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Distribuzione

Con più di mille specie i gechi sono stati capaci di colonizzare la maggior parte della superfice terrestre. L'Africa e l'Asia sono i due continenti popolati dal maggior numero di specie, circa il 60% divise quasi equamente tra le due zone. Questi continenti sono abitati da gechi appartenenti alle famiglie Eublepharidae, Gekkonidae, Phyllodactylidae e Sphaerodactylidae. L'Oceania oltre ad essere popolata dal 20% circa delle specie esistenti al mondo è anche l'unico continente in cui sono distribuiti gli appartenenti alle famiglie Carphodactylidae e Diplodactylidae, il resto delle specie presenti in quelle zone appartengono alla famiglia Gekkonidae. Altre specie appartenenti alle famiglie Eublepharidae, Gekkonidae, Phyllodactylidae e Sphaerodactylidae sono distribuite in America del Nord e America del Sud. Il continente che presenta il minor numero di specie è l'Europa poco meno del 10%, tutte appartenenti alle famiglie Gekkonidae, Phyllodactylidae e Sphaerodactylidae. Alcune specie come Phelsuma grandis e Gekko gecko, sono state introdotte dall'uomo in paesi lontani dai loro ma dalle condizioni climatiche simili, come in Florida e nelle Hawaii. A causa dell'uomo molte altre specie particolarmente adattabili, si sono diffuse in modo volontario o involontario (con l'importazione di merce dall'estero, sopratutto nei carichi di frutta e verdura) in molte parti del mondo, come ad esempio Lepidodactylus lugubris.

La grande adattabilità di molti gechi li ha portati ad abitare gli areali più disparati, come ad esempio le foreste, anche quelle pluviali o in zone del globo dove il clima è piuttosto rigido, uno degli esempi lampanti è il genere Naultinus a cui appartengono alcune specie che abitano zone della Nuova Zelanda dove in inverno le temperature scendono anche sotto lo 0.

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Circa il 70% dei gechi conduce vita arboricola, probabilmente è anche per questo che trovano vita facile nelle foreste. Alcune specie sono talmente evolute verso la vita arboricola che non toccano terra nemmeno per la deposizione delle uova, incollandole direttamente ai rami o sotto qualche grossa foglia, in grotte o crepe nelle rocce.

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Altre specie con una più spiccata propensione alla vita deserticola o rupicola sono state in grado di colonizzare ambienti caldi e aridi, come deserti o steppe. Molte delle specie che abitano i deserti hanno sviluppato arti propensi allo scavare, indispensabili per sopravvivere al caldo torrido, andando a rifugiarsi in cunicoli sotterranei. Altre ancora come Tarentola mindiae presentano forti inspessimenti cutanei, sopratutto nella parte ventrale, per proteggere gli organi dalle temperature altissime che si formano sulle rocce su cui batte il sole.

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L'adattabilità agli ambienti più disparati, ha portato alcune specie di geco ad avere abitudini sinantropiche (cioè quelle specie che vivono a contatto con l'uomo ma senza diventare domestiche), infatti in Italia, Thailandia, Africa, Madagascar, Sud America e in tanti altri paesi del mondo, non è raro vedere i gechi girare sui muri esterni o interni delle case. Probabilmente il fatto che siano animali innoqui e che in alcuni paesi siano ritenuti sacri o di buon auspicio, permette a questi animaletti d'abitare le case senza grossi problemi da parte degli uomini, se non gli animali domestici come cani e gatti.

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