Prolasso dell'emipene in un Rhacodactylus auriculatus: terapia conservativa o risoluzione chirurgica In evidenza

Questo articolo nasce per raccontare un'esperienza in merito a una patologia relativamente frequente che si riscontra nei gechi, il prolasso di un emipene.

Rhacodactylus auriculatus 

Come molti di voi sapranno, i gechi possiedono una coppia di organi copulatori extracloacali chiamati emipeni, che sono disposti all'interno di una sacca situata alla base della coda. Questi organi non svolgono la funzione urinaria (poiché i rettili non possiedono l’uretra peniena) e durante l'accoppiamento viene utilizzato un emipene alla volta. Durante la copula, l'emipene viene riempito di sangue così da formare un solco sulla sua superficie dorsale; attraverso tale scanalatura il liquido spermatico fuoriesce dalla cloaca.

Il prolasso dell’emipene avviene quando l’organo permane estroflesso per un periodo di tempo prolungato. Questo, se non riposizionato in tempi brevi, andrà incontro ad essiccamento della mucosa e necrosi, con il rischio di sovrainfezioni batteriche. Pertanto è una condizione che richiede sempre l’intervento di un medico veterinario.

Le cause che provocano questo tipo di patologia non sempre sono individuabili, tuttavia si è osservato che accoppiamenti prolungati, animali che si introducono in riproduzione in età precoce, persistenza di tappi spermatici, infezioni, urolitiasi e ipocalcemia possano favorirne l’insorgenza. 

Un Rhacodactylus auriculatus maschio di quasi un anno di età mi è stato portato in visita per la prima volta ad agosto 2019 per un prolasso dell’emipene sinistro. Esplorando la zona cloacale si visualizzava un emipene estroflesso con mucosa ancora rosa, umida e priva di lesioni.

Viste le buone condizioni dell’organo, ho deciso di attuare una terapia conservativa. Per prima cosa è necessario disinfettare la zona e pulirla da residui di substrato o di muta che possono peggiorare il quadro clinico o a volte (come in questo caso un residuo di muta) provocare il mancato riposizionamento dell’organo. È sconsigliato utilizzare sostanze istolesive su una mucosa, preferendo soluzioni a base di clorexidina diluita. Il secondo passo è quello di trasferire l’animale su un substrato pulito come carta da cucina ben umida. Al fine di promuovere il riassorbimento dell’edema si utilizza una soluzione ipersatura di glucosio che, per il forte potere osmotico, aiuterà a sgonfiare l’organo per permetterne il suo naturale riposizionamento nella sacca. Se la terapia conservativa ha successo, solitamente, nell’arco di 24 ore si ha la risoluzione del problema, e così è stato per il mio paziente.

Purtroppo, 6 mesi dopo, la patologia ha recidivato. Questa volta però, le condizioni dell’organo, come si può vedere dalla foto, non davano molte speranze sull’opportunità di salvarlo! Infatti, 24 ore dopo l’inizio della terapia conservativa e nessun miglioramento, ho deciso di procedere con la risoluzione chirurgica: l’amputazione dell’emipene.

L’intervento è stato eseguito in anestesia locale (non sempre questo è possibile, dipende dall’indole dell’animale, il quale deve restare immobile). Dopo l’iniezione di anestetico nella regione cloacale, si è proceduto con la completa estroflessione dell’organo, l’applicazione di un punto di sutura alla base dell’emipene, l’amputazione e il riposizionamento del moncone all’interno della sacca.

La terapia post-operatoria ha previsto la somministrazione di antibiotico ed antidolorifico per bocca per una settimana. L’animale è stato stabulato per 15 giorni all’interno di un faunabox con substrato di scottex umido sostituito giornalmente. Sottolineo che i gechi sottoposti a questo tipo di intervento non hanno ripercussioni sull’accoppiamento né sulla minzione, grazie alle caratteristiche anatomiche che gli appartengono.

Nel caso in cui uno dei vostri animali dovesse presentare questa patologia ci raccomandiamo di rivolgervi sempre ad un medico veterinario e non improvvisare cure "home made", che potrebbero mettere a rischio la vita dell'animale.

Dott.ssa Eleonora Anicito Guido - Medico Veterinario


 

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