Divieto animali esotici: il Governo è ancora al lavoro. No alle mezze verità

La disinformazione rischia di togliere a milioni di italiani un pezzo della loro famiglia

Dopo il Consiglio dei ministri tenutosi ieri siamo ad un momento cruciale per quanto riguarda l'approvazione della legge che potrebbe vietare l'allevamento, la detenzione e il commercio di qualsiasi animale che non sia un cane o un gatto. Il Governo è attualmente al lavoro, e tutto può ancora succedere. Tutti gli articoli che raccontano di fantomatiche vittorie, al momento, stanno alimentando soltanto quella onda di disinformazione che potrebbe adesso portare via a milioni di famiglie animali che sono loro compagni di vita.

Sì, disinformazione, perché per questioni meramente ideologiche, che non tengono conto di ciò che la Scienza dice, si continua a fare differenza tra animali di serie A e di serie B.

Utilizzando immagini di (orribili) tratte illegali di animali si rischia adesso di portare via dalle case degli Italiani pesciolini, criceti, gechi, conigli, pappagallini, ricci e moltissimi altri animali tutti legalmente detenuti, nati nel nostro paese da generazioni. Con mezze verità, si butta in un unico immenso calderone di orrori e sfruttamento persone che tengono con amore dentro le loro case animali che non siano un cane o un gatto.

Stiamo assistendo ad un tentativo di imposizione legislativa fondata su concetti ideologici e congetture personali, che spesso fanno leva sui buoni sentimenti, ma che stridono con la realtà dei fatti.

Il settore è assolutamente a favore di una regolamentazione più stringente, ma assolutamente contro ad un divieto totale.

Si parla di zoonosi, si fa leva sulla paura e sui sentimenti delle persone ignorando completamente quanto grande e complesso siano il settore degli animali esotici e l’amore e la dedizione di proprietari, appassionati, veterinari, volontari, esperti, allevatori. Esiste anche un mondo di lavoro dietro a ciò, che sostenta famiglie e che è già regolamentato. Un mondo che vuole continuare ad esistere e chiede leggi e controlli, non di morire.

Non vogliamo vedere morire i nostri animali, le specie che con impegno e costanza cresciamo nelle nostre case.

È il momento di guardare davvero ai dati, ai fatti, e al benessere animale. Per i nostri compagni di vita, per la sicurezza umana ed animale, e per chi adesso ha paura di vedersi portare via un amore ed una passione grande. 

Siamo disposti a parlare di cosa migliorare, a adottare utili misure, a combattere violenze, traffici illeciti e maltrattamenti. Ma non siamo disposti a perdere i nostri animali esotici.

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Letto 1452 volte Ultima modifica il Domenica, 15 Maggio 2022 09:34