Alla facciazza vostra, morphari!

Leopard geckos (morph) - Geco leopardino (morph) - Eublepharis angramainyu, Eublepharis fuscus, Eublepharis hardwickii, Eublepharis macularius, Eublepharis satpuraensis & Eublepharis turcmenicus
lizzard
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Reptiles.Domi ha scritto:Lo stesso manu una volta acquistata una coppia di electric ha iniziato a selezionare esemplari sempre piu tangerine...
Appunto... Manu! Uno che alleva da quando era allo stato embrionale... non un ragazzetto qualsiasi.
L'ignoranza è temporanea, la stupidità è per sempre. Anonimo.
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vale92
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e poi io non ho mai sentito manu definirsi morpharo :lol:
6.6.4 Eublepharis Macularis
1.1 Rhacodactylus Sarasinorum
1.1 Oedura Castelnaui
1.0 Paroedura Picta
0.0.2 P.rangei
1.0 N.milii

inventrice e niente popò di meno che giocatrice n° 1 di "indovina di chi sono figlio"
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carlettocremona
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Bhè ma con cosa mi uscite? "Morpharo" è una parola coniata per identificare chi alleva prevalentemente animali "morph", e non è che si studia per fare i morph, e poi vai di piccolo chimico...e vediam chi è il più bravo. Senza nulla togliere alla passione di Alessio o a quella del morpharo più accanito, allevare un F1 discendente da WC o un morph da 3000€ ha lo stesso coefficiente di difficoltà, ed è ugualmente interessante, se poi vogliamo andare sull'etica, per me sono entrambi animali allevati in cattività per un nostro sfizio, quindi anche da quel punto di vista per me non ci son differenze.

Ci tengo a puntualizzare che non è un attacco o una difesa nei confronti di nessuno, mi sembra solo che spesso nella terraristica ci siano pregiudizi, e si polemizzi su questioni di lana caprina.
Ciao
Carlo
manuel
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carlettocremona ha scritto:Bhè ma con cosa mi uscite? "Morpharo" è una parola coniata per identificare chi alleva prevalentemente animali "morph", e non è che si studia per fare i morph, e poi vai di piccolo chimico...e vediam chi è il più bravo. Senza nulla togliere alla passione di Alessio o a quella del morpharo più accanito, allevare un F1 discendente da WC o un morph da 3000€ ha lo stesso coefficiente di difficoltà, ed è ugualmente interessante, se poi vogliamo andare sull'etica, per me sono entrambi animali allevati in cattività per un nostro sfizio, quindi anche da quel punto di vista per me non ci son differenze.

Ci tengo a puntualizzare che non è un attacco o una difesa nei confronti di nessuno, mi sembra solo che spesso nella terraristica ci siano pregiudizi, e si polemizzi su questioni di lana caprina.
Completamente d'accordo ... anzi di più ...
alessio
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carlettocremona ha scritto:se poi vogliamo andare sull'etica, per me sono entrambi animali allevati in cattività per un nostro sfizio, quindi anche da quel punto di vista per me non ci son differenze.
Giusto, ma completamente sbagliato. Il mio F1 (che sì, in parte è allevato per sfizio, inutile nasconderlo) se ha qualche problema di qualsiasi sorta, non lo riproduco. Il morpharo "cattivo" riproduce il suo geco da $3000 anche se passa la propria vita in uno spazio di un decimetro quadrato perché non fa che girare su se stesso. Questo è il motivo principale per cui mi dissocio fortemente dal mondo dei morph.

Ma il termine "morpharo" che ho usato nel titolo era in tono scherzoso, come penso abbiano capito un po' tutti. Esistono anche i morphari "buoni", ovviamente. Manu aveva, o ha, un leo che appunto l'unica cosa che faceva era inseguirsi la coda. Io un geco come quello lo avrei soppresso in 5 minuti. Manu no, però almeno ha avuto il buon gusto di non riprodurlo mai. Trovo quindi la filosofia di allevamento dei morphari stile Manu meno inaccettabile (non dico accettabile perché comunque ci sono altri motivi per cui non credo che alleverò mai morph, ma sono secondari). :)
Reptiles.Domi
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alessio ha scritto:
carlettocremona ha scritto:se poi vogliamo andare sull'etica, per me sono entrambi animali allevati in cattività per un nostro sfizio, quindi anche da quel punto di vista per me non ci son differenze.
Giusto, ma completamente sbagliato. Il mio F1 (che sì, in parte è allevato per sfizio, inutile nasconderlo) se ha qualche problema di qualsiasi sorta, non lo riproduco. Il morpharo "cattivo" riproduce il suo geco da $3000 anche se passa la propria vita in uno spazio di un decimetro quadrato perché non fa che girare su se stesso. Questo è il motivo principale per cui mi dissocio fortemente dal mondo dei morph.

Ma il termine "morpharo" che ho usato nel titolo era in tono scherzoso, come penso abbiano capito un po' tutti. Esistono anche i morphari "buoni", ovviamente. Manu aveva, o ha, un leo che appunto l'unica cosa che faceva era inseguirsi la coda. Io un geco come quello lo avrei soppresso in 5 minuti. Manu no, però almeno ha avuto il buon gusto di non riprodurlo mai. Trovo quindi la filosofia di allevamento dei morphari stile Manu meno inaccettabile (non dico accettabile perché comunque ci sono altri motivi per cui non credo che alleverò mai morph, ma sono secondari). :)
Se per questo ci sono anche allevatori che per riprodurre leach in purezza... Riproducono tutto anche quelli con evidenti malformazioni come la colonna vertebrale a S...
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Manu
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carlettocremona ha scritto:Bhè ma con cosa mi uscite? "Morpharo" è una parola coniata per identificare chi alleva prevalentemente animali "morph", e non è che si studia per fare i morph, e poi vai di piccolo chimico...e vediam chi è il più bravo. Senza nulla togliere alla passione di Alessio o a quella del morpharo più accanito, allevare un F1 discendente da WC o un morph da 3000€ ha lo stesso coefficiente di difficoltà, ed è ugualmente interessante, se poi vogliamo andare sull'etica, per me sono entrambi animali allevati in cattività per un nostro sfizio, quindi anche da quel punto di vista per me non ci son differenze.

Ci tengo a puntualizzare che non è un attacco o una difesa nei confronti di nessuno, mi sembra solo che spesso nella terraristica ci siano pregiudizi, e si polemizzi su questioni di lana caprina.
Beh Carlo, insomma...un morph da 3000€ rimane un leopardino ed è facile da riprodurre tanto quanto un normal (io il mio primo Enigma da 2400$ l'ho riprodotto senza problemi di sorta (escludendo la sorpresa circling in seguito))...mentre allevare e riprodurre con successo una specie di cui si sa poco e niente, credo abbia un grado di difficoltà nettamente superiore.
Con questo non voglio togliere nulla a nessuno, ma un leopardino rimane tale in qualsiasi salsa lo si metta, poi ci può volere più o meno lavoro nel cercare di arrivare ad una determinata colorazione...ma non la definirei difficoltà :)

Secondo me Max stai diventando un po' troppo estremista :D
Io sto tornando ad allontanarmi sempre di più dal mondo dei morph di leo, ma penso che se uno fa le cose fatte bene non gli si possa recriminare nulla se è un morpharo (che personalmente intendo come Carlo, nulla di più, nulla di meno).
Poi sinceramente preferisco chi gioca con i morph che chi fa ibridi di questo e di quello, mi da molto più fastidio un ibrido di sottospecie di leo che un nuovosupermorph...

Domi, il pensiero che i nostri gechi non potranno mai essere utili in natura è sbagliato, ecco perchè è sbagliato perdere le linee pure...proprio noi come Italian Gekko Association ci stiamo muovendo assieme a FEM2 Ambiente ( http://www.fem2ambiente.com/ ) per creare una banca dati genetica dei gechi allevati in cattività, per poter offrire la possibilità di impiegare gechi CB per un'eventuale ripopolamento in natura...chiaro che io o chiunque altro, senza l'appoggio di studiosi di genetica, erpetologia, ecc... non potremmo mai reintrodurre animali nati a noi, ma se collaboriamo tutti assieme, l'opportunità si crea.
Ovviamente con i morph questo discorso non è nemmeno lontanamente contemplabile.

L'unica cosa che sinceramente, un po' mi dispiace di buona parte dei morphari, è che spesso imparano a menadito tutto ciò che riguarda i vari morph, ma poi non sanno nulla della vita naturale dell'animale che allevano (non si pensi che sia inutile, perchè può aiutare nel capire come gestirli) e davanti ad un ancestrale si domandano di che morph sia...tanto da farmi domandare se si è veramente appassionati dell'animale che si sta allevando a prescindere dalla sua colorazione...
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Manu
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Reptiles.Domi ha scritto:
alessio ha scritto:
carlettocremona ha scritto:se poi vogliamo andare sull'etica, per me sono entrambi animali allevati in cattività per un nostro sfizio, quindi anche da quel punto di vista per me non ci son differenze.
Giusto, ma completamente sbagliato. Il mio F1 (che sì, in parte è allevato per sfizio, inutile nasconderlo) se ha qualche problema di qualsiasi sorta, non lo riproduco. Il morpharo "cattivo" riproduce il suo geco da $3000 anche se passa la propria vita in uno spazio di un decimetro quadrato perché non fa che girare su se stesso. Questo è il motivo principale per cui mi dissocio fortemente dal mondo dei morph.

Ma il termine "morpharo" che ho usato nel titolo era in tono scherzoso, come penso abbiano capito un po' tutti. Esistono anche i morphari "buoni", ovviamente. Manu aveva, o ha, un leo che appunto l'unica cosa che faceva era inseguirsi la coda. Io un geco come quello lo avrei soppresso in 5 minuti. Manu no, però almeno ha avuto il buon gusto di non riprodurlo mai. Trovo quindi la filosofia di allevamento dei morphari stile Manu meno inaccettabile (non dico accettabile perché comunque ci sono altri motivi per cui non credo che alleverò mai morph, ma sono secondari). :)
Se per questo ci sono anche allevatori che per riprodurre leach in purezza... Riproducono tutto anche quelli con evidenti malformazioni come la colonna vertebrale a S...
Purtroppo le mele marce sono ovunque.

PS: In sintesi...mi piacerebbe che anche chi fa morph, cercasse di vedere questi ANIMALI con un ottica un pelo più naturalistica che prettamente collezionistica/allevatoria.
Perchè capisco che per chi si occupa principalmente di morph sia importante conoscere ogni morph e le loro caratteristiche genetiche...ma vorrei che non ci si dimenticasse che sono animali e che il nostro interesse nei confroni d'essi non dovrebbe essere mirato solo al colore, ma anche ai loro comportamenti, alla loro storia naturale, alla loro fisiologia, ecc...
Insomma, cercate di elevarvi dal semplice colore, credo che acculturarvi non possa che giovare a voi e ai vostri animali, anche se continuerete a fare sempre e solo morph ;)
Ultima modifica di Manu il lun set 24, 2012 10:48 pm, modificato 1 volta in totale.
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carlettocremona
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alessio ha scritto:
carlettocremona ha scritto:se poi vogliamo andare sull'etica, per me sono entrambi animali allevati in cattività per un nostro sfizio, quindi anche da quel punto di vista per me non ci son differenze.
Giusto, ma completamente sbagliato. Il mio F1 (che sì, in parte è allevato per sfizio, inutile nasconderlo) se ha qualche problema di qualsiasi sorta, non lo riproduco. Il morpharo "cattivo" riproduce il suo geco da $3000 anche se passa la propria vita in uno spazio di un decimetro quadrato perché non fa che girare su se stesso. Questo è il motivo principale per cui mi dissocio fortemente dal mondo dei morph.

Ma il termine "morpharo" che ho usato nel titolo era in tono scherzoso, come penso abbiano capito un po' tutti. Esistono anche i morphari "buoni", ovviamente. Manu aveva, o ha, un leo che appunto l'unica cosa che faceva era inseguirsi la coda. Io un geco come quello lo avrei soppresso in 5 minuti. Manu no, però almeno ha avuto il buon gusto di non riprodurlo mai. Trovo quindi la filosofia di allevamento dei morphari stile Manu meno inaccettabile (non dico accettabile perché comunque ci sono altri motivi per cui non credo che alleverò mai morph, ma sono secondari). :)


Chiaramente so che il titolo era ironico, infatti mi ha stupito la "blanda" polemica, sui morph con problemi non posso che darti ragione, ma figurati che io sto valutando di non allevare più nemmeno gli albini...ma è una storia lunga...
Ciao
Carlo
cive
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Manu ha scritto:
PS: In sintesi...mi piacerebbe che anche chi fa morph, cercasse di vedere questi ANIMALI con un ottica un pelo più naturalistica che prettamente collezionistica/allevatoria.
Perchè capisco che per chi si occupa principalmente di morph sia importante conoscere ogni morph e le loro caratteristiche genetiche...ma vorrei che non ci si dimenticasse che sono animali e che il nostro interesse nei confroni d'essi non dovrebbe essere mirato solo al colore, ma anche ai loro comportamenti, alla loro storia naturale, alla loro fisiologia, ecc...
Insomma, cercate di elevarvi dal semplice colore, credo che acculturarvi non possa che giovare a voi e ai vostri animali, anche se continuerete a fare sempre e solo morph ;)
quoto su tutta la linea.....anche secondo me non si tratta di morph o di linee "pure" o meglio "puramente wt" (che alla fine è forse l'unico modo per essere sicuri che il geco vendutoci per ancestrale non abbia sangue morpharo magari dei nonni no?), ma piuttosto di allevare animali essendo consapevoli del loro essere animali e non semplicemente macchine da soldi....
sono gli animali che devono venire dai soldi e non i soldi dagli animali....
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Corey
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Vacca boia che ciccio :shock:

Ale, permettimi, ma al di là di morph o meno, chi ti ha venduto quel leo non si discosta di molto dall'ottica di un commerciante..Quello è un animale obeso, e come tale dal mio punto di vista è paragonabile ad un'animale denutrito, ugualmente maltrattato.

Il discorso morph o non morph al giorno d'oggi dev'essere contestualizzato in un altro, ovvero il mercato che ne segue.
Mi sembra di notare, da qualche anno a questa parte, che sia questo a orientare il movimento, ed è ciò che dal mio punto di vista dovrebbe essere discusso e rivisto.
A me molti morph piacciono, e trovo molto intrigante tutto il percorso genetico e d'allevamento che lo segue, fatto di intuizioni e studio. Ma trovo aberrante tutto ciò che ormai lo circonda..allevatori o pseudo tali che seguono una moda a discapito del reale valore dell'animale e del suo benessere, questo passa dalla ricerca del prezzo migliore anzichè dell'animale migliore, alla svendita con disinteresse di animali considerati obsoleti.
Questa chiaramente non è un'ottica esclusiva dell'E. macularius ne tanto meno del mondo dei morph unicamente, ma diciamo che nel contesto dei leo morph ha una bella cassa di risonanza.
-Drink coffee and destroy the world-

"ti sei comportato bene albi!!con quelle 4 pinte di super hai guadagnato la mia etilostima !" [Panny]

"io lo capisco" [Panny]

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manuel
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Corey ha scritto: Il discorso morph o non morph al giorno d'oggi dev'essere contestualizzato in un altro, ovvero il mercato che ne segue.
Mi sembra di notare, da qualche anno a questa parte, che sia questo a orientare il movimento, ed è ciò che dal mio punto di vista dovrebbe essere discusso e rivisto.
A me molti morph piacciono, e trovo molto intrigante tutto il percorso genetico e d'allevamento che lo segue, fatto di intuizioni e studio. Ma trovo aberrante tutto ciò che ormai lo circonda..allevatori o pseudo tali che seguono una moda a discapito del reale valore dell'animale e del suo benessere, questo passa dalla ricerca del prezzo migliore anzichè dell'animale migliore, alla svendita con disinteresse di animali considerati obsoleti.
Questa chiaramente non è un'ottica esclusiva dell' E. macularius ne tanto meno del mondo dei morph unicamente, ma diciamo che nel contesto dei leo morph ha una bella cassa di risonanza.

Nente di più vero.... quoto in toto.
Robylogan
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Sono assolutamente in sintonia con il pensiero di Manu e con quello di coloro i quali non si rendono protagonisti di eccessi di vario tipo.
Nei vari topic di discussione spesso si parla di Morphs nel senso più esasperato del termine quasi se ognuno di noi andasse alla ricerca dei gechi più belli (ma quali sono i gechi più belli?) o se si cercasse continuamente qualcosa di cui bearsi.
Sarebbe, forse, più utile, cercare di rendere condivisibili sforzi e obiettivi seguendo i consigli di chi è nell'universo dei gechi da svariati anni e l'idea di un censimento lanciata da Manu non è poca cosa...
Molto spesso invece leggo di prezzi assurdi - per non parlare di quelli degli allevatori extra Italia e statunitensi in particolare - e di "scoperte sensazionali".
Dieci e più anni fa - Manu può confermare - esistevano non più di 10 morphs, oggi ancestrali e high yellow sono quasi del tutto scomparsi dalle nostre case e dalle nostre piacevoli discussioni.
Tremper (discutibile e opinabile fin che si vuole ma lui esiste, è lì e continua a stupirci...) ci ha insegnato che per fissare una mutazione genetica servono almeno cinque anni ma sul più noto sito di riferimento straniero si contano quasi 120 differenti Morphs!!!
Siamo convinti che sia tutto veritiero?
Proviamo a non nascondere quello che abbiamo, proviamo a non elevare troppo il prezzo di alcuni Morphs o, perlomeno, a renderlo omogeneo (in questo siamo meglio degli stranieri che forse hanno capito che noi italiani siamo particolari e ci propinano prezzi assurdi) e, soprattutto, proviamo a non svendere un animale perchè dopo 7/8 mesi non è più di nostro interesse.
Concludo convinto che in Italia ci sono allevatori capaci e onesti che danno parecchi punti a blasonati colleghi del vecchio continente e a stelle e strisce ma non sempre valorizziamo il loro lavoro.
Per non parlare poi di alcuni personaggi che girano a "piede libero" truffando il prossimo e non solo...
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Hypoteso
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L'unica cosa che sinceramente, un po' mi dispiace di buona parte dei morphari, è che spesso imparano a menadito tutto ciò che riguarda i vari morph, ma poi non sanno nulla della vita naturale dell'animale che allevano (non si pensi che sia inutile, perchè può aiutare nel capire come gestirli) e davanti ad un ancestrale si domandano di che morph sia...tanto da farmi domandare se si è veramente appassionati dell'animale che si sta allevando a prescindere dalla sua colorazione...
io sinceramente all'inizio avevo un po' provocato chi scrive per fare notare l'inconguenza nel dire che sia diverso tenere in cattività un ancestrale od un morph, perchè ci sono vari livelli in tutte le cose e si potrebbe dire che gli animali dovrebbero stare nel loro ambiente se si ragiona in termini morali.
Il problema dei morph è che si rischia di cadere nel collezionismo, e a mio avviso da più soddisfazione al limite un unico animale (morph o ancestrale è uguale, l'importante è farli sverminare :-D ) in un bel terrario che una collezione all'americana nella cassettiera, nei contenitori di plastica dove per vedere gli animali bisogna tirarli fuori come Paperon de Paperoni nel suo deposito.
Quest'anno ho provato a allevare i miei animali in estate a temperatura ambiente e nel terrario naturalistico e devo dire che stanno benissimo e sembrano digerire bene anche a temperature più basse dei canonici 30 gradi.
Sul reinserimento in natura delle locality allevate in cattività sono invece perplesso, primo il voler avere degli animali catturati in natura potrebbe generare la loro estinzione. Se invece si estinguessero per la distruzione dell'habitat non c'è più dove re-introdurre gli animali... si vedano quelle rane dorate che sono sparite nel nulla nelle foreste tropicali, per le piogge acide, virus o non si sa cosa altro.
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Manu
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Hypoteso ha scritto:Sul reinserimento in natura delle locality allevate in cattività sono invece perplesso, primo il voler avere degli animali catturati in natura potrebbe generare la loro estinzione. Se invece si estinguessero per la distruzione dell'habitat non c'è più dove re-introdurre gli animali... si vedano quelle rane dorate che sono sparite nel nulla nelle foreste tropicali, per le piogge acide, virus o non si sa cosa altro.
Beh Hypoteso, ad oggi molti dei gechi presenti in cattività sono di cattura (i leo pochi, visto che si punta più ai morph), quindi sarebbe utile non perdere il patrimonio genetico di questi animali.
Ovvio che non deve essere una gara a chi ha il WC, ma una banca dati genetica che in caso di necessità può produrre animali per il reinserimento.
Anche perchè non è obbligatorio che i gechi siano di cattura, potrebbero essere esemplari nati in cattività ma con corredo genetico identico a quello di una determinata popolazione che rischia l'estinzione.
Ciò che dici sulla distruzione degli habitat è vero, ma non sempre è tutto da buttare, altrimenti tutti i progetti di reintroduzione che sono stati svolti o che sono tutt'ora in corso non servirebbero a nulla.
Può capitare che un animale scompaia dal proprio habitat per colpa dell'uomo, ma che l'ambiente in cui viveva non sia deteriorato, quindi sarebbe possibile ripopolare il loco se si avessero animali con quel corredo genetico.
Inoltre tranquillo, il progetto non potrà essere portato avanti da un terrarista impazzito che vuole 3000 WC per fare ripopolamento, ma da persone addette ai lavori (io contribuirei volentieri al reinserimento di esemplari in natura, ma dovrei comunque appoggiarmi a persone competenti).
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