Cani e padroni di cani!

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Corey
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Salve a tutti!

apro questo "nuovo argomento" con l'intento di portare un po di cinofilia all'interno del forum!
in questo modo,chi ha cani o esperienze con loro può postare le sue esperienze/opinioni,visto che tutt'ora l'italiano medio dei cani sa poco e niente!

comincio io!
Da un anno e tre mesi è cominciata una vita di coppia tra me e il mio cagnolino,il signor Willie the Whippet!Tanto per cominciare,il whippet è una razza di levrieri,più precisamente inglese!come taglia si pone in mezzo al Piccolo Levriero Italiano e al GreyHound,portandosi come statura ai 47 cm al garrese(qualcosa di meno per le femmine)e come peso sui 10-12 kg,ovviamente parlando di standard di razza!
Di origine è in inglese(il nome deriverebbe da whip,frusta cioè),era definito il levriero dei poveri,in quanto all'epoca,i greyhound erano troppo costosi!Indi per cui,alcuni minatori inglesi,per poter cacciare lepri,hanno deciso di "inventare" questa nuova razza,più veloce nello scatto e più accessibile economicamente.Si dice infatti che il suo sangue sia composto da piccolo levriero italiano e da greyhound,e qualcuno sostiene che sia anche un po di setter dentro!resta di fatto che si tratta di una vera e propria macchina da corsa,e sulla breve distanza rimane il cane più veloce del mondo(il suo cugino grey sulla lunga lo batte di un po,ma sullo scatto rimane bruciato!)
Cane oggi riscoperto piano piano come animale da compagnia,prima era esclusivamente usato per la caccia e per le gare!
Come carattere è un cane di indole molto docile,timido e praticamente mai aggressivo(non sperate di usarlo come cane da guardia),ma molto dolce con chi conosce(da temere il suo famoso naso a trivella),e molto giocherellone!Ad un primo approccio sembrerà un peccato confinarlo in città,ma ci si sbaglia!è un cane che comunque ha bisogno di uscire,ma si gode parecchio anche la vita casalinga,fatta di coccole e sonore ronfate!
Da educare rimane comunque un cane abbastanza difficile,la sua indole lo porta ad essere insicuro,è un cane di istinto se può scappa,e tende ad essere molto furbetto!in pratica proverà sempre a fregarvi in qualche modo!è un ottimo ladruncolo,e grazie alle gambe snelle arriva un po dappertutto,e se può si tuffa in cucina per vedere se può rubare qualcosa!
Insomma,bisogna stargli dietro,chiedergli molto,e meritarsi la sua fiducia!
in sostanza,un buon cane,non adattissimo a chi comincia(io ho penato parecchio)e vuole un cane da poter gestire in tutto e per tutto!ma chiaramente se uno vuole tirarsi su le maniche..eheh! :wink:
Io personalmente sono felicissimo di tutti gli sforzi che ho fatto e sto facendo perchè mi ripaga in modo straordinario,posso portarlo ovunque e può stare con chiunque!

poi magari se vi interesserà posterò qualche esperienza più personale! :wink:

ps:molto importante!visto che quest'anno non c'è praticamente stato inverno,chiunque abbia un cane dovrebbe cominciare al più presto tutti i trattamenti di profilassi per parassiti esterni(pulci zecche)e interni(FILARIA!!),quindi frontline,cardiotek e via dicendo!
-Drink coffee and destroy the world-

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Lalla
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che bella idea :D
io ho un basenji, cane particolare e per nulla comune...
non ho molto tempo, riporto un articolo scritto da un'amica, meglio di così non poteva descriverli, se poi avete domande sulla razza chiedete pure :D (mi scuso per la lunghezza ma non ho trovato il link diretto)

"IL BASENJI
Antico cane originario dell’Africa Centrale, il basenji è tutt’oggi poco conosciuto in Italia.
Testimonianze della sua storia passata sono date da alcune raffigurazioni presenti nelle antiche tombe dei faraoni egizi, fra cui la tomba di Cheope – da cui il nome di “cane di Cheope”. I piccoli cani con la coda ad anello e le orecchie erette, raffigurati in queste opere, sono straordinariamente somiglianti agli attuali basenji. Pare che i basenji fossero stati portati in dono al faraone da alcune tribù indigene, presso le quali questi straordinari cani vivevano in precedenza e continuarono a vivere dopo la caduta dell’impero egizio. I basenji erano i “cani dei Pigmei”, i loro piccoli e silenziosi segugi in grado di cacciare numerose prede, fra cui i famigerati “ratti di canneto”, grossi topi che possono raggiungere il peso di nove chilogrammi.
Per lungo tempo questi cani furono ritenuti estinti. Solo nell’Ottocento degli esploratori li scovarono nel Congo Belga – attuale Zaire - e, attratti dalle loro particolarità, li studiarono e decisero di introdurli in Occidente, non senza difficoltà. I primi esemplari portati in Inghilterra morirono infatti di cimurro. Verso la fine del 1800, un esemplare di basenji di nome Bosc era ospitato presso lo Giardino Zoologico di Parigi ed era conosciuto come “terrier del Congo”.
Solo dopo gli anni Trenta del XX secolo la selezione e l’allevamento del basenji riuscì a essere avviata con successo in Inghilterra e negli Stati Uniti. Il primo standard inglese della razza venne scritto nel 1939 – approvato il 24 Giugno 1942 -, mentre il primo standard americano fu approvato il 9 Novembre 1943.

LE CARATTERISTICHE DELLA RAZZA
Il basenji è un cane particolare. Abbastanza alto sugli arti, con torace piuttosto largo e ben disceso, ventre retratto, struttura inscrivibile “nel quadrato”, piedi piccoli e chiusi, si muove con estrema eleganza. Il suo trotto sciolto ricorda quello di un cavallino in miniatura, così come l’armoniosa curvatura del collo. La coda, portata alta sul dorso, si arriccia su un lato, formando da uno a tre anelli ben serrati. Questa caratteristica non è sempre riscontrabile nei basenji africani, che spesso presentano una coda poco arrotolata. La coda nei basenji riveste un’importante funzione di “timone” durante la corsa: quando un esemplare corre, la coda tende a srotolarsi. I basenji presentano spesso un’ernia ombelicale che non presenta difetto nella razza e non ha bisogno di essere operate, a parte rarissimi casi.
La testa, larga in corrispondenza degli zigomi, si restringe gradualmente verso il muso. Caratteristiche le rughe che si formano sul cranio e sui prolungano sulla fronte e sui lati della testa quando il cane è “in attenzione”. Gli occhi sono piccoli e obliqui, preferibilmente scuri, con una caratteristica truccatura “a rimmel” che li rende particolarmente affascinanti. Le orecchie sono naturalmente erette. Questo piccolo cane africano ha una pelliccia corta e setosa, specie se vive in casa. I soggetti più esposti alle intemperie sviluppano un pelo più crespo e protettivo. Caratteristica del pelo è l’assenza di odore. I basenji possono essere definiti simpaticamente cani “autopulenti” giacché hanno l’abitudine di lavarsi da soli come i gatti, caratteristica che si accentua allorché convivono due o più soggetti: in tal caso non è raro poterli osservare nell’atto di pulirsi reciprocamente. Il basenji viene definito “cane muto”: anziché abbaiare preferisce comunicare con suoni particolari, fra cui uno simile allo jodel dei tirolesi. Ciò non significa che egli non sappia abbaiare. Gli indigeni, che ancora oggi impiegano questi cani per la caccia, gli appendono al collo campanelli o collari contenenti alcuni oggetti che, con il movimento, producono rumore e permettono di individuare la posizione dei basenji nelle foreste. Secondo alcune credenze, i basenji hanno smesso di abbaiare perché questi collari abbaiavano per loro. Altra caratteristica della razza è l’unico calore annuale, fatto che li accomuna ai canidi selvatici. Si è però notata, negli ultimi anni, la comparsa di soggetti con due calori annuali. Si può ritenere che questo fatto - insieme alla capacità di abbaiare, che potrebbe essere stata acquisita dopo l’accurata selezione occidentale della razza - sia dovuto alla domesticazione e al cambiamento delle condizioni di vita dei soggetti che vivono al nostro fianco rispetto a quelli che tutt’oggi vivono in Africa. Il mantello di questi cani deve presentare obbligatoriamente alcune parti bianche: il piedi, la punta della coda e il torace.
E’ ammesso il bianco sulle zampe, sul collo e sul muso – compresa la stella sulla fronte. Le parti bianche devono creare un effetto armonioso, ma non devono mai superare in quantità il colore di base. Il basenji si presenta in quattro colorazioni: fulvo/bianco – la più diffusa, soprattutto in Italia, che può variare da un giallo-arancio piuttosto chiaro a un affascinante rosso intenso -, nero/bianco, tigrato/bianco e il più raro tricolore – nero/bianco con focature rosse o più raramente tigrate, che danno il cosiddetto “trindle”. I soggetti crema, presenti talvolta in Africa, sono stati esclusi dalla selezione in quanto si temeva potessero essere portatori del gene albino. Il tartufo è preferibilmente nero. La taglia ideale è di 40 centimetri per le femmine e 43 per i maschi; il peso di 9 chilogrammi per le femmine e 11 per i maschi. La selezione italiana della razza ha cercato di conservare le caratteristiche di robustezza dei soggetti indigeni; per questo motivo i basenji italiani si presentano spesso più bassi e robusti rispetto a quelli selezionati in altre parti del mondo.


UN CANE NON ADATTO A TUTTI
È impossibile non lasciarsi ammaliare da questi bei cani. Non si può resistere al dolce musetto tutto rughe di un cucciolo grassottello che ti guarda con due occhietti espressivi e dolci. Ma tante volte, per il bene nostro e loro, è meglio resistere alla tentazione di portarsi a casa un cagnetto del quale non si sa praticamente nulla a parte ciò che si vede e quanto ci dice il commerciante di turno che vuole “sbolognare” il cucciolo, senza preoccuparsi delle conseguenze, oppure semplicemente perché nemmeno lui conosce il reale carattere della razza. Prima di adottare un basenji bisogna sapere a cosa si va incontro. Non ci si deve fermare alle apparenze, a quel “non abbaia… è silenzioso… non ha odore… è pulito”. Il basenji è sì questo, ma è molto altro ancora. Il basenji è un cane particolare, non adatto a chiunque. Se volete un cane obbediente, che vi corra incontro ogni volta che lo chiamate, che vi obbedisca e vi adori ciecamente: il basenji non fa per voi. Se volete un cane che vi aspetti tranquillamente a casa, per ore interminabili, del quale potervi dimenticare quando tornate stanchi dal lavoro: il basenji non fa per voi. Se volete un cane tranquillo che non faccia alcun danno in casa: il basenji non fa per voi.Se non vi piace l’idea di farvi lavare da capo a piedi dalla lingua del vostro quadrupede, per ritrovarvi bagnati di saliva canina: il basenji non fa per voi.Se pensate che tutti i cani siano uguali, indipendentemente dalla razza di appartenenza, perché sono soltanto “cani”: il basenji non fa per voi.
Datemi retta: spesso questi cani vengono adottati inconsciamente, per poi essere abbandonati, affidati, rimandati al mittente in quanto “difficili”, “particolari”, “strani”… “troppo poco cani”! I basenji sono cani intelligenti, forse persino troppo intelligenti. Sono molto curiosi, vivaci. Sono cani indipendenti e allo stesso tempo sono “cani francobollo”. I basenji hanno bisogno di compagnia, del loro branco umano o canino. Il basenji viene solitamente definito un cane poco obbediente e poco addestrabile. Chi possiede uno di questi cani e ha avuto modo di studiarne il comportamento, sa bene che in realtà essi possono imparare tutto ciò che gli si vuole insegnare, a condizione di usare metodi di addestramento gentili, divertenti, e di iniziare in età molto giovane, dato che essi maturano presto. Nonostante ciò, un basenji non obbedirà mai ai vostri comandi se non ne ricaverà nulla in cambio, non lo farà perché “vuole fare felice il padrone”: farà ciò che gli chiedete se gli conviene, se ne ha voglia e se non c’è nulla di più interessante da fare! Un basenji può rispondere 99 volte su 100 a un richiamo, ma ci sarà sempre quella centesima volta in cui non vi risponderà e se ne andrà per la sua strada. Questo lo farà non perché è “stupido e disobbediente”, ma soltanto perché è dotato di una innata, estrema curiosità e se vedrà o sentirà qualcosa a mille miglia di distanza non sentirà ragioni: partirà a tutta velocità in quella direzione, incuranti dei vostri richiami e dei pericoli. Certo: prima o poi tornerà – i basenji tornano sempre – ma il nostro mondo civilizzato è pieno di pericoli per un basenji curioso, primo fra tutti le automobili. Per questo motivo è sempre meglio lasciarli liberi solo in posti sicuri. Il basenji non considera il suo umano come un padrone, ma come un compagno, un amico. Per questo non dovete aspettarvi obbedienza assoluta o assoluta sottomissione.Il basenji talvolta può essere “distruttore”: può distruggere indifferentemente il vostro divano stile Luigi Filippo come la vostra mensola dell’Ikea. Può fare coriandoli con il fazzoletto di carta che avete abbandonato nella tasca del cappotto così come con gli importantissimi documenti che avete lasciato per pochi secondi sul tavolo. I basenji sono particolarmente attratti dai rifiuti: non vi conviene lasciare il sacchetto della pattumiera alla loro portata, perché potreste trovarla in pochi secondi disseminata per tutta la casa. Niente è al sicuro con un basenji: lui salta come una gazzella su sedie e mobilio e si arrampica come un gatto sulle reti.Questi cani adorano dormire in alto: è fatica sprecata tentare di tenerli lontani dalla vostra poltrona preferita, tanto appena vi distraete loro si fionderanno a dormire proprio lì! Il basenji è piuttosto possessivo con tutto ciò che considera una sua “preda”: dovrete usare astuzia e gentilezza per togliergli il bombolone al cioccolato che si è rubato dal piatto a centrotavola, naturalmente dopo aver scalato la rete divisoria che avete montato per tenerlo lontano dalla sala da pranzo!
Non si devono usare le maniere forti con un basenji: potrebbe arrabbiarsi e rivoltarsi. Molto meglio la gentilezza. I basenji fanno giochi strani: amano mordicchiarsi fra di loro e mordicchiare le mani dei loro umani, anche quando diventano adulti. Non è raro ritrovarsi qualche buco quando sono piccoli e non hanno ancora imparato a dosare la forza del morso. I basenji amano leccare: non è raro che si mettano a leccarvi da capo a piedi, con insistenza, come farebbero con un loro simile.Amano il contatto fisico, ne hanno bisogno, tanto che spesso vi troverete con il vostro quadrupede appiccicato addosso come un francobollo, anche durante il sonno. Certo, perché i basenji amano dormire con i loro umani, ma non dormono accovacciati sui vostri piedi come i “cani normali: si mettono belli comodi, con la testa sul cuscino, attaccati il più possibile a voi. I basenji amano starsene sdraiati al sole; sono piuttosto diffidenti verso gli estranei, ma quasi mai mordaci. Alcuni soggetti si dimostrano poco tolleranti nei confronti degli altri cani.
Ci sarebbero mille e uno cose ancora da dire sul carattere dei basenji, ma già così la lista dei possibili proprietari di basenji si sarà assottigliata. Allora: crede di essere adatti a un basenji? Se volete un cane imprevedibile: il basenji fa per voi.
Se volete un cane che pensa con la propria testa e reagisce di conseguenza: il basenji fa per voi. Se vi sentite disposti a lasciarvi un po’ educare dal vostro quattro-zampe: il basenji fa per voi. Se siete disposti a dedicare tutto i vostro tempo libero al vostro cane, se siete dotati di molto senso dell’umorismo e siete poco attaccati alle cose materiali – pensate al vostro divano Luigi Filippo: il basenji fa per voi.
Dopo tutto, se non vi siete ancora spaventati all’idea di avere uno di questi cani primitivi che vi gironzola per casa – e vi assicuro che i basenji sono come le ciliege: uno tira l’altro -, se non avete ancora smesso di leggere questa descrizione per andare a cercare la scheda del pastore tedesco, allora devo proprio ammetterlo: il basenji fa davvero per voi!

Eva Pianfetti"

ed ecco il mio cane, Cody, 3 anni :D : http://img75.imageshack.us/img75/3837/cody2hs2.jpg
Carmens
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Ciao a tutti!
Anche io sono un appasionata di cani, infatti nonostante la casa sia piccola e la famiglia numerosa ne abbiamo 2.
Inka un cane corso di 7 anni ed Ettore un trovatello di 1 anno.
Inizio con il corso. Il corso è un molosso italiano discendente del Canis Pugnax ( un molosso dell'antica Roma). Anche questa non è una razza per tutti e sconsigliata a che è alle prime armi. E' un cane potente, forte e fiero veniva utilizzato per la guardia al bestiame o per difesa personale. Personalità forte sopratutto negli esemplari maschi, il cane corso deve capire dal principio chi è il "capo-branco" e non deve mai prendere il sopravvento su alcun membro della famiglia. Una volta messo questo paletto si rivela un cane equilibrato e obbediente. Nonostante la stazza ha bisogno di tanto moto, la mia ha un giardino a disposizione, ma deve scendere per passeggiare almeno 3 volte al giorno. Ha un forte senso di protezione verso tutti i componenti della famiglia anche se una volta scelto il suo " capo-branco" ( in questo capo mio fratello maggiore) tende ad obbedire solo a lui. Adora i bambini, ma essendo molto territoriale non ha un buon rapporto con altri cani, anche se Inka dopo un lungo addestramento è riuscita anche ad accettare che Ettore mangi nella sua scodella!! Ripeto è un cane fantastico e poco conosciuto perchè negli anni '70 ha rischiato l'estinzione, ma è anche un pò complicato da gestire inizialmente. Si presta benissimo all'addestramento!In coclusione io l'adoro e penso che questa sia una delle razze italiane più belle!

Poi c'è quel pasticcione di Ettore!
Un bastardino di media taglia , tutto nero e con i riccioli.Lo abbiamo trovato su una strada provinciale in un sacchetto della spazzatura con le zampe legate, per evitare che rompesse la busta...nonstante non avesse aria si dimenava come un pazzo e così da quella strana busta ...esce lui un batuffolo nero di nemmeno un mese, con due occhioni grandi! e li come fai.....anche lui a casa! Lui è un ' iperattivo, salta ovunque, vorrebbe giocare con inka 24 ore su 24...nemmeno quando inka gli mostra i denti si calma. Lui è una gioia , lui è uno sportivo, ma anche un combina guai!
Anche se non rappresentante di una razza, ho voluto inserirlo perchè lui per me è tutte le razze! :D
Dopo se ho tempo vi mostro le foto!

Ciao!!
è impossibile non comunicare tanto quanto lo è non influenzare
marula
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Iscritto il: dom ago 13, 2006 4:41 am
Località: back from texas to italy :-(

che dire...alcuni di voi sanno che allevo cani da pastore...australian shepherd e border collie (e anche 3 jack russell terrier..i miei scarica stress :lol: :lol: )
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ho lavorato come comportamentista per una clinica veterinaria per 3 anni (e come educatrice dal 1998) e da dieci lavoro con i miei cani nelle varie discipline agonistiche quali obedience, agility, flyball, dog dancing, ricerca e sheepdog (spero presto anche stockdog trial)
credo che l'allevamento italiano debba imparare molto ai nordici (competenza genetica, monitoraggio malattie ereditarie e selezione oltre che morfologica anche sul carattere)
credo che l'enci, al posto di tutelare la cinofilia italiana sia il nostro più grande problema...
e non riesco ad essere competitiva in un ambiente dove non c'è un sano spirito sportivo, ma un "speriamo che sbagli così vinco io"...
credo di aver riassunto i punti chiave della mia visione della cinofilia italiana... :lol: (scusate..ma non riesco ad essere non polemica se mi interessa una cosa :wink: )
il mio sito è
www.wallawanda.com
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il sito dell'allevamento di border collie con cui collaboro è
www.gingerbell.it
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ecco due articoli che ho scritto sugli australian shepherd, uno di presentazione e uno tecnico relativo alle due razze che seguo (e alle differenze di stile) nel lavoro di conduzione..
enjoy!!!

AUSTRALIAN SHEPHERDPRESENTAZIONE
meno famoso del “cugino” britannico (il border collie), simile nell’aspetto ma di indole diversa, l’australian shepherd non è un cane molto diffuso in italia, anche se le sue doti e il suo straordinario carattere lo stanno facendo conoscere sempre di più al di fuori della cerchia degli appassionati che lo apprezzano soprattutto per la sua indole (l’innata capacità di interagire con l’essere umano tipica dei cani da pastore) ma anche per la sua attitudine alla guardia e alla vita in famiglia.
di taglia media con pelo moderatamente lungo non richiede particolari cure se non un’energica spazzolata una volta a settimana.

CHI E’ L’AUSTRALIAN SHEPHERD
non è ancora chiara l’origine di questa razza. di certo si sa che ci furono gruppi di immigrati che nel diciannovesimo secolo dai paesi baschi raggiunsero gli stati uniti e l’australia, e poi dalla stessa australia di nuovo si spostarono verso gli stati uniti. è dai cani che accompagnarono le rotte di queste persone che è nata la razza come la si conosce oggi la cui selezione si è svolta, nonostante il nome possa trarre in inganno,solo ed esclusivamente negli stati uniti.
compagni irrinunciabili della vita negli sterminati ranch americani si sono da subito distinti per l’attitudine al lavoro con le mandrie e i vitelli e per la guardia, dimostrando però dall’altro lato un grande equilibrio nell rapporto con gli altri animali e i bambini soprattutto.
per le loro doti cominciarono ad essere impiegati al di fuori del lavoro nei ranch soprattutto all’interno delle manifestazioni legate al mondo dei cavalli e dei rodei, dove si esibivano nella conduzione delle mandrie e in esercizi volti ad esaltarne le doti d’apprendimento


I PUNTI FORTI
gli aussies (l’appellativo con cui viengono chiamati negli states) sono cani molto intelligenti con una pronunciata attitudine al lavoro. hanno un forte istinto alla conduzione (soprattutto dei vitelli con i quali il lavoro è più “fisico” rispetto a quello con le pecore) e alla guardia. sono versatili e facili da lavorare rispondendo con stile ed entusiasmo dimostrando una forte tenacia.
sono riservati (non timidi) con gli estranei ma MAI aggressivi né con l’uomo né nei confronti di altri cani, siano essi maschi o femmine. viene anche chiamato “il cane che ride” per la sua particolare capacità espressiva di mostrare i denti a mò di “ghigno” per farsi perdonare o come invito al gioco, atteggiamento che non ha in sé nulla di aggressivo e che non deve essere male interpretato.
esteticamente è un cane dal movimento caratteristico molto elegante e appariscente soprattutto per il gran numero di colorazioni ammesse (può essere tricolore o merle nelle versioni nere o rosse con tutte le sfumature del caso) soprattutto negli occhi ammessi in blu, marroni e ambra, in tutte le varianti e le combinazioni.
è un cane che nonostante l’energia si adatta benissimo a vivere in casa, a patto di potersi poi anche muovere o lavorare.
poco diffuso tra gli appasionati di sport cinofili italiani, si distingue soprattutto negli stati uniti in obedience, in flyball, nel frisbee, nella conduzione, e in tutti gli sport legati alla cinofilia. dimostra particolare pazienza nella pet terapy e particolare tenacia nella lavoro di ricerca.
sono cani molto “fisici” che amano il contatto con il proprietario, soprattutto nel gioco, ma sanno nello stesso tempo essere molto delicati con i bambini con i quali instaurano rapporti strettissimi e nei confronti dei quali si sentono responsabili.
se inseriti da subito nel nuovo gruppo familiare sono ottimi compagni per qualsiasi altro animale di casa.



I PUNTI DEBOLI
si dimostrano, se non stimolati nella maniera corretta da cuccioli, a volte testoni e non troppo flessibili; se gli viene insegnata una cosa tendono a prenderla decisamente alla lettera.
per via del loro innato istinto alla guardia si dimostrano tendenzialmente abbaiosi.
pur essendo un cane equilibrato mantiene un certo istinto predatorio legato al lavoro di conduzione che può spingerlo a predare gli altri animali di casa, è quindi opportuno inserire il nuovo cucciolo appena portato a casa nel gruppo.
tende a chiudersi senza però diventare mai reattivo se ci si relaziona in maniera prepotente.
è comunque un cane con un alto livello di energia per il quale non si presta quindi ad una vita sedentaria. se non impegnato nel lavoro o in una buona attività fisica tende a chiudersi in se stesso e impigrirsi.
vengono considerate malattie ereditarie legate alla razza la displasia dell’anca e del gomito, le oculopatia ereditarie quali il CEA, il PRA, e il coloboma dell’iride ma la malattia a cui bisogna prestare molta attenzione è l’epilessia: solo l’% risulta realmente affetto allo stato attuale, ma risultano nella razza un 30% di portatori. è importante quando andate ad acquistare il vostro cucciolo che chiediate informazioni relative allo stato di salute dei genitori.


HERDING DOGS
“dove c’è istinto c’è la strada da intraprendere!” Jeanne Joy Hartnagle
in tutti i cani lacui selezione è nata nel e per il lavoro l’istinto e lo stile nel lavoro (sinonimi a mio parere se parliamo di selezione del cane) dovrebbe essere il primo requisito per il progresso,il resto è possibile insegnarlo o “aggiungerlo" attraverso un efficace insegnamento. un'altra dote fondamentale del cane che deve lavorare è la suo "addestrabilità" e la sua volontà collaborativa (senza colleborazione avremo un cane che lavora per conto suo e sceglie come e quando interagire con gli ainmali che, nel caso dsei nostri cani da conduzione, deve condurre).
si discute spesso dello "stile" nel lavoro ma si conosce poco la differenza di stile tra le varie razzhe con cui lavoriamo. la stessa differenza di stile che le porta ad essere fisicamente diverse (in quando la necessità di un tipo di movimento o lavoro diverso varia a seconda dell'animali da condurre, che sia pecora o vitello,e quindi influisce anche su quella che è la costruzione del cane agevolandone alcuni movimenti pouttosto che altri).
ilsistema più semplice per parlare di differenze di stile è comparare lo stile del border collie (cane fortemente specializzato) con quello dei nostri australian (cje molto persone considerano erroneamenti simili ai border fisicamente e stilisticamente).
lo stile nel lavoro di conduzione è influenzato da numerosi fattori quali l'"occhio" , lo stile nella camminata (dato anche dalla costruzione fisica), la distanza di lavoro, l'abbaio e7o il morso e la potenza/pressione. non dimentichiamoci che ogni cane ha un suo stile naturale,ma se paragoniamo border e australian noteremo come a livello di interrazza ci sia uno stile comuni più emeno accentuoato e che differisce ognuna di queste due razze dall'altra in maniera significativa.
cercherò di prendere signolarmente ogni aspetto del lavoro che contribuisce a creare quello che è lo "stile" specifico del border e dell'australian portano di volta in volta le differenze.per ogni considerazione che si andrà a fare ci tengo a sottolineare che il border è un cane selezionato per il lavoro su gregge,l'australian è un cane selezionato al lavoro su mandrie e vitelli (e la differenza tra questi due tipi di animali con cui lavorare è quella che ha portato alle enormi differenze delle razze, sia in termini di stile che di costruzione)

- occhio
per occhio si intende generalmente una forma di concentrazione che contribuisce al controllo del gruppo di animali su cui si intende lavorare.il border collie è senza dubbio il possessore per eccellenza di questa qualità (in quanto razza selezionata soprattutto negli ultimi 200 anni proprio per questo)
è importante per capire la differenza considerare che ci sono diversi livelli di "occhio" che sono raggruppabili in: poco occhio,medio occhio e forte occhio.
per un cane da lavoro un occhio troppo spinto può creare dei problemi in quanto porta il cane spesso ad essere fortemente concentrato e poco incline alla collaborazione (ecco il motivo per cui è preferibile avere un cane con medio o poco occhio).
la selezione del border collie ha cercato dimantenere una qualità medie dell'occhio di questa razza che permette al cane di mantenere un forte contatto con lepecore anche nei movimenti di bilanciamento.un cane con medio occchio avrà quindi una forte concentrazione che lo porterà ad essere constantemente in contatto con il gregge e che tendenzialmente gli permetterà di stare più lontano in kodo tale da avere una certa libertà di movimento nel bilanciamento.
gli australian sono generalmente caratterizzati una poco occhio, caratteristica che gli consente di guardarsi intorno più facilmente (non essendo fortemente concentrati sul gruppo) e che non presuppone una concentrazione costante sulla mandria (nella quale una pressione troppo continua potrebbe creare problemi di gestione e di reattività, a differenze del gregge)questo permette anche di manifestare una pressione che viene quindi percepita in maniera più efficace (in quanto non continua) nei momenti in cui il cane è costretto a "spingere" in una direzione o a "recuperare" un tentativo di fuga.

- stile di camminata
gli australian appartengono alla categoria di cani che conducono da "in piedi", cioè in posizione eretta. tendono a mantenere questa posizione per iltipo di costruzione (sono cani più corti e con spalle meno angolate) per poter affrontare al meglio eventuali recuperi di vitelli che scattano per scappare (cosa che riuscirebbe piùdifficile se la conduzione avvenisse in posizione più bassa). sono cane che tendono a staremolto vicino allamandria e mettono una tensione costante non attraverso l'occhio ma attraverso la presenza.sono cani costruiti per poter scattare velocemente e partire in potenza.hanno la capacità, grazie alfatto di essere corti e più dritti di spalla, di effettuare repentini cambi di direzione in modo da potersi trovare, in caso di necessità, di fronte al vitello in fuga.
ilborder collie tende ad avere una posizione più bassa sugli anteriori (la famosa tipica camminata del border che spesso è rasoterra) che ricordamolto lo stile del predatore. tende amantenersi ad una certa distanza dal gregge vista lapressione che questa posizione esercità nellostesso.sono cani più lunghi e più angolati di spalla,costruiti per essere fisicamente il più flassibili possibili. lavorano molto in allungo,sulbilanciamento e sulle lunghe distanze.

- pressione nella conduzione
la pressione che il cane esercita durantela conduzione varia da soggetto a soggetto e a seconda del tipo di pressione che esercitail cane varia la distanza che questo ha nei confronti del gregge/mandria duranteil lavoro. come spiegato in precedenza il border collie mantiene una distanza più ampia ed esercita la tipica pressione data dalla postura e dall'occhio per mantenere il gregge unito e guidarlo nei movimenti, l'australian tende a lavorare da vicino per mantenere calma e stabilizzata la mandria, che a differenza delle pecore, semessa troppo sotto pressione ,non si unisce, ma comincia a saperarsi in diverse direzioni (anche qui,le pecore tendono per proteggersi a mantenersi in gruppo, i vitelli tendono a scappare ognuno in direzioni diverse).
è facile notare come anche gli aussies (anche se con meno stile) se messi sulle pecore tendano ad abbassarsi e a condurre da più distante (si regolano infatti sul tipo di animale da condirre) e come i border, se messi sui vitelli, bilancino molto meno.

- morso/abbaio
gli australina hanno un atendenza maggiore a morder e ad abbaiare rispetto al border collie.essendo la mandria irritabile e moltopiù nervosa rispetto alle pecore queste due qualità utilizzate nel recupero delle eventuali fughe o per spingere inmaniera più convincente nelle varie situazioni di stallo non devono peròmai essere esagerate. un abbaiare eccessivo è sintomo di eccesso di nervosismo,segnale che viene naturalmente colto dalla mandria e che crea non poche difficoltà.
ilmorso lascia raramente dei segni, è più un pinzare per riportare lamandria al rispetto nei confronti del cane e quindi per permettere al cane di eseguire meglio il suo lavoro.
un cane non dovrebbe morderemai durante la conduzione,ma solo per sedare eventuali tentativi di fuga o per spingere lamandria riluttante dentro i fences.
nel border collie il morso invece è una caratteristica spesso deleteria in quanto disgrega il gregge creando troppa paura e quindi troppa pressione.

- potenza/ pressione
la potenza/ pressione che un cane sa esercitare può naturalmente essere valutata solo in sede di lavoro e non va fraintesa con dominanza, facilità al morso, nervosismo e iperattività.
un cane con una forte capacità di pressione è un cane che sa leggere lamandira o le pecore e che di volta in volta sa in che modo esercitare controllo su di esse.
è una buona capacità di equilibrio tra spinta e segnali di calma, tra bilanciamento e stazionamento, per tutte e due le razze.

ecco un sito utile che illustra bene la differenza di stile
http://aussieinfo.org/breedcomparisons.htm

ultime cosiderazioni:
tecnicamente, radunare un gregge e separare un vitello da una mandria presuppone un approccio TOTALMENTE diverso.
generalmente gli aussies venivano usati per la divisione dei vitelli dalla mandria durante la marchiatura e quindi per un lavoro fortemente specializzato (ancora oggi per la conduzione delle mandrie vengono preferiti cattle ma soprattutto kelpie, con più spiccate attitudini alla conduzione rispetto all'australian).
dividere un vitello dalla mandria significa si in primo luogo staccarlo da gruppo, ma principalmente significa affrontarlo mentre "cutta" (passatemi il termine...dall'inglese "cutting" vale a dire la disciplina equestre nella quale al cavallo è richiesto lo stesso lavoro che viene richiesto all'aussie), cioè porsi di fronte e tenergli testa durante i vari tentivi di fuga alternati a repentini e scattosissimi cambi di direzione e di posizione...
un australian tipico deve avere questa caratteristica nel movimento: la velocità nei cambi di direzione...(generalmente,mentre stanno con gli anteriori ancora voltati in un senso, i posteriori giàspingono di potenza nel senso opposto...)
un cane selezionato per condurre, spostare, dividere ma soprattutto bilanciare un gregge difficilmente è costruito (fisicamente) in maniera tale da tener fronte ad uno sforzo fisico che richieda scatti in potenza e dei cambi di direzione così repentini (caratteristica tipica degli aussies invece) e momenti di stasi e di tensione forti (un vitello è pur sempre qualche quintale piùgrosso del cane..)
la costruzione del border gli permette di reggere il lavoro alla lunga distanza e continuo, cosa che riesce meno all'australian
gli australian con più spiccata attitudine ai vitelli generlamente trovano noioso il gregge, perchè troppo statico e per la naturale tendenza a raggrupparsi.
credo che la costruzione fisica di un cane sia determinante nella capacità di eseguire un lavoro o meno...un cane quadrato riesce sicuramente a gestire meglio un movimento come quello dell'australian, mentre un cane più sul rettangolo lavora sicuramente meglio in allungo
io ho entrambi (border e aussies) e ho lavorato con entrambi...credo fortemente nelle profonde differenze tra queste due razze e nella forte differenza morfologica (per quanto possano apparire molto più simili di quello che si crede...)
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Corey
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Wow!

sono veramente contento di aver gettato nello stagno della cinofilia un sasso che ha prodotto così interessanti anelli!
Grazie per tutto ciò che avete scritto,l'ho letteralmente divorato con gli occhi!e sono convinto che non sarò il solo a farlo :wink:

Il basenji sotto certi aspetti ricorda il whippet,eheh! :lol:

Marula,al di la delle competizioni,in italia ci sarebbe bisogno di una maggiore educazione per i padroni,che spesso e volentieri rovinano cani in modo irreparabile nascondendosi dietro la scusa"ma tanto è solo un cane"!andando spesso nella clinica della mia università mi stupisco ogni volta di come la gente li consideri più un'oggetto che altro!io non pretendo che tutti abbiano un cane educato come il mio,che mi sta al piede,che non parte a correre a qualsiasi cosa,che se mangio qualcosa si mette giu buono buono,che non tocca niente,che se ha dei bisogni da fare mi avverte e via dicendo..ma almeno che non diano le colpe unicamente al cane!

Vi racconto un'episodio che mi ha fatto particolarmente piacere!
L'altra domenica stavo passeggiando per il parco con alcuni amici,e incontro i miei genitori che portavano fuori Willie(impazziscono per quel cagnolino).Loro non si accorgono di me,ma Willie ovviamente si!allora tira su le orecchie,scodinzola e fa l'espressione da "IL MIO PAPA'!!!!!!!!!!"ma se ne sta comunque seduto accanto alla gamba di mio padre!allora fischietto piano come per chiamarlo,e lui tende il collo tutto verso di me come per raggiungermi e comincia a darmi la zampa.Poi guarda mio padre,che non si era accorto ancora della mia presenza,e rimane seduto a scodinzolare come un folle!al che i miei ripartono e lui senza fare una piega riparte al piede con loro!mi volto e i miei amici avevano una faccia meravigliata!della serie,se faccio una cosa così al mio cane stacca un braccio a mio padre!e io ero tutto contento,perchè sono riuscito a dimostrargli cosa può fare una buona educazione!
Con Willie ho insistito molto su questo punto,se usciamo dal giardino lui deve stare inchiodato al piede di chi lo porta fuori,e non può permettersi di partire verso qualsiasi cosa,papà incluso!è un cane con uno scatto e con una voglia di correre pazzesca,se non ponevo un limite avrei rischiato di avere un cane ingestibile quando lo portavo fuori!poi ovviamente in campagna e nei parchi dove si può lo faccio correre,ma prima deve essere sempre lui a chiedermelo,sedendosi e dandomi la zampa!

Questa è una delle tante soddisfazioni,in facoltà di solito fermano me e una mia amica chiedendoci se siamo addestratori di cani,e la cosa ci fa sorridere,perchè in fondo siamo solo venuti incontro alle esigenze dei cani,e fatto in modo che loro venissero incontro alle nostre!

ps:ecco qui una foto del mio cagnolino,appena posso vedrò di metterne qualcun altra!

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leuno
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è un piacere leggere storie e opinioni sul mondo cinofilo ;)

io e mia moglie (in verità più io :roll: ) vorremmo prendere il nostro primo cane, io fin da piccolo ho sempre voluto un bull terrier ma per vari motivi non ho mai potuto.

Ora dopo anni e anni di informazioni/teoria abbiamo cominciato a fare un giro per vedere come, dove e da chi prendere un cucciolotto, devo ammettere che non è facile trovare buoni allevatori o comunque persone "per bene", fra i vari slovacchi/ungheresi/russi e per fortuna anche italiani, qualche persona seria ed onesta ne abbiamo trovata e speriamo di riuscire ad avere a breve il nostro tito ;)

Ora siamo in contatto con due persone d'oro ;) elisa e daniele, che hanno un allevamento in provincia di pavia e siamo solo in attesa di vedere la prossima cucciolata, questi sono due dei loro cani :)

LANDUST DARKNESS IN PHNOM PENH " GOKU" (spettacolare)

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LANDUST DODI ALFAYED - JACK

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foto da http://www.bambaland.it

qualcuno di voi ha o ha avuto esperienza con questa razza?
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Bull terrier uno dei cani che preferisco, sono spettacolo, complimenti per la scelta.
Si stava meglio quando si stava peggio.....
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dani la prima foto non la vedo ma le seconda si, ma è un miniature?
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belli i bull!!!!
io adoro i bull!!! :wink:
sono terrier, quindi cani molto decisi dal caratterino non indifferente..
sono cani molto fisici (si rapportano all'uomo in tutto quello che fanno molto fisicamente, con spinte, salti..)
hanno un predatorio molto spinto, ma se gestito fin dall'inizio non crea assolutamente problemi.
vanno gestiti bene con gli altri cani perchè alcuni di loro sono prepotenti (a volte da dominanza) altri lo sono solo per un modo, tipico della razza, molto fisico di giocare..
sono cani (come quasi tutti i terrier,ma loro di più!) cocciuti e testardi!!
sono cani coraggiosi (della serie "spacco tutto"!) e se ben educati (naturalmente non in coercizione altrimenti chiudono e li puoi sbattere contro il muro..tanto non si rompono :lol: :lol: ) sono cani affidabilissimi!attenti alle dermatiti (ne soffrono spesso) e mi sa che ora le orecchie saranno integre :wink: (da gennaio non si taglia più..io è da due anni che non taglio le code ai miei...)

parlavate di cani alcolizzati? :roll:
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Molly ha scritto:dani la prima foto non la vedo ma le seconda si, ma è un miniature?
il secondo è un cucciolone di standard non miniature ;)

Grazie dei consigli maru ;) non taglierei mai le orecchie o la coda ad un cane ;) ma per fortuna con i bt non c'è bisogno visto che il 99% le drizza da solo entro i primi 6 mesi di vita !*sedere*! ;)

amo questi cani !*notw*!

ecco un altro dei miei preferiti

J. Cro Champion Serial Thrilla Ace of Space at Stardust

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bruno papà di goku è uno spettacolo, tutto muscoli l'ho tenuto addosso un ora tempo fa è troppo bello
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ah ecco è cucciolo ghghgh c'era il trucco eheheheh
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Sono cani i terrier che mi hanno sempre incuriosito!però ad essere sincero preferisco i cani più slanciati esteticamente!anche se alla fine basta che abbai(o che lanci Yodel :wink: )perchè ci perda delle ore a giocarci!

in assoluto comunque il mio preferito è il bracco tedesco a pelo corto..lo adoro..mi fa impazzire!!quando sarò più indipendente sicuramente ne prenderò uno!

ne approfitto per mettere qualche fotina del signor The Whippet! :wink:

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questo è Corey(il gatto)che tiranneggia allegramente Willie

le altre non me le carica..sigh..
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in tema levrieri è importante ricordare l'ottimo lavoro che stanno facendo i ragazzi di www.adozionilevrieri.it ....se mai vi venisse voglia di aumentare la famiglia questi cani ne hanno veramente bisogno :wink: e i volontari lavorano veramente benissimo!!!
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Ecco Inka...la mia pantera!
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e lui il mio Ettore!

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è impossibile non comunicare tanto quanto lo è non influenzare
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