Inviato: ven gen 21, 2011 12:48 pm
Salve ragazzi
Prima di tutto è meglio non usare il ghiaccio che peggiora i disturbi circolatori locali. Meglio usare acqua a temperatura ambiente per risciaquare la parte se c'è roba appiccicata, lo zucchero (che poi deve essere risciacquato bene) e isolare l'animale in una teca senza arredi (lo sapete già).
La prima terapia da fare (decisa ed impostata ovviamente da un veterinario) è quella conservativa. Se non ci sono lesioni, necrosi e lo stato dell'organo è buono si prova a riposizionarlo e i punti vanno messi al momento stesso. Se riprolassa ugualmente (o non rientra) ma l'organo è comunque normale si può tenere l'animale isolato per un po' e con terapia locale e tanta pazienza si può avere la risoluzione del caso. Ovviamente se si sceglie questa strada l'animale salta la stagione riproduttiva.
L'amputazione è l'ultima cosa da fare o va fatta quando l'organo è compromesso (necrosi).
Ho avuto un caso personalmente, il mio maschio che la sera stessa del primo giorno di accoppiamento ha avuto un prolasso che non ha nemmeno voluto saperne di rientrare, quindi mi preparavo per l'amputazione. Lo stato dell'organo però era normale e alla fine ho scelto di provare a tenerlo isolato lasciandolo in un fauna box spoglio e facendo terapia locale. Col passare dei giorni l'emipene s'è sgonfiato completamente ma non rientrava (nei prolassi anche i muscoli subiscono lesioni che possono rendere irreversibile il problema e quindi l'amputazioen è da farsi poi). Un po' perchè sono testarda, un po' perchè ho avuto imprevisti che ritardavano l'amputazione (tanto il geco era mio ), un bel giorno (circa 3 settimane) prendo il geco per controllare e decidere il da farsi e l'emipene rientra. Altre 2-3 settimane dopo il geco era a divertirtsi a turno con le femmine e fortunatamente (temevo) non s'è ripresentato il problema.
Ho avuto lo stesso risultato anche con emipeni (uno anche con punta necrotica) di due tartarughe terrestri.
Il prolasso può dipendere da varie cause, una femmina irruenta, un maschio debilitato, lesioni neurolgiche, infezioni, etc..
Amputare in modo drastico dopo soli due giorni è troppo estremo , ma questo è un mio parere. Ovviamente se anche dopo la risoluzione avvenuta con successo lo stesso emipene prolassa allora l'amputazione è d'obbligo.
Prima di tutto è meglio non usare il ghiaccio che peggiora i disturbi circolatori locali. Meglio usare acqua a temperatura ambiente per risciaquare la parte se c'è roba appiccicata, lo zucchero (che poi deve essere risciacquato bene) e isolare l'animale in una teca senza arredi (lo sapete già).
La prima terapia da fare (decisa ed impostata ovviamente da un veterinario) è quella conservativa. Se non ci sono lesioni, necrosi e lo stato dell'organo è buono si prova a riposizionarlo e i punti vanno messi al momento stesso. Se riprolassa ugualmente (o non rientra) ma l'organo è comunque normale si può tenere l'animale isolato per un po' e con terapia locale e tanta pazienza si può avere la risoluzione del caso. Ovviamente se si sceglie questa strada l'animale salta la stagione riproduttiva.
L'amputazione è l'ultima cosa da fare o va fatta quando l'organo è compromesso (necrosi).
Ho avuto un caso personalmente, il mio maschio che la sera stessa del primo giorno di accoppiamento ha avuto un prolasso che non ha nemmeno voluto saperne di rientrare, quindi mi preparavo per l'amputazione. Lo stato dell'organo però era normale e alla fine ho scelto di provare a tenerlo isolato lasciandolo in un fauna box spoglio e facendo terapia locale. Col passare dei giorni l'emipene s'è sgonfiato completamente ma non rientrava (nei prolassi anche i muscoli subiscono lesioni che possono rendere irreversibile il problema e quindi l'amputazioen è da farsi poi). Un po' perchè sono testarda, un po' perchè ho avuto imprevisti che ritardavano l'amputazione (tanto il geco era mio ), un bel giorno (circa 3 settimane) prendo il geco per controllare e decidere il da farsi e l'emipene rientra. Altre 2-3 settimane dopo il geco era a divertirtsi a turno con le femmine e fortunatamente (temevo) non s'è ripresentato il problema.
Ho avuto lo stesso risultato anche con emipeni (uno anche con punta necrotica) di due tartarughe terrestri.
Il prolasso può dipendere da varie cause, una femmina irruenta, un maschio debilitato, lesioni neurolgiche, infezioni, etc..
Amputare in modo drastico dopo soli due giorni è troppo estremo , ma questo è un mio parere. Ovviamente se anche dopo la risoluzione avvenuta con successo lo stesso emipene prolassa allora l'amputazione è d'obbligo.