Quanti giorni può resistere un leopardino senza mangiare?!
So per esempio che i serpenti hanno una resistenza incredibile!
Vita leo...
- landrearossi
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Un leo adulto, sano e in forma direi che con l'acqua a disposizione potrebbe vivere quasi un anno senza cibo...ma come mai questa domanda?landrearossi ha scritto:Quanti giorni può resistere un leopardino senza mangiare?!
So per esempio che i serpenti hanno una resistenza incredibile!
Ciao,
Manu
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Curiosità! So che i rettili hanno queste capacità, ma non credevo che per tutto sto tempo potessero rimanere a digiuno! E pensare che mi preoccupavo quando non mangiavano per 3 o 4 giorni...
Sì sono veramente pochi i rettili che senza cibo muoiono in breve tempo, inoltre i rettili deserticoli come i leopardini, ma ancora di più quelli che vengono da zone ancora più aride resistono per molto tempo anche senza acqua, perchè la loro pelle è talmente spessa che lascia passare l'acqua all'interno del corpo rimanendo idratati per molto tempo.landrearossi ha scritto:Curiosità! So che i rettili hanno queste capacità, ma non credevo che per tutto sto tempo potessero rimanere a digiuno! E pensare che mi preoccupavo quando non mangiavano per 3 o 4 giorni...
Basti pensare che il Moloch horridus che vive nei deserti australiani dove di acqua se ne vede veramente poche, ha le squame del cranio fatte in modo che la rugiada che si forma su di lui la notte scivoli verso la bocca per poter bere. Direi che dopo gli insetti, imbattibili nell'adattamento all'ambiente, i rettili sono tra i meglio evoluti in base all'ambiente che li circonda.
Ecco la foto di un Moloch horridus direi uno dei sauri più belli e particolari del mondo...peccato che in cattività sia quasi impossibile allevarli, visto che si cibano unicamente di formiche mangiandone tantissime ogni notte...non sono aggiornato sui tentativi d'allevamento in cattività di questa specie ma anni fa i tedeschi assieme agli olandesi costruirono un terrario enorme (se non ricordo male si parlava di circa 3 metri quadrati di terrario) contenente 3 formicai, a biotopo avviato inserirono 3 coppie di M. horridus, il risultato fu catastrofico, nel giro di pochi mesi morirono tutti...quindi direi che se non ci sono riusciti loro ricreando 3 metri quadrati di deserto australiano mi sa che ci sia ancora taaaaaaaaaanta strada da fare per capire se e com'è possibile allevare questi sauri in cattività.
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Manu
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Per capirci,
ho trovato un articolo molto interessante sul M. horridus, dove parla appunto di come beve...e di quanto mangia...ricordavo che mangiava qualche centinaio di formiche a pasto...ma l'articolo parla di addirittura 650 a 2500...direi che è abbastanza chiaro il perchè non si riesca ad allevarlo in cattività...
Ovviamentte in questo articolo si parla di esemplari in cattività...ma si parla di esemplari gestiti da erpetologi e non da appassionati...senza contare che potrebbe trattarsi di cattività fatta in recinti all'aperto in Australia (non mi sembra sia specificato nell'articolo).
http://uts.cc.utexas.edu/~varanus/moloch.html
ho trovato un articolo molto interessante sul M. horridus, dove parla appunto di come beve...e di quanto mangia...ricordavo che mangiava qualche centinaio di formiche a pasto...ma l'articolo parla di addirittura 650 a 2500...direi che è abbastanza chiaro il perchè non si riesca ad allevarlo in cattività...
Ovviamentte in questo articolo si parla di esemplari in cattività...ma si parla di esemplari gestiti da erpetologi e non da appassionati...senza contare che potrebbe trattarsi di cattività fatta in recinti all'aperto in Australia (non mi sembra sia specificato nell'articolo).
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Manu ha scritto:
Bisogna pensare che I rettili sono il primo tentativo(riuscito e quindi sopravvissuto) di divenire indipendenti dall'ambienta acquatico.
Gli anfibi ci sono risuciti solo in parte infatti la loro riproduzione è ancora legata all'acqua e devono comunque stare in ambienti umidi. Attualmente esistono solo 3 specie esistenti di anfibi che hanno colonizzato veramente l'abiente terrestre, spingendosi anche in zone aride. Sto parlando di rane delle specie Chiromantis, Phyllomedusa e Chiroleptes. Tali anfibi hanno adottato una serie di strategie comportamentali e adattamenti fisiologici che hanno loro permesso questo traguardo.
Se invece andiamo a parlare di rettili, sono i primi vertebrati ad aver "introdotto" il tegumento secco, con una cute cheratinizzata hanno di molto ridotto la perdita di acqua per evaporazione.
Il bilancio idrico salino è uno dei meccanismi alla base dell'evoluzione biologica.
Tornando al caso del M. horridus, bisogna dire che gli animali adattati ad ambienti estremi necessitano di un disccorso a parte. Non sono a conoscenza del tentativo, ma potrebbe bastare che l'umidità nell'aria fosse superiore del 5% a quella dell'ambiente naturale per far fallire tutto.
Bisogna rispettare in tutto e per tutto i parametri vitali. E ciò non è comunque garanzia di successo.
Gli anfibi ci sono risuciti solo in parte infatti la loro riproduzione è ancora legata all'acqua e devono comunque stare in ambienti umidi. Attualmente esistono solo 3 specie esistenti di anfibi che hanno colonizzato veramente l'abiente terrestre, spingendosi anche in zone aride. Sto parlando di rane delle specie Chiromantis, Phyllomedusa e Chiroleptes. Tali anfibi hanno adottato una serie di strategie comportamentali e adattamenti fisiologici che hanno loro permesso questo traguardo.
Se invece andiamo a parlare di rettili, sono i primi vertebrati ad aver "introdotto" il tegumento secco, con una cute cheratinizzata hanno di molto ridotto la perdita di acqua per evaporazione.
Il bilancio idrico salino è uno dei meccanismi alla base dell'evoluzione biologica.
Tornando al caso del M. horridus, bisogna dire che gli animali adattati ad ambienti estremi necessitano di un disccorso a parte. Non sono a conoscenza del tentativo, ma potrebbe bastare che l'umidità nell'aria fosse superiore del 5% a quella dell'ambiente naturale per far fallire tutto.
Bisogna rispettare in tutto e per tutto i parametri vitali. E ciò non è comunque garanzia di successo.
Metraton
2.2.0 Eublepharis macularius
1.2.3 Rhacodactylus ciliatus
1.1.0 Gekko vittatus
1.1.0 Phelsuma grandis
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1.1.0 Phelsuma grandis
Faccio una correzione.
I nomi di rana citati sopra sono dei Generi. Quindi è da intendere che alcune delle specie all'interno di quei generi(poche) si sono adattate all'ambiente desertico
I nomi di rana citati sopra sono dei Generi. Quindi è da intendere che alcune delle specie all'interno di quei generi(poche) si sono adattate all'ambiente desertico
Metraton
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Beh direi che moltre raganelle nel momento in cui si sono evolute verso la vita arboricola hanno avuto meno necessità d'acqua, infatti molte specie depongono le uova nelle intercapedini delle foglie dov'è rimasta dell'acqua dopo la pioggia.Metraton ha scritto:Faccio una correzione.
I nomi di rana citati sopra sono dei Generi. Quindi è da intendere che alcune delle specie all'interno di quei generi(poche) si sono adattate all'ambiente desertico
Ma anche le Agalychnis si difendono bene, basti guardare questa foto:
ttp://people.bu.edu/kwarken/Images/CalSaltAnDacSpr.gif
Foto presa da: http://people.bu.edu/kwarken/KWLabResearch2.html
Ciao,
Manu
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Manu
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Si certo, le raganelle arboricole sono già un'evoluzione.
Il mio era un esempio "estremo", infatti quando si pensa agli anfibi, si pensa sempre ad ambienti abbastanza umidi.
Quelle del mio esempio invece abitano ambienti come la savana africana.
Però stiamo andando un bel po' OT
Il mio era un esempio "estremo", infatti quando si pensa agli anfibi, si pensa sempre ad ambienti abbastanza umidi.
Quelle del mio esempio invece abitano ambienti come la savana africana.
Però stiamo andando un bel po' OT
Metraton
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Sì certo,Metraton ha scritto:Si certo, le raganelle arboricole sono già un'evoluzione.
Il mio era un esempio "estremo", infatti quando si pensa agli anfibi, si pensa sempre ad ambienti abbastanza umidi.
Quelle del mio esempio invece abitano ambienti come la savana africana.
Però stiamo andando un bel po' OT
dicamo che tra tutti gli ambienti a cui si possono associare le rane la savana è l'ultimo che verrebbe in mente.
Sì siamo OT...ma è un forum che parla di animali no? E la domanda iniziale non è propriamente legata all'allevamento...quindi trovo sia interessante se il discorso si amplia
Ciao,
Manu
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A proposito di Moloch e disidratazione, ricordo un articolo che lessi tempo fa dove si dice che le femmine, per mantenere un livello di umidità sufficiente, a seguito della deposizione urinano sopra le uova. Se lo ritrovo posto il link.