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Progetto "Fitness dei sauri e dei serpenti in cattività" a cura del Dott. Cavigioli
Scritto da Emanuele ScanariniLo scopo del progetto è quello di confrontare la fitness riproduttiva con alcune delle principali variabili al fine di determinare quali siano le più importanti per un successo riproduttivo e, ambiziosamente, tentare di dimostrare come la vita in cattività non risulti particolarmente stressante per questi animali.
Il progetto consiste nella raccolta dei dati sulle riproduzioni in cattività di sauri e serpenti.
Se avete avuto delle nascite compilate il form che trovate al link sottostante:
Fitness dei sauri e dei serpenti in cattività
Per qualsiasi dubbio o perplessità scrivi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Petizione: Contro la chiusura del "Centro Regionale Recupero Fauna Selvatica e Tartarughe Marine".
Scritto da Emanuele Scanarini La Regione Siciliana taglia i servizi ma non i capricci!
Questa è la dura realtà a cui deve far fronte il "Centro Regionale Recupero Fauna Selvatica e Tartarughe Marine di Comiso(RG).
“I Centri di recupero sono riconosciuti dall’Ass. Reg. Agricoltura e Foreste in base all’art. 6 della L.R. n° 33 dell’1/9/97”, per le finalità previste nella Legge nazionale 157/'92.
Purtroppo l’esigua somma di 8.500 euro destinata per il 2011 è gravemente insufficiente per la gestione del Centro, a fronte dei 75.000 euro di spese annue.
Dopo 12 anni di attività in tutto il territorio siciliano, nei quali si è contribuito a salvare e reintrodurre in natura migliaia di animali selvatici e tartarughe marine destinate a morte certa, dal 1 di Ottobre il Centro è stato costretto a sospendere l'attività di recupero della fauna.
Se non si provvederà a un immediato impinguamento del Capitolo destinato, dal 1 Gennaio 2012 il Centro chiuderà i battenti!
Quanto sta accadendo sferra un colpo mortale alla straordinaria attività svolta in questi anni dal Centro regionale di recupero fauna per la protezione degli animali e la tutela della biodiversità in Sicilia.
"Difendiamo il Centro di Recupero dall’estinzione. E dimostriamo ai nostri governanti che si sbagliano a non investire nell’ambiente. Nostro".
Per firmare la petizione clicca qui:
On-line scheda sugli Strophurus spinigerus
Scritto da Emanuele ScanariniNEWS PER I SOCI IGA: Guida agli Scinchi di Fabrizio Li Vigni
Scritto da Emanuele ScanariniNovità per i soci IGA, presto disponibile sullo shop on-line del sito il libro di Fabrizio Li Vigni "Guida agli Scinchi"!
Il volume è un tascabile di 86 pagine con foto a colori, adatto sopratutto ai neofiti che sono incuriositi da questi simpatici sauri!
Prezzo al pubblico: 15,00€ (+ 2€ spese di spedizione)
PREZZO PER I SOCI: 10€ SPESE DI SPEDIZIONE INCLUSE!
Chi volesse prenotare il libro prima che sia in disponibilità nello shop-online, mi contattarci alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
MUSE: Una volta non c'era...
Emanuele Scanarini (Foto prese da sito e pagina facebook del MUSE)...per fortuna adesso c'è!!
MUSE, un museo di scienze naturali?
Sì sicuramente, ma credo che la parola "museo" per il MUSE sia un po' obsoleta, o forse è obsoleta l'ordinaria associazione della parola stessa ad un determinato tipo di struttura!
Il MUSE è veramente unico a partire dall'edificio fino a tutto ciò che racchiude, è qualcosa capace di coinvolgerti nell'illustrarti ed insegnarti la scienza in tutte le sue forme! Non è la tipica esposizione di animali, minerali, vegetali, ecc... dimenticate i tipici schemi da Museo di Scienze Naturali, qui si entra, si tocca, si gioca e si impara... e se già si conosce, rimane comunque uno spettacolo per gli occhi un posto capace di stupire chiunque vi entri!
Ma parliamo proprio dell'edificio, nonostante io non sia un architetto o un geometra, non posso che definirlo semplicemente superbo, sia per l'architettonica che per l'alto impiego di energie rinnovabili per farlo funzionare!
La cosa che più di tutte mi ha colpito è sicuramente la luminosità al suo interno grazie alle grandi vetrate da cui è costutituito, inoltre il sistema di tende automatiche regola la temperatura interna e ne evita il surriscaldamento. La giornata serena e soleggiata avrà sicuramente contribuito a far brillare l'ambiente, ma è indiscutibile che la quantità di luce capace di penetrare al suo interno sia molto elevata.
L'idea di realizzare il MUSE su livelli e per ogni piano proporre un tema è grandiosa, l'area centrale è costellata da animali (imbalsamati o riprodotti) appesi a cavi d'acciatio, ad ogni piano corrisponde la quota a cui vive quella specie, un modo decisamente coreografico ed innovativo per esporre una collezione museale.
Per tutto questo ci si deve complimentare con il team Renzo Piani Building Workshop capace di applicare le loro capacità nel realizzare un templio della scienza.
Di certo non è secondario l'aspetto didattico che il MUSE porta al suo interno, la visita inizia dal piano terra, area dedicata principalmente ai bambini con giochi di varia tipologia, mi ha fatto sorridere vedere quanti adulti o adolescenti fossero incuriositi da queste attrazioni tanto quanto i bimbi di pochi anni. Subito dopo si incontrano giochi interattivi e scientifici per una fascia di pubblico più adulta, tutti giochi che con facilità son capaci di far divertire ed istruire.
Salendo poi dal primo al quarto piano, sono veramente innumerevoli le cose che si possono osservare a partire dalla preistoria alpina (con ricostruzioni di Homo sapiens che sembrano vere tanto da sentirti osservato da esse), passando per stampanti 3D, monitor interattivi, fossili, gelogia, clima e ricerca, la visita ai vari piani del MUSE risulta particolarmente interessante e affascinante.
Al quinto piano, c'è la terrazza aperta che permette di osservare un bellissimo panorama alpino, questo spazio verrà dedicato a mostre ed eventi e devo dire che l'idea di partecipare ad una conferenza in quella location è decisamente allettante.
Scenendo nel MUSE si arriva fino al piano interrato, dove si possono vedere numerosi reperti fossili, ma anche alcuni animali (imbalsamati o riprodotti) che è possibile toccare e fotografare, passando per il corridoio dove un grande schermo illustra "l'albero della vita" (una vera e propria raffigurazione dell'albero filogenetico che collega tutte le specie viventi a partire dagli organismi unicellulari fino alle piante e agli animali odierni, essere umano compreso), si arriva a splendidi acquari tropicali che fanno da anticamera alla lussureggiante serra tropicale, che racchiude un angolo di foresta pluviale montana.
Forse di tutta la struttra devo dire che la serra tropicale è quella che un po' mi ha deluso, me l'aspettavo un po' più grande e magari con qualche specie animale della foresta tanzana, ma comunque onore al merito per il MUSE che per creare questo angolo di Udzungwa ha collaborato direttamente con i parchi nazionali della Tanzania!
Per tutto questo non si può far altro che complimentarsi con il Dott Michele Lanzinger e tutti i suoi collaboratori, che hanno voluto la nascita del MUSE!
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In fine non resta che complimentarsi con tutti quelli che hanno lavorato attivamente per la presentazione del MUSE, 24 ore no stop! Due giorni incredibilmente intensi, che per una presentazione di un museo non ci si aspetterebbe (guardare le foto per credere)!
Non ho altro da aggiungere, se non che prima della fine del mese tornerò a visitrare il MUSE con molta più calma (l'afflusso del week end d'apertura era mostruoso e ovviamente un po' comprometteva la visita, anche se gli addetti ai lavori hanno gestito tutto molto bene) e invito voi lettori a visitarlo il prima possibile, perché veramente merita d'esser visto almeno una volta, poi sarete voi a volerci tornare!
Per saperne di più sul MUSE:
- http://www.muse.it/
- Potete trovarlo anche su Facebook, YouTube, Twitter e Pinterest
Ma possibile che nel 2013 i giornalisti si divertano ancora a scrivere articoli sensazionalisti sulle TERRIBILI vipere!?
Ormai sono anni che studiosi e appassionati combattono perché le persone imparino a convivere e rispettare i rettili, in particolar modo si è cercato di insegnare come le vipere prima di tutto non siano dotate di quei "superpoteri" che gli vengono attribuiti dalle fantasie popolari e che comunque non gli interessa l'uomo in alcun modo e facendo un po' d'attenzione il morso di una vipera in montagna è l'ultima delle cose di cui ci si deve preoccupare!
Con questo non sto dicendo che per un bambino o un anziano il morso di una vipera non possa essere potenzialmente pericoloso, escludo gli adulti perché eccezion fatta per allergie al veleno o problemi fisici dell'individuo, difficilmente una vipera italiana ucciderà un adulto sano, ma da qui al creare la pandemia e la guerra a questo splendido ed utile rettile CE NE PASSA!
Perché questo sfogo il 10 di Agosto!? Non son impazzito per il caldo, ma sono reduce dalla lettura dell'articolo "Noi, assediati dalle vipere" pubblicato dal Resto del Carlino - Cesena e scritto da Ermanno Pasolini.
Ecco il link all'articolo, per tutti quelli che volessero deliziare i propri occhi con tanta ignoranza in una sola pagina: http://www.ilrestodelcarlino.it/cesena/cronaca/2013/08/10/932592-invasione-vipere-frazioni-sogliano-proteste-paura.shtml
Prima ancora di analizzare alcuni punti dell'articolo che mi hanno veramente fatto rizzare i capelli, partirei con la "splendida" foto che apre il pezzo (Foto presa da http://www.ilrestodelcarlino.it/).
Ecco, io ora vorrei capire con quale cognizione di causa hanno/ha scelto questa foto! Perché forse Ermanno Pasolini non è a conoscenza del fatto (molto male) che quella NON SIA UNA VIPERA! Quella è una comunissima "Biscia d'acqua" dicesi Natrix natrix, quindi assolutamente inoqua, sprovvista di denti e ghiandole velenifere!! Oltretutto utilissima a tener lontano da casa i topi e in ultimo, ma non meno importante, E' UNA SPECIE PROTETTA!!
Quindi cosa ritare questa foto? Un inoquo serpente protetto, ucciso da una persona che non è in grado di distinguere una vipera da una biscia e che fomentata da articoli come quello linkato sopra, non potrà far altro che ucciderne altre!!
Ma passiamo ora ad alcuni punti salienti che denotano la preparazione scientifica dell'utore.
"Le vipere si accoppiano in primavera e in estate, in autunno partoriscono da 3 a 22 piccoli, lunghi da un minimo di 15 centimetri fino a un massimo di 24, velenosissimi."
Di questa frase mi colpisce l'ultima parola "velenossissimi", questa sembra veramente uscire da una di quelle leggende metropolitane che narrano delle vipere che partoriscono sugli alberi per far cadere i piccoli, che metterebbero a rischio la vita della madre nel caso in cui la mordessero, perché appunto molto più velenosi degli adulti. Ecco, è una bellissima favola, perché le vipere partoriscono a terra e perché il veleno è il medesimo dei genitori, cosa cambia? Cambia che le ghiandole velenifere di un cucciolo sono molto più piccole di quelle di un adulto, ne consegue che anche il veleno inoculabile nella vittima sia in quantità minore, QUINDI MENO PERICOLOSO!
Andiamo avanti:
"Il tipo di vipera che vive nei comuni di collina e montagna del Rubicone tende comunque ad avvicinarsi alle abitazioni e alle zone coltivate dove si nutre di piccoli animali."
Già il fatto che si parli di "tipo di vipera" e non di specie, la dice lunga, ma oltretutto bisogna rendersi conto che le vipere che si trovano alle quote più basse sono tutte Vipera aspis, volgarmente chiama aspide, quindi la MENO pericolosa in assoluto a livello di veleno. Le vipere più fastidiose per l'uomo oltre a vivere ad alta quota, si incontrano di rado e si tratta di Vipera berus e Vipera ammodytes. Inoltre animali così schivi raramente convivono con l'uomo.
""Ieri mattina —racconta Claudia, mamma di due bimbi — abbiamo visto un’altra vipera e solo qualche giorno fa il mio vicino di casa aveva visto sulla strada una vipera piccolina e l’aveva uccisa""
Orrore e sgomento! Immagino che la mamma in questione sia un'erpetologa di fama internazionale, che con un solo sguardo ha evinto che quello schifoso serpentello strisciante fosse un vipera! Idem il vicino di casa... vorrei spiegare ad entrambi che se la vipera in quesitone, era come quella nella foto iniziale, NON E' UNA VIPERA MA UNA COMUNE BISCIA!
Ma chiudiamo in bellezza:
"Una proliferazione di rettile che sta destando allarme tra i residenti. "Da anni — prosegue la donna — stiamo protestando per l’incuria in cui viene tenuta tutta la zona. Siamo infestati da insetti e animali. Nessuno fa la disinfestazione dei chiusini per cui insetti e animali proliferano rendendoci la vita impossibile".
Anche a Ponte Uso gli abitanti protestano per l’eccessiva presenza di rettili. "Una situazione ormai insostenibile — spiegano i residenti — e il timore continuo che questi rettili possano mordere soprattutto i bambini". "Noi abitanti di Sogliano — dice Gualtiero Bartolini — stiamo lottando contro l’invasione di vipere con tutte le forze possibili"."
Dalle vipere si passa alla generalizzazione!! UNA PROLIFERAZIONE DI RETTILI e L'ECCESSIVA PRESENZA DI RETTILI! Ma cos'è!? Sembra la locandina di un film di zombie, della serie "Preparatevi, l'apocalisse rettiliana sta arrivando"!!
I RETTILI NON SONO PERICOLOSI PER NESSUNO!! Come detto sopra, possono esserlo SOLO le vipere (o almeno per ciò che concerne i rettili italini) e per pochi gruppi di persone e SOLO se non si interviene subito, lo denota anche la quantità di decessi che ogni anno vengono perpetrati a carico di questi ofidi, quanti!? Credo che statisticamente parlando si possano contare sulle dita di una mano (e parlo di tutte le specie di vipere che popolano il suolo italico).
Quindi concludo, invitando il Sig. Ermanno Pasolini (si sa mai che legga) ad informarsi bene su ciò che scrive, prima di fare dell'inutile sensazionalismo, contribuendo solo al mettere a rempentaglio la vita di animali PROTETTI come i serpenti appartenenti al genere Natrix.
IG WALLPAPER - Scarica lo sfondo per il tuo pc!
Scritto da Emanuele ScanariniNovità dell'ultima ora!
Entra nella sezione IG Wallpaper del nostro sito e scarica le immagine per il desktop del tuo pc by IGA!!
Un'anteprima di alcune delle immagini attualmente disponibili:
Lo shop on-line è momentaneamente disabilitato causa manutenzione, torneremo attivi il prima possibile!
Altro...
Apre il sito dedicato alle spedizioni di Italian Gekko Association
Scritto da Emanuele ScanariniCome molti fan di Italian Gekko sapranno, già dal 2011 ci occupiamo di spedizioni naturalistiche, mirate principalmente ai gechi e all'erpetofauna in generale.
La prima spedizione, nel Sabah (Borneo malese), l'abbiamo divulgata tramite i consueti canali di IGA quindi il portale, il forum, il canale youtube, facebook, ecc... ma con il tempo, il progetto ha preso forma ed ora siamo pronti a partire per un nuovo viaggio e con un po' di buona volontà, diventerà una norma organizzare viaggi alla ricerca dei gechi, magari coinvolgendo anche i soci IGA che vorranno prender parte al progetto.
Inoltre quest'anno Italian Gekko Association non è l'organizzatrice della spedizione, ma prenderà parte al progetto di ricerca che si svolgerà internamente a Betampona in Madagascar. La spedizione sarà guidata dalla Dott.sa Angelica Crottini e seguita dal Dott. Franco Andrenone. Quindi per la prima volta in Italia, gli erpetofili lavoreranno con gli erpetologi!
A questo punto ci siamo resi conto che per tutto ciò che riguarda le spedizioni c'era bisogno di più spazio, c'era bisogno di dedicargli qualcosa che non fosse limitato al portale, ma collegato ad esso, da questa idea nasce il nuovo sottodominio di italiangekko.net!
EXPEDITION.ITALIANGEKKO.NET su queste pagine troverete tutte le informazioni dedicate ai nostri viaggi!
Attualmente il sito è strutturato sulla spedizione 2013 in Madagascar, ma entro breve tempo verranno caricati anche le informazioni inerenti al viaggio del 2011!
BUONA NAVIGAZIONE!
AnimaMundi - Rivista trimestrale on-line - GRATUITA
Scritto da Emanuele ScanariniAnimamundi una splendida rivista trimestrale, scaricabile gratuitamente in PDF!! Più di 100 pagine che descrivono avventure nel cuore della natura più selvaggia, il tutto accompagnato da fotografie mozzafiato.
Lodevole iniziativa di Andrea e Antonella Ferrari.