Quindi, non solo questo articolo è importante per avere il quadro completo di ciò che sta avvenendo ad una specie, ma evidenzia in modo chiaro che l'allevamento di questi animali non sia per forza un male, ma una risorsa. Ovviamente l'inserimento in CITES della specie, aiuterebbe a regolare ulteriormente le eventuali esportazioni.
Endemismi del Vietnam a rischio di estinzione: il caso de geco dorato (Gekko badenii)
Sono 107 le specie di rettili presenti in Vietnam e la famiglia dei geconidi comprende il 20% di esse, rendendola la più ricca del paese. Tra queste, Gekko badenii, chiamato anche “geco dorato”, scoperto sul monte Ba Den, nella provincia di Tay Ninh nel sud del paese nel 1994. G. badenii fa parte delle specie di rettili più popolari tra le comunità locali come specialità alimentare, e non solo, rientra anche tra le specie commerciate nel pet-trade internazionale. Tuttavia, le informazioni sullo stato conservazionistico della popolazione e le minacce a cui G. badenii è soggetto nel suo areale distributivo sono scarse. Per questo, a causa del suo areale ristretto e di un presunto calo delle dimensioni complessive delle popolazioni, la specie è stata valutata come in pericolo di estinzione nella Lista Rossa IUCN.

Nell'immagine:
A. Metodo di cattura: cappio attaccato a un insetto per attirare i gechi;
B. Un gruppo di esemplari vivi venduto ai ristoranti locali;
C. Esemplari lavorati conservati nei freezer dei ristoranti; D. Gechi grigliati offerti come cibo nei ristoranti;
E. Gechi dorati vivi raccolti sul campo per la vendita su una piattaforma online internazionale.
Il Vietnam è conosciuto a livello mondiale come fonte, destinazione e fulcro di transito di rettili verso i mercati nazionali e internazionali, compreso il commercio di animali domestici, il consumo di cibo e la medicina tradizionale; pratiche che possono portare a rischio di estinzione diverse specie a seguito di sfruttamento e degrado eccessivo dei loro habitat, perdita di diversità genetica e insorgenza di malattie.
Lo studio “Endemic Creature Under the Risk of Extinction: A Case Study on Gekko badenii in Vietnam” di Hai Ngoc Ngo e colleghi (2025) mira, infatti, a fornire informazioni sull'abbondanza, sulla demografia della popolazione e sul modello di attività di G. badenii dov'è più soggetto a sfruttamento, il monte Ba Den. Sono state studiate le potenziali minacce alla specie e al suo habitat, attraverso interviste agli abitanti locali, sondaggi online e osservazioni dirette sul monte Ba Den. Nello specifico, è stato preso in considerazione il consumo alimentare e il commercio internazionale per valutare i potenziali impatti della raccolta di questa specie. Questi dati sono stati fondamentali per proporre misure di conservazione adeguate e avviare attività pratiche per salvaguardare il geco dorato a lungo termine.
Per affrontare il problema del prelievo eccessivo della specie, così come il sovrasfruttamento e degrado dell’habitat, vietare l’intero raccolto di G. badenii per uso alimentare e per il commercio di animali domestici potrebbe non essere la soluzione più efficace, poiché svolge un ruolo significativo nel sostenere il sostentamento di alcune popolazioni locali. Invece, incoraggiare la partecipazione a squadre di pattuglia forestale o fornire posti di lavoro aggiuntivi in relazione alle attività turistiche locali potrebbe fornire mezzi di sussistenza sostenibili ai cacciatori. Una corretta gestione adattativa che consenta un raccolto regolamentato e limitato così come un uso sostenibile delle specie sulla base di quote, aree di raccolta designate dovrebbe essere implementata tenendo conto dei mezzi di sussistenza delle popolazioni locali e incentivando la protezione a lungo termine delle specie. Nell’ambito delle misure concrete contro la perdita di habitat, i ranger dovrebbero condurre pattuglie regolari per rilevare tempestivamente gli incendi boschivi prima che si diffondano sul monte Ba Den. Alcune parti della foresta che comprendono habitat idonei per la specie, dato da rocce granitiche, pareti verticali e grotte, così come la presenza obbligatoria di alberi di Ficus lacor, poiché i gechi si nutrono anche dei loro frutti maturi, dovrebbero essere completamente vietate all’accesso umano. L’istituzione di programmi di riproduzione a livello nazionale potrebbe contribuire alla produzione di popolazioni ex-situ che possano fungere da gruppi di rilascio, se necessario, per sostenere il recupero delle popolazioni selvatiche in declino.

In foto: Gekko bedenii, maschio in allevamento