NON SOLO CANI E GATTI: GLI ANIMALI ESOTICI SONO PARTE DELLE NOSTRE FAMIGLIE

Potevamo scegliere un cane o un gatto, un “animale normale”. Ed invece no, abbiamo scelto di spendere una quantità spropositata di soldi e tempo per prenderci cura di gechi, tartarughe, conigli, ricci, pappagalli e criceti, solo per citarne alcuni. Abbiamo aperto la nostra casa ed il nostro cuore a creature di cui abbiamo studiato necessità, abitudini, alimentazione, e loro in cambio ci hanno donato l’occasione di essere parte delle loro vite e regalarci sorrisi, momenti buffi o teneri, ma soprattutto una consapevolezza diversa del valore di questa esistenza.

Quando guardiamo i nostri animali dormire sereni e mangiare felici proviamo la stessa soddisfazione che prova chi ha un gattino che fa le fusa contro il proprio petto: ognuno di loro, sia che si tratti di specie diverse o animali dello stesso piccolo “clan”, ha un carattere unico, abitudini e bisogni diversi. Alcuni di loro amano accoccolarsi a noi, altri preferiscono (o devono) invece vivere la loro piccola indipendente vita dentro habitat e teche su misura per loro. A non cambiare mai, invece, è l’affetto e la dedizione che ognuno di noi mette nel prendersi cura di loro.

Siamo abituati alla diffidenza, all’incredulità di chi non è parte di questo “mondo”: le strade sono piene di cani che passeggiano al guinzaglio; i gatti acciambellati pigramente sui cuscini delle nostre case in Italia sono, secondo alcune stime, circa 7,3 milioni. Se parliamo con lo stesso entusiasmo dei nostri animali da compagnia abbiamo già pronto un arsenale di risposte, giustificazioni. Dobbiamo scusarci di avere un animale “atipico”, di avere trovato in loro l’arricchimento e la gioia che gli altri sentono quando il loro cane corre felice nel vederli. Spesso mandiamo anche giù il sentirci dire che sono animali di poco conto, incapaci di provare affetto e riconoscenza – se non vengono addirittura disprezzati, o considerati disgustosi (come nel caso di rettili, anfibi, ratti domestici). 

Da qualche anno a questa parte dobbiamo anche avere non soltanto il timore di perdere i nostri animali, ma anche di sentirci definiti (e raccontati dai media) come degli sprovveduti che abusano e strappano dal loro habitat naturale esseri indifesi. 

Tutti gli animali detenuti legalmente in Italia sono, nella stragrande maggioranza dei casi, nati per generazioni e generazioni nel nostro paese. Nessun vero appassionato si sognerebbe di introdurre illegalmente in Italia un animale selvatico o, peggio ancora, allontanarlo dal suo luogo di origine in questo modo. 

Ci ferisce e ci offende essere paragonati a bracconieri, con TG che fanno bella mostra di immagini di grossi felini o scimmie (giustamente vietati già dal lontano 1996), mentre i nostri “animali esotici”, che in Italia sono tutto ciò che non è un gatto o un cane, vengono minacciati da restrizioni che più che il benessere animale hanno in mente un’ideologia che passa volentieri sopra a dati scientifici ed etologia. Ad immagini fuorvianti si uniscono poi, nel peggiore dei casi, informazioni inaccurate o inesatte. 

Gli animali che arrivano dal mercato nero sono già illegali e vietati e non sono nei normali circuiti degli appassionati. Un vero appassionato, così come tutte le associazioni di categoria, condanna duramente tali traffici illeciti e adotta o acquista i propri animali solo da altri appassionati o allevatori/commercianti esperti ed onesti. Dietro ad ogni nuovo habitat allestito da un appassionato di animali esotici ci sono moltissime ore di ricerca, letture e confronto con altri proprietari di animali. 

Italia, Cipro, Belgio, Lussemburgo hanno proposto una lista positiva all'Europa, ma questa è stata recentemente rigettata perché priva di fondamento. Una lista di questo genere dovrebbe indicare ogni singola specie permessa (invece delle sole da vietare), con il rischio di bandire animali ormai comunissimi per colpa di una dimenticanza o di una presa di posizione spesso antiscientifica. 

È poi molto conveniente per alcuni utilizzare argomenti che in realtà non provano nulla: una delle più importanti reti televisive del nostro paese ha recentemente trasmesso un servizio che indicava come esempio della pericolosità dei nostri animali lo spiacevole incidente di un boa che ha strangolato il proprio padrone. Secondo lo stesso ragionamento allora i cani, che molto più frequentemente feriscono gravemente o uccidono persone (tra cui bambini e anziani), andrebbero banditi con molta più urgenza. Potete dunque intuire quanto poco ciò abbia effettivamente rilevanza nella questione.

 

Ogni giorno ci impegniamo per migliorare non solo la vita di questi “atipici” membri delle nostre famiglie, ma per informare attuali ed aspiranti appassionati e proprietari, migliorare il benessere animale. promuovere una gestione corretta per habitat, alimentazione, cure, arricchimenti e stimoli. Vivere con la paura di dover rinunciare a loro o rischiare di assistere ad abbandoni di massa non ci fermerà dal fare quanto più possiamo per proteggerli.

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Letto 980 volte Ultima modifica il Giovedì, 04 Agosto 2022 08:28