Non mi trovi d'accordo sinceramente, "collezionismo" è un termine che trovo incorretto. Anche avere animali non morph può essere visto come collezionismo, non sarebbe etimologicamente scorretto definire Manu come un collezionista di gechi, spesso è un termine a cui viene data una connotazione negativa in quanto riferita ad oggetti inerti, ma spesso un vero collezionista è colui che tratta con cura e rispetto la propria collezione, quindi come vedi il termine può anche essere usato con un'eccezione positiva.Hypoteso ha scritto: Il problema dei morph è che si rischia di cadere nel collezionismo, e a mio avviso da più soddisfazione al limite un unico animale (morph o ancestrale è uguale, l'importante è farli sverminare ) in un bel terrario che una collezione all'americana nella cassettiera, nei contenitori di plastica dove per vedere gli animali bisogna tirarli fuori come Paperon de Paperoni nel suo deposito.
In merito alla soluzione cassettiera, anche qui non mi trovi d'accordo..se parliamo di estetica, sono d'accordo con te che un terrario biotopo si gode molto meglio, ma se parliamo di praticità e vivibilità di un animale, la soluzione come la chiami tu "cassettiera" è avanti anni luce. La facilità di gestione di un ambiente non deve essere vista come una comodità per il detentore dell'animale, ma come una soluzione volta a garantire il miglior igiene e la salubrità dello stabulario dell'animale. Ciò non toglie che chi ha tempo e modo, possa gestire egregiamente un ambiente più complesso, ma l'esposizione a rischi di natura batterica ad esempio sarà sempre maggiore e di più difficile gestione rispetto ad una soluzione rack o in batteria, e questo è un dato di fatto.
Tornando al discorso collezionista, dato che in ogni caso hai posto il termine tra virgolette, credo che il concetto vada esteso ai cosidetti "collezionisti compulsivi", e qui sì che mi trovi d'accordo sul puntare il dito, ma questi personaggi non sono propri solo del mondo dei morph, sono anche persone che magari i morph li snobbano pure e che collezionano solo animali magari poco ricercati ma che poi li trattano con la stessa sufficienza di quelli che tu individui come morphari.
Poi sulla soggettività di quanto dici non metto becco, ognuno fa le sue scelte e trae le sue soddisfazioni, che siano di aver pochi animali gestiti in un certo modo o che siano di portare avanti progetti di innovamente genetico poco importa, ma importa che tutto ciò sia fatto nel rispetto dell'animale in quanto tale. Ed è qui che spesso casca l'asino.