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Categoria: Morfologia

La maggior parte dei gechi presenta un dimorfismo sessuale piuttosto marcato, individuabile grazie ad un buon numero di differenze morfologiche. I caratteri dimorfici che principalmente accomunano tutti i gechi sono: nei maschi la presenza di pori femorali posti precedentemente al taglio cloacale e la presenza dei bulbi degli emipeni alla base della coda (due rigonfiamenti di pelle contenenti gli emipeni), mentre nelle femmine non sono presenti le sacche degli emipeni, come sono assenti o quasi i pori femorali.

Gli emipeni dei maschi riesiedendo nelle "tasche" di pelle poste sotto la coda, sono sempre protetti da agenti esterni che potrebbero causar loro problemi o ferite. Questo tipo di protezione rende però poco visibili i caratteri dimorfici di alcune specie, sopratutto in quelle provenienti da zone molto aride e calde come Chondrodactylus angulifer o Tarentola chazaliae, dove la pelle della zona ventrale per proteggere gli organi (non solo gli emipeni, ma anche altri organi comprese le ovaie delle femmine) dalle alte temperature è molto spessa e non consente di individuare con chiarezza i bulbi degli emipeni.

 

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C'è però un fattore del dimorfismo sessuale che accomuna tutti i gechi, cioè che alla nascita il sesso di un esemplare non è immediatamente determinabile. Crescendo i piccoli gechi manifesteranno le loro caratteristiche sessuali, questo periodo varierà da specie a specie, da un paio di mesi fino ad un anno circa.

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Oltre alle caratteristiche dimorfiche discusse sopra, ci sono altre caratteristiche fenotipiche che determinano il sesso di un geco, ad esempio il colore e i disegni della livrea. Esistono specie che raggiunta la maturità sessuale manifestano una forte differenza cromatica tra maschi e femmine, gli esempi più lampanti sono tra gli appartenenti ai generi Gonatodes e Sphaerodactylus, nei quali i maschi presentano una colorazione sgargiante e appariscente, mentre le femmine hanno tonalità scure e disegni mimetici.

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Oltre alle differenze cromatiche tra maschi e femmine possono essere presenti altre differenze fisiologiche, come ad esempio accade nel genere Pristurus, dove i maschio ltre ad una colorazione più appariscente, presentano anche delle creste cornee sulla coda. Probabilmente queste decorazioni caudali, aiutano le femmine a scegliere il loro patner che durante la parata nuziale fanno vanto della loro coda serpeggiandola verso l'alto.

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In alcune specie la lunghezza degli esemplari adulti determina il sesso degli animali, infatti nel genere Aristelliger i maschi sono notevolmente più grandi nelle femmine, mentre nel genere Nephrurus è la femmina ad essere più grande del maschio. In esemplari adulti anche la dimensione della scatola cranica può aiutare nell'identificazione del sesso, infatti, in specie a parità di dimensione i maschi tendono ad avere il cranio più largo delle femmine.

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