Al Reptiles Day di Longarone, dopo aver ricevuto notifiche e sollecitazioni (?), si sono presentate rispettivamente Corpo Forestale e Guardia di Finanza per effettuare sopralluoghi, controlli e verifiche.
Vista dall'esterno mi è sembrata abbastanza chiara la volontà di far verbali, tant'è che alcuni di loro sono rimasti spiazzati di fronte ad una realtà che non si aspettavano, nel bene o nel male: tanti venditori senza P.IVA, ma praticamente tutti "giustificabili", realtà come portali ed associazioni che non si aspettavano di vedere e che cercano di auto sostenersi.
E' mia opinione che, con una doverosa introduzione riguardo all'ambiente terrariofilico, i controlli si sarebbero svolti con una forma e probabilmente un animo differente, mentre questi organismi, ricevendo comunicazioni su presunti comportamenti ai margini della legalità o oltre, ma senza una adeguata introduzione sul resto, sono arivati in fiera già sul piede di guerra, tanto da spiazzare gli organizzatori stessi.
Nessuno nega che certe situazioni siano da risolvere, o meglio da regolamentare, ma noi non abbiamo forza per farlo, ne come associazione e nemmeno collaborando con altre associazioni, contando pochissimi tesserati, ed il timore che sto iniziando ad avere (ma spero vivamente di sbagliare) dopo aver fatto diverse conversazioni personali con allevatori professionisti, amatoriali, ed anche commercianti... è che di questo passo ci sia una concreta intenzione di creare qualche danno nei confronti dei veri amatoriali prima che si possano creare le condizioni idonee per affrontare in modo maturo e circostanziato un dialogo con qualche istituzione (anche le sole amministrazioni regionali farebbero al caso) mirato a capire e stabilire quali siano i limiti entro cui un allevatore amatoriale debba stare per restare tale.
In sostanza, temo che: o dopo aver fatto il danno non sarà più possibile o molto più difficile creare qualche regola, oppure queste regole vengano create al solito da chi non conosce le nostre realtà.
Per intenderci, in alcune regioni tra cui la mia se non erro, ci sono parametri che dicono quanti gatti puoi avere, quante fattrici, quanti cuccioli, per restare un amatoriale, e questo si potrebbe sfruttare per creare qualche riferimento anche per la terrairofilia, quindi rettili, anfibi, insetti...)
E' inoltre evidente (è stata palesata in più occasioni a dire il vero) la volontà di portare le fiere italiane alla chiusura, per non dare visibilità (quindi spazio commerciale) a privati e soprattutto a stranieri).
Colgo l'occasione per sollecitare chi non lo abbia ancora fatto ad iscriversi all'associazione Linnaeus www.associaizonelinnaeus.it, perchè che piaccia o meno, non abbiamo nessun altro che possa rappresentarci (ed aggiungo che se non vi piace, iscrivendovi potete avere voce in capitolo per modificare quel che non vi piace, in quanto la vita associativa si svolge in modo completamente emocratico).
Oggi non ha nessun peso nemmeno questa associazione, tropo pochi i soci per far numero, troppo pochi i soci attivi per agire, ma non vedo alternative se chi ha peso ci fa segnalazioni contro senza nemmeno aver prima chiesto realmente come stanno le cose.
http://www.associazionelinnaeus.it/index.php?m=iscr
Oppure approfittate delle fiere per farlo di persona.
Se Gabor, organizzatore del Reptiles Day, oppure Andrea, responsabile sanitario del Reptiles Day, vogliono e possono fornirci qualche dato concreto in supporto di questa teoria, faranno cosa gradita.
Personalmente li ho già sentiti sia in fiera che dopo, oltre ad essere presente personalmente in fiera, quindi seppur in modo informale vi garantisco che quanto scritto sia frutto di fati e ragionamenti oggettivi.
PS: Manu spero di aver azzeccato la sezione.
