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Sabato, 18 Febbraio 2012 23:58

Riassunto serata in chat: Incubazione delle uova

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  • Le principali differenze tra le uova sono due: uova a guscio pergamenaceo, come quelle di Eublepharis, Rhacodactylus, Diplodactylus., ecc... e le uova a guscio duro, tipiche di Hemidactylus, Blaesodactylus, Homopholis , Paroedura, ecc...
  • Nel gruppo delle uova a guscio duro si può individuare un ulteriore sottogruppo: caratterizzato da uova capaci di incollarsi alle superfici, come quelle di Gekko, Phelsuma, Aristelliger, ecc...
  • A livello d’incubazione le uova a guscio pergamenaceo differiscono da quelle a guscio duro per la necessità di rimanere in contatto con il substrato inumidito, mentre le uova a guscio duro riescono ad avere un buono sviluppo embrionale anche con la sola umidità ambientale. Ci sono tuttavia casi in cui le uova a guscio duro possono essere trattate come quelle a guscio pergamenaceo cioè a diretto contatto con il substrato umido, come nel caso degli Uroplatus. Così come non è una regola che le uova a guscio pergamenaceo stiano a contatto con il substrato, o almeno non tutte hanno bisogno di un substrato particolarmente umido. Le uova a guscio duro sviluppano l'embrione anche senza il contatto con il substrato, probabilmente è anche grazie a questa caratteristica se alcune uova a guscio duro hanno la possibilità di schiudere anche sospese su un ramo.
  • Le tempistiche di incubazione dipendono da molti fattori, non è sempre la specie a dettare le tempistiche, ma anche il tipo di incubazione; ad esempio le uova di molti gechi schiudono in 2 mesi o meno se tenute ad alte temperature (la temperatura "alta" è da considerare in base alla specie) e 4-6 mesi se non di più a basse temperature.
  • Non ci sono differenze sostanziali tra uova a guscio pergamenaceo o duro, tuttavia le poche specie che necessitano di diapausa e che hanno periodi di incubazione molto lunghi sono solo a guscio duro, mentre non vi sono particolari specie a guscio pergamenaceo con tempi di incubazione lunghissimi.
  • La diapausa è un periodo a temperature più basse che in pratica simula la stagione fredda, durante questo periodo la crescita dell'embrione si arresta per riprendere poi con l'alzarsi delle temperature. Il ruolo che ha in natura è quello di far schiudere i piccoli nella stagione dove il cibo è più abbondante, in modo da facilitarne lo sviluppo. Tra i gechi la necessità di diapusa è in realtà scarsamente frequente e si registra solamente per il genere Homopolis e Blaesodactylus boivini.
  • Per quanto riguarda la necessità di fornire alle uova un’escursione tra giorno e notte sembra essere assodato che per i gechi non ce ne sia un reale bisogno come per altri tipi di rettili, è infatti vero che fornire un gradiente di temperatura permetta di ottenere gechi di buone dimensioni e salute, ma in genere questo si può ottenere semplicemente incubando a temperature non estremamente alte (dove per alte si intende rispetto al range considerato ottimale per quella determinata specie).
  • Per quanto riguarda lo sviluppo delle uova che vengono incollate all’interno del terrario si può dire che queste possono tranquillamente essere lasciate nel sito di deposizione, ovviamente a condizione che il terrario sia adatto come parametri alla specie che si sta allevando e salvo posizionamenti delle uova in luoghi poco adatti (a contatto con fonti di riscaldamento, contro vetri scorrevoli o altro). In generale si consiglia di ingabbiare le uova per fare in modo che i nascituri non finiscano preda dei genitori stessi, tuttavia non sono rare le specie che hanno scarsi istinti predatori verso i loro conspecifici, in particolare se abbondantemente alimentati; vedi Lepidodactylus, alcuni Lygodactylus, Phelsuma e il più controverso di tutti il Gekko gecko.
  • Per le uova che vengono seppellite e che richiedono una buona umidità solitamente viene utilizzato come substrato vermiculite, perlite o torba. Tra queste, quella forse meno adatta è la prima siccome sembra avere un rilascio molto rapido dell’umidità, tuttavia le cose più importanti sono l’esperienza maturata e il proprio “metodo” che fanno sì che ognuno usi substrati diversi in quanto più adatti per il suo tipo di gestione. Per le uova che invece richiedono meno umidità solitamente vengono posizionate le uova all’interno di un piccolo contenitore (anche un semplice tappo per uova molto piccole) contenente sabbia asciutta, a sua volta in una scatolina contenente torba, perlite o vermiculite umida.
  • Un’opzione molto valida per l’incubazione di uova che necessitano di una buona umidità (leopardini in primis) è utilizzare una egg-box. Queste scatole possono essere usate nei modi più vari in base alle proprie necessità, inserendo nella parte inferiore semplice acqua o un substrato umido, il metodo di riscaldamento migliore è dall’esterno, avendo anche l’accortezza di tenere lontana la fonte di riscaldamento non a contatto con la base siccome aumenterebbe eccessivamente l’umidità; per questo motivo è conveniente isolare termicamente la scatola in un contenitore adatto in modo da evitare un’eccessiva dispersione termica ed evitare cambi bruschi di temperatura.

 

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