Stampa questa pagina
Venerdì, 09 Dicembre 2016 21:06

Scheda allevamento - Paroedura vazimba - Nussbaum & Raxworthy 2000

paroedura vazimba header

Tassonomia e nomenclatura

Famiglia:

  • Gekkonidae

Genere:

  • Paroedura

Specie:

  • Paroedura vazimba

Sinonimi:

  • Paroedura vazimba - Nussbaum & Raxworthy 2000

 

Distribuzione

Paroedura vazimba è un geco notturno endemico del Madagascar distribuito ad ovest dell'isola in piccole ma numerose popolazioni frammentate, predilige habitat secchi di foresta ed è distribuito ad altitudini comprese tra i 90 e i 120m dal livello del mare. Popola le aree boschive di Ankarafantsika (Jackman et al. 2008, Nussbaum e Raxworthy 2000), Anjiamangirana (Raselimanana 2008) e Bora (Nussbaum e Raxworthy 2000).
Le popolazioni sono spesso minacciate dall’intervento dell’uomo, quale disboscamento o incendi per la creazione di pascoli. Con l'istituzione della riserva naturale all'interno del Parco Nazionale di Ankarafantsika questa specie è relativamente ben protetta, ma la continua perdita di habitat può esser responsabile di una sua ulteriore decrescita (IUCN stato vulnerabile).

 Paroedura vazimba distribuzione

 

Descrizione e abitudini di vita

Paroedura_vazimba_head.jpg Paroedura_vazimba_tail.jpg

Paroedura vazimba è un geco notturno di piccole dimensioni, raggiunge da adulto una lunghezza massima di 6 cm coda compresa.
Geco principalmente terricolo ma munito di lamelle subdigitali che lo rende in grado di arrampicarsi su superfici impervie, verso le ore notturne di attività prediligendo zone rocciose di media altezza.
Le femmine si presentano di dimensioni leggermente più grandi rispetto ai maschi con una SVL media di 46,56 mm circa, rispetto ai maschi SVL 42,66 mm.
Come per tutto il genere Paroedura, anche P. vazimba è privo di palpebre, ha la testa affusolata e ben distaccata dal resto del corpo, con occhi a pupilla verticale.
Il corpo presenta un pattern composto da 10 bande a forma di "W" distribuite a distanza più o meno regolare tra di loro, di colore più chiaro rispetto al resto del corpo. In alcuni casi, le bande dorsali sono unite tra di loro da una sottile linea longitudinale.
Esiste un dimorfismo cromatico tra gli esemplari, capita infatti che le bande dorsali siano di forma totalmente diversa l'una dall'altra e molto più irregolari.
La colorazione di fondo del dorso varia dal marrone scuro al beige. I fianchi presentano una colorazione marrone molto chiaro o bianco. Il ventre è bianco o girgio chiaro.
P. vazimba ha il corpo ricoperto da piccole squame tubercolari equidistanti, di forma appiattita sulla parte superiore della testa e grandi e prominenti sul resto del corpo.
La coda viene tenuta arrotolata quando il geco è fermo, per poi distenderla in attività. Durante la caccia o se
infastiditi la coda può essere alzata e fatta ondeggiare in modo nervoso.

 

Paroedura_vazimba_bascking.jpg Paroedura_vazimba_dorso.jpg

Allevamento

Essendo Paroedura vazimba un geco prevalentemente terricolo, è possibile ospitare una coppia o un trio in un terrario in
vetro o legno ben allestito di dimensioni minime 40x30x25h.
Il terrario deve avere delle buone prese d’aria in posizioni sfalsate tra loro e per buona parte in rete, onde evitare l’accumulo di umidità.
Attraverso spot o cavetto riscaldante la temperatura nella zona calda andrà mantenuta intorno ai 35°C, mentre nella zona fredda a 26°C. Durante la notte le temperature casalinghe posson esser idonee per creare la giusta escursione termica, ottenendo valori di circa 22°-24°C.
Popolando foreste secche, sono gechi che prediligono ambienti asciutti con umidità relativa del 40-50%; in terrario sarà
possibile mantenere questi valori attraverso nebulizzazioni periodiche: 1 volta alla settimana in inverno e 2 volte alla settimana in estate.
Una ciotola di piccole dimensioni con acqua fresca, permetterà ai gechi di bere quando ne sentiranno la necessità.

 

Paroedura_vazimba_terrario2.jpg

 

Terrario naturalistico

Il terrario naturalistico è la miglior scelta per l’allevamento di questi piccoli e timidi gechi, sarà preferibile sfruttare la parete posteriore disponendo uno sfondo in finta roccia o corteccia in modo da permettergli di ottemperare alle loro abitudini semi-arboricole.
Per l'allestimento del terrario si useranno legni secchi di medio diametro (2cm circa) e/o cortecce di sughero appoggiate sul substrato in modo da creare zone d’ombra o possibili rifugi. Il substrato ideale è composto da una percentuale di 60% torba e 40% sabbia a grana medio/fine; si possono creare zone con più sabbia per permettere alle femmine di scegliere il miglior posto dove poter deporre le uova.
Le cortecce di sughero sono ottime per creare numerosi nascondigli terrestri o sulla superficie dello sfondo.
Nell’allestimento del terrario naturalistico possono esser aggiunte foglie secche, tane semi sotterrate e piante finte per completare il setup.
Attraverso un po' di fai da te si possono creare tane a scomparsa di piccole dimensioni, che permetteranno di aumentare i nascondigli, senza eliminare superficie calpestabile.
La realizzazione della tana sarà piuttosto semplice, basterà un pezzo di canalina in PVC lungo 3 cm per 2cm di diametro; con la colla a caldo si farà aderire la torba su tutta la superfice e infine la si posizionerà nelle parti posteriori o laterali del terrario.
Questo tipo di tana sarà molto gradita ai gechi durante le ore diurne.
Essendo prevalentemente nottura, questa specie non necessita di fonte UVB. Uno spot alogeno posto in un lato del terrario, basterà per regolare le temperature e il fotoperiodo, fornendo in estate 12 ore di luce al giorno e in inverno 8.

Paroedura_vazimba_terrario1.jpg
 

 

Terrario asettico

L’utilizzo di un terrario sterile è consigliabile solo per gechi appena acquistati o che a causa di problemi hanno bisogno di un costante controllo.
L’allestimento di un terrario sterile sarà composto da carta assorbente come substrato, cortecce o rametti di piante finte.

 

Alimentazione

Paroedura vazimba si nutre esclusivamente di insetti, la sua dieta in cattività sarà basata su Shelfordella lateralis e/o Acheta domestica di circa 8mm. Per capire la giusta taglia delle prede, bisogna prendere come riferimento la distanza tra gli occhi per la larghezza e la lunghezza non superiore a quella della testa del geco.
Gli esemplari vengono nutriti liberando 6 grilli in terrario per 4 volte alla settimana, preferibilmente a giorni alterni.
Gli insetti andrano spolverati con calcio e vitamina D3 a tutti i pasti. Inoltre sarà opportuno lasciare disponibile in terrario un tappino con del calcio puro.

Paroedura_vazimba_integrazione.jpg
 

 

Dimorfismo sessuale

Il dimorfisomo sessuale di Paroedura vazimba è molto accentuato, oltre alle dimensioni differenti tra maschio e femmina, già a partire dai 3 mesi di vita, nei maschi è possibile notare un rigonfiamento alla base della zona cloacale, contenente gli emipeni.
Con la crescita saranno successivamente visibili anche i pori femorali, disposti in fila al di sopra della cloaca. La 
maturità sessuale viene raggiunta a partire dagli 8 mesi di vita per i maschi e i 12 mesi per le femmine, le quali possono 
iniziare a produrre uova sterili anche senza la presenza di un maschio.

Paroedura_vazimba_head.jpg Paroedura_vazimba_tail.jpg

 

Riproduzione

I maschi di Paroedura vazimba raggiungono la maturità sessuale intorno ai 6 mesi, molto prima rispetto alle femmine, quindi è consigliabile unire la coppia o il trio una votla raggiunti almeno i 14 mesi di età.
Questa specie non necessita di bruma per indurre la riproduzione, basta un ciclaggio. In inverno quindi si manterrà la parte calda del terrario a 33°C e quella fredda a 25°C nelle fasi diurne, mentre le temperature notturne andranno abbassate fino ai 22°C. Questa escursione termica andrà mantenuta per circa un mese.
Gli esemplari potranno essere uniti tra febbraio e marzo; ad accoppiamento avvenuto trascorreranno circa 25 giorni prima della deposizione delle due uova.
Già durante la gestazione le uova son ben visibili nel ventre della madre; la femmina deporrà nel substrato scegliendo la parte più fresca e umida del terrario, ad esempio vicino alla vaschetta dell'acqua o nell'angolo dove effettuiamo le nebulizzazioni settimanali.
Ad oggni deposizione la femmina partorisce 2 uova a guscio duro e del diametro di 5mm, in caso di femmine molto giovani o molto anziane le covate possono essere composte da un signolo uovo.
Una femmina in buone condizioni può deporre fino a 4 volte a stagione, con una cadenza di 30 giorni circa tra una covata e l'altra.
Con molta attenzione e delicatezza, le uova possono esser prelevate dal terrario e posate su sabbia asciutta in un tappo di bottiglia a sua volta adagiato su vermiculite umida in una vaschetta accuratamente forata per il ricircolo d'aria. Le temperature d’incubazione saranno tra i 27,5°C e i 28,5°C con umidità relativa compresa tra il 50/60%, massimo 70%.
Attraverso la speratura è possibile notare la vitalità dell’embrione già pochi giorni dopo la deposizione, man mano che il piccolo cresce l’uovo apparirà sempre più scuro.
Le uova schiuderanno in circa 48-55 giorni. La schiusa avviene molto velocemente e il neonato risulterà immediatamente attivo e vitale.

 

Paroedura_vazimba_femmina_femorale copia.jpg Paroedura_vazimba_maschio.jpg

 

Allevamento cuccioli

Appena nati i cuccioli di Paroedura vazimba misurano circa 1,2 cm coda compresa.
Ogni baby potrà esser alloggiato singolarmente in vaschette di plastica di dimensioni 16x10x6(h)cm, i lati dei contenitori dovranno essere ben forati per favorire l'areazione. Come substrato si utilizzerà scottex, di cui verrà tenuto inumidito un angolo con una nebulizzata. E' importante munire la vaschetta di una fonte di riscaldamento come un tappetino o cavetto termico, termostatato a 27°-28°C posizionato al di sotto di un lato del box.
Per completare l’allestimento del terrarietto è consigliabile inserire dei rami o dei piccoli pezzi di corteccia di sughero, che permetteranno ai piccoli di nascondersi.
I piccoli sono molto attivi anche all’imbrunire, sarà quindi possibile vederli saltare da un ramo all'altro.
Circa 2 giorni dopo la nascita, quando i piccoli avranno fatto la prima muta, si inizierà ad offrir loro micro-insetti, attentamente spolverati con calcio + Vitamina D3.

 

Paroedura_vazimba_baby1.jpg Paroedura_vazimba_baby3.jpg Paroedura_vazimba_schiusa.jpg

 

Curiosità

Secondo la mitologia malgascia, i primi colonizzatori del Madagascar, da cui tutte le popolazioni indigene discenderebbero, erano un popolo di misteriosi esseri umani
di bassa statura, chiamati Vazimba.
Fonte: wikipedia

 

Letto 5773 volte