole del miele (Galleria mellonella) e tutto quello che si trova nei siti specializzati in alimenti per rettili. Non bisogna esagerare con gli insetti ricchi di grassi (come le camole del miele) poiché si rischia di sovraccaricare il fegato e l'obesità.
Per una coppia adulta è consigliato liberare nel trrario 6 grilli , 3 volte a settimana, sempre spolverati con calcio e D3.
In presenza di lampada UVB bisognerà rivedere l'integrazione alimentare poiché basterà spolverare con calcio puro e aggiungere la D3 una volta ogni due settimane circa. L'irradiazione UVB permette all'organismo del geco di produrre la vitamina D3 in modo autonomo.
Questi gechi tendono a mangiare molto e velocemente, ciò può provocare il rigurgito del pasto dopo alcune ore perché troppo appesantiti. Per questo motivo conviene non esagerare mai con la quantità di cibo, meglio pochi insetti in più pasti.

 

Dimorfismo sessuale

Il dimorfismo sessuale in questa specie non è sempre ben visibile, poiché nonostante i maschi abbiano le sacche degli emipeni parecchio pronunciate può capitare che anche le femmine manifestino un rigonfiamento discretamente visibile. Osservando bene però si notala forma è diversa, nella femmina è un semplice rigonfiamento omogeneo, nel maschio invece la sacca mostra due globosità ben distinte.
Inoltre il maschio ha dei piccoli speroni ai lati della coda (da due a cinque), presenti anche nella femmina, ma meno pronunciati.
Non esiste differenze di livrea o di taglia tra i due sessi.
Il dimorfismo sessuale è distinguibile intorno ai 6-7 mesi di vita, a partire da questa età i gechi raggiungono la maturità sessuale.
La riproduzione è però consigliata dopo i 12-14 mesi, in modo che anche la struttura corporea sia completamente sviluppata. Accoppiamenti troppo precoci e in fase di crescita possono provocare alle femmine, distocia (incapacità di deporre le uova per numerosi motivi) o carenza di calcio a causata dalla produzione delle uova.

Nebulifera_robusta_femmina.jpg Nebulifera_robusta_maschio.jpg
 

 

Riproduzione

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Per preparare al meglio Nebulifera robusta ad una buona stagione riproduttiva, è bene procedere ad una bruma che durerà circa 3 mesi a partire da fine Novembre. La bruma consiste in un abbassamento graduale della luce e delle temperature. Il fotoperiodo andrà portato gradualmente da 12 a 8 ore di luce e le temperature arriveranno a toccare i 18°-19°C e fino ad una minima di 16°C notturni.
Il periodo più freddo della bruma non dovrà durare per più di tre-quattro settimane.
Durante il periodo invernale non vanno nebulizzati direttamente gli animali, perché bagnandoli si provocherebbe un ulteriore abbassamento della temperatura corporea, che può portare problemi di salute o morte.
Durante la bruma è consigliabile tenere i maschi divisi dalle femmine, per aumentare la probabilità di accoppiamento col ritorno del caldo e per evitare accoppiamenti prima del raggiungimento delle giuste temperature.
In torno a Marzo le temperature avranno raggiunto il range ottimali di gestione e quindi, dopo essersi accertati che gli esemplari siano in salute e mangino regolarmente, si potranno unire dando inizio agli accoppiamenti.

N_robusta_femmina_gravida.jpg

Grazie alla pelle molto sottile di questi gechi, le uova saranno ben visibili nel ventre della femmina e verranno deposte a coppie dopo circa 20-30 giorni dall'accoppiamento.
Andrà approntata una tana umida piena di torba bagnata (non fradicia ), dove la femmina potrà scavare e deporre indisturbata.
Sono gechi molto prolifici, una femmina può arrivare a 4-5 deposizioni l'anno.
Le uova sono a guscio pergamenaceo, quindi dopo averle rimosse dal terrario, andranno incubate direttamente a contatto con il substrato umido, composto da perlite o vermiculite.
Le temperature di incubazione ideali sono comprese tra i 25° e i 27°C, a temperature superiori si rischia la morte dell'embrione.
Le uova sono piccole, quindi ad alto rischio di disidratazione, un rapporto di 1:1.5 tra substrato e acqua dovrebbe risolvere il problema.
Dalla deposizione alla schiusa passano dai 60 ai 90 giorni, in base alla temperatura di incubazione, più bassa sarà più tempo ci vorrà.
Non esistono dati sulla determinazione dei sessi, in base alle temperature di incubazione.

Nebulifera_robusta_neonato.jpg uova_Nebulifera_robusta.jpg
 

 

Allevamento cuccioli

Nebulifera robusta appena nata misura circa 3 cm (coda compresa), i piccoli andranno stabulati singolarmente in vaschette di plastica con un buon ricircolo d'aria.
Per i primi mesi di vita sarà meglio tenerli con un set-up sterile, così da poterle monitorare meglio le loro condizioni.
I piccoli iniziano a mangiare mangiare dopo 4-5 giorni dalla schiusa.
I parametri di gestione sono identici a quelli degli adulti, con la sola differenza che i piccoli andranno tenuti leggermente più umidi.
I piccoli di questa specie sono molto veloci e fugaci, è quindi consigliabile lasciare nel terrario un grosso pezzo di sughero in cui si sentano fortemente riparati e sicuri.

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