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Lunedì, 23 Settembre 2024 14:04

Screening Gratuito per l'Ofidiomicosi nei Serpenti di Allevamento in Italia In evidenza

Il progetto è volto a prevenire e studiare la diffusione in allevamento di ofidiomicosi. Si tratta di una ricerca condotta in modo imparziale e che ipotizza una scarsa o assente presenza di ofidiomicosi negli allevamenti, ma è necessario uno studio che lo definisca e che documenti come l'allevamento amatoriale non possa essere un potenziale pericolo per le popolazioni autocotne.

L'ofidiomicosi è una malattia infettiva emergente causata dal fungo ascomicete Ophidiomyces ophidiicola (Oo), che colpisce i serpenti. Questo patogeno cheratinofilo colonizza la pelle degli ofidi, causando lesioni che variano dalla discolorazione delle squame a necrosi e tumefazioni. I segni clinici includono difficoltà alla muta, croste e ulcerazioni cutanee, anche associati a condizioni come debolezza generalizzata, perdita di peso e letargia. A volte, l’infezione può diffondersi sistemicamente, colpendo organi come polmoni, fegato, reni e altri tessuti, portando in alcuni casi alla morte. Tuttavia, l'infezione può anche rimanere subclinica o risolversi naturalmente con un aumento della frequenza della muta (Di Nicola et al., 2022a).
A livello globale, Oo è stato rilevato sia in serpenti selvatici sia in cattività in Nord America, Europa, Asia e Australia, con segnalazioni in oltre 60 specie di serpenti e in più di 11 paesi (Di Nicola et al., 2022). In Europa, il patogeno è stato identificato in diversi stati, tra cui Austria, Francia, Germania, Ungheria, Polonia e Ucraina, coinvolgendo almeno 10 specie di serpenti europei (Marini et al., 2024).
In Italia, la presenza di O. ophidiicola è stata confermata per la prima volta in natrici tassellate (Natrix tessellata) del Lago di Garda (Marini et al., 2023) e successivamente rilevata anche per altre specie e territori (Di Nicola et al., in preparazione).
Nei serpenti di allevamento, l'infezione è documentata principalmente negli Stati Uniti e in Europa, con casi segnalati nel Regno Unito, Germania, Francia e Russia.

Ad oggi, non ci sono informazioni sulla presenza di Oo nei serpenti di allevamento in Italia.
La diffusione del patogeno in contesti di allevamento è spesso più ampia rispetto a quella nei serpenti selvatici, suggerendo una possibile trasmissione dalle popolazioni in cattività a quelle selvatiche, facilitata dal commercio di rettili e dall’introduzione accidentale del patogeno nell'ambiente (Di Nicola et al., 2022a).
La diagnosi di ofidiomicosi si basa su metodi molecolari e istopatologici.


In collaborazione con l'Italian Gekko Association e nell'ambito delle attività di monitoraggio del progetto EFSA “AMPHIDEB: Development of biologically-based models in environmental risk assessment to assess the impact of chemicals and pathogenic fungi on amphibian and reptile populations” (Di Nicola et al., 2022b), lanciamo un'iniziativa di screening gratuito rivolta agli allevatori di serpenti italiani. L'obiettivo è quello di determinare l'eventuale status di infezione da O. ophidiicola nei serpenti di allevamento, contribuendo a prevenire ulteriori contagi tra gli esemplari allevati e a tracciare la provenienza di eventuali individui infetti.
Le analisi diagnostiche, la cui effettuazione è coperta dai promotori dell'iniziativa, includeranno test molecolari per confermare indagare del patogeno. I metodi di raccolta del materiale da analizzare sono del tutto non-invasivi, riguardando infatti la sola esecuzione di tamponi cutanei. In caso di individui (vivi o cadaveri) fortemente sospetti sarà possibile il consulto con gli esperti per effettuare ulteriori indagini, come necroscopie ed esami colturali.
Gli esiti dello screening saranno trattati in modo da garantire l'anonimato totale dei partecipanti, salvaguardando la privacy degli allevatori.
Questa iniziativa rappresenta un passo fondamentale per la prevenzione e la gestione delle malattie infettive emergenti nei rettili, e per la protezione delle popolazioni di serpenti in allevamento e selvatiche. Invitiamo tutti gli allevatori interessati a partecipare e a contribuire attivamente alla tutela della salute dei nostri serpenti.
Per ulteriori informazioni e per aderire allo screening, è possibile contattare l'Italian Gekko Association attraverso i canali social o alla mail: association@italiangekko.net

 

Bibliografia

Di Nicola, M.R., Coppari, L., Notomista, T., Marini, D. (2022a): Ophidiomyces ophidiicola detection and infection: a global review on a potential threat to the world’s snake populations. Eur J Wildl Res 68: 64.

Di Nicola, M.R., Ortiz-Santaliestra, M.E., Bosch, J., Pasmans, F., Martel, A., Focks, A., Dorne, J.C.M., Marini, D. (2022b): Indagine sull’ofidiomicosi nei serpenti italiani nell’ambito del progetto EFSA “AMPHIDEB”. XIV Congresso Nazionale Societas Herpetologica Italica. Torino;

Marini, D., Di Nicola, M.R., Crocchianti, V., Notomista, T., Iversen, D., Coppari, L., Di Criscio, M., Brouard, V., Dorne, J.-L.C.M., Rüegg, J., Marenzoni, M.L. (2023): Pilot survey reveals ophidiomycosis in dice snakes Natrix tessellata from Lake Garda, Italy. Vet Res Commun 47: 1707–1719.

Marini, D., Szczygieł, P., Kurek, K., Di Nicola, M.R., Dorne, J.-L.C.M., Marenzoni, M.L., Rüegg, J., Bury, S., Kiraga, Ł. (2024): Retrospective Detection of Ophidiomyces ophidiicola from Snake Moults Collected in Bieszczady Mountains, Poland. Microorganisms 12: 1467.

Letto 734 volte Ultima modifica il Venerdì, 18 Ottobre 2024 12:27