Tassonomia e nomenclatura
Famiglia:
Carphodactylidae
Genere:
Nephrurus
Specie:
Nephrurus wheeleri
Sottospecie:
Nephrurus wheeleri wheeleri - LOVERIDGE 1932
Nephrurus wheeleri cinctus - STORR 1963
Sinonimi:
Nephrurus laevis - LUCAS & LE SOUEF 1909
Nephrurus wheeleri - LOVERIDGE 1932
Nephrurus wheeleri - COGGER 2000: 257
Nephrurus wheeleri - OLIVER & BAUER 2011
Nephrurus wheeleri wheeleri - LOVERIDGE 1932
Nephrurus wheeleri - LOVERIDGE 1932
Nephrurus wheeleri wheeleri - STORR 1963
Nephrurus wheeleri wheeleri - RÖSLER 2000
Nephrurus wheeleri cinctus - STORR 1963
Nephrurus wheeleri cinctus - STORR 1963
Nephrurus cinctus - WELLS & WELLINGTON 1984
Nephrurus wheeleri cinctus - RÖSLER 2000
Distribuzione
Nephrururus wheeleri abita il Pilbara, Mid West e Goldfields regioni dell'area Nord-occidentale dell'Australia. Il suo habitat naturale è costituito da zone aride dove trova riparo sotto le rocce.
N. w. wheeleri: Distribuito principalmente nelle aree presso il fiume Murchison, nelle foreste di acacia e in zone rocciose.
N. w. cinctus: Distribuito a macchie nelle zone rocciose delle tre regioni australiane, nel Pilbara tende ad abitare aree erbose principalmente costituite da Spinifex (genere di arbusti endemici dell'Australia).
Descrizione e abitudini di vita
Le femmine raggiungono una lunghezza di 12-13 cm coda compresa ed un peso di circa 25-27 grammi, mentre i maschi sono notevolmente più piccoli e non superano i 10-11 cm per circa 10-12 grammi di peso.
La colorazione di base varia dal bianco rosato al rosso mattone con bande marroni che partono dal collo per arrivare fino all’apice della coda.
La pelle di questi gechi è piuttosto spessa e presenta numerose escrescenze cornee simili a spine, che ricoprono tutta la parte dorsale e si estendono fino ai lati del ventre.
Gli arti sono esili ma forti, ben distinti dal corpo posseggono zampe con cinque dita e prive di lamelle adesive, ma dotate di unghie con le quali possono arrampicarsi sulle rocce e scavare tunnel che utilizzano come tane.
Gli occhi non sono dotati di palpebre, ma muniti di lente sovraoculare, la sclera è di colore grigio con screziature nere e la pupilla è verticale e nera.
La coda di questi gechi è corta e tozza e, come in tutti i gechi del genere Nephrurus, termina con il caratteristico pallino che da il nome comune a tutto genere (Knob-tailed geckos/Gechi dalla coda a pomolo).
N. wheeleri è un geco terricolo attivo prevalentemente di notte e passa le ore diurne in profonde tane scavate nel substrato o sotto le rocce al riparo dal sole.
Principali differenze fenotipiche tra le due sottospecie di N. wheeleri:
N. w. wheeleri: presenta 4 bande dorsali nere o marrone scuro: 1 sul collo, 1 sulle spalle, 1 sul dorso e 1 allla base della coda. Tutte le bande dorsali sono congiunte tra loro sui fianchi del geco.
N. w. cinctus: presenta 5 bande dorsali nere o marrone scuro: 1 che parte da dietro gli occhi e divisa in 2, 1 sulla nuca, 1 sulle spalle, 1 sul dorso e 1 alla base della coda. Tutte le bande dorsali sono divise tra loro.
Allevamento
La scheda tratta con sicurezza solo ciò che concerne l'allevamento in cattività di N. w. cinctus, perché attualmente sulla sottospecie nominale si sa veramente poco, visto l'areale distributivo è facile pensare che le 2 specie si allevino allo stesso modo, ma senza esperienze dirette non si possono avere certezze.
Essendo terricolo N. wheeleri cinctus ha bisogno di un terrario sviluppato lunghezza e profondità.
Non raggiungendo una taglia particolarmente grande, per allevare un singolo esemplare basterà un terrario di 40x30x20 cm l’altezza non è molto importante visto che sono gechi dalle abitudini spiccatamente terricole.
Nel caso in cui si volesse utilizzare un terrario alto 40/50cm, sarà importante arredarlo con rami e rocce, altrimenti la superficie verticale non verrà sfruttata, perché questi gechi non sono in grado di arrampicarsi su superfici lisce.
La bassa propensione all'arrampicarsi, insieme alla facilità con cui si possono ottenere i giusti parametri di stabulazione, rende possibile l’allevamento di questi gechi in rack system (nella foto che segue, esempio di vasca da rack system arredata con sabbia e tane).
Si sconsiglia l’allevamento promiscuo di Nephrurus wheeleri poiché sono molto territoriali ed aggressivi con i conspecifici.
Le temperature diurne dovranno essere circa 32°C nel punto più caldo e 25°-26°C nel punto più freddo, mentre nelle ore notturne non dovranno scendere sotto i 21°-22°C.
Un alto tasso di umidità, durante il giorno, non è l’ideale per questi gechi quindi eviteremo di lasciare a disposizione grosse ciotole d’acqua, basterà un tappo di bottiglia o al massimo un piccolo sottovaso non ricolmo.
Sarà inoltre necessario nebulizzare con acqua il terrario a giorni alterni nelle ore serali in modo da aumentare l’umidità come avviene in natura e permettere ai gechi di bere e idratarsi.
Terrario naturalistico
L’arredamento del terrario naturalistico sarà costituito da un fondo di sabbia fine senza calcio, una tana nella parte calda ed una nella parte fredda. Qualche roccia ben ancorata al fondo e qualche corteccia completano l’arredamento.
Per raggiungere le temperature di cui hanno bisogno (31°-32°C nel punto più caldo) sarà sufficiente usare un tappetino riscaldante termostatato da porre esternamente sotto un terzo della base del terrario, oppure un faretto alogeno posto nella parte alta.
In questo modo si creerà un punto caldo a 32°C fino ad arrivare a 25°C nel punto più lontano dal tappetino, in modo che il geco possa termoregolarsi.
Di notte se le temperature non scendono sotto i 21°-22°C non ci sarà bisogno di riscaldamento.
Anche se notturni è necessario ricreare il fotoperiodo quindi a meno che la stanza non sia illuminata in modo adeguato è necessario utilizzare un neon per 8-12 ore al giorno in base alla stagione.
Essendo gechi prettamente notturni l'illuminazione UVB non è obbligatoria.
Terrario asettico
L’arredamento del terrario asettico sarà costituito da arredi facilmente lavabili, come tane di plastica e il substrato sarà semplice carta assorbente.
E’ sconsigliato l’uso di questo set-up, se non per i baby di pochi giorni o per animali sottoposti a cure veterinarie che richiedono un ambiente sterile e facilmente pulibile, perché questi gechi amano scavare e ricoprirsi di sabbia e non poterlo fare è una grande fonte di stress.
Alimentazione
Nephrurus whelleri cinctus è insettivoro ed ha un appetito notevole. Come alimento base si possono utilizzare grilli e blatte di adeguate dimensioni per evitare che il geco abbia problemi nell'ingerirle, quindi si sceglieranno prede non più grandi della distanza tra gli occhi dell’animale.
La dieta base può essere variata con:
- - Larve di Galleria melonella (camola del miele) da somministrare al massimo una volta al mese perché molto grasse.
- - Camole della farina (Tenebrio molitor), da dare con parsimonia per non appesantire il fegato del geco
Qualsiasi insetto dovrà comunque essere ben alimentato in modo da poter fornire al geco tutte le sostanze nutritive necessarie.
Gli esemplari adulti di N. w. cinctus andranno alimentati con 2 grilli per 3 volte a settimana, mentre i baby andranno nutriti a giorni alterni almeno per i primi 5-6 mesi di vita.
E’ importante non sovralimentare questi sauri perché il loro fegato è molto delicato quindi un’alimentazione errata potrebbe portare a complicazioni epatiche che risultano spesso fatali.
Le prede dovranno essere spolverizzate di calcio ad ogni pasto e una volta a settimana con calcio + vitamina D3.
Una volta al mese è utile spolverizzare gli insetti con un multivitaminico per integrare eventuali carenze alimentari.
Dimorfismo sessuale
I maschi sono dotati di sacche degli emipeni che si presentano come due rigonfiamenti subito sotto la cloaca, mentre le femmine non presentano rigonfiamenti.
Non ci sono differenze cromatiche significative tra i due sessi, mentre c’è una netta differenza nella mole degli esemplari adulti infatti le femmine sono grandi circa il doppio dei maschi.
Il sesso dei cuccili è riconoscibile a partire dai 5-6 mesi di vita.
Riproduzione
Sia i maschi che le femmine cominciano ad essere riproduttivi tra i 12 e i 18 mesi di vita.
Perché la riproduzione vada a buon fine è importante che gli animali siano sani e ben nutriti, in questo modo non sussisterà il rischio che si debilitino eccessivamente e che la femmina abbia problemi durante le deposizioni.
Prima dell'accoppiamento questi gechi necessitano di un periodo di brumazione.
A partire dai primi giorni di Novembre si dovranno far calare le temperature e le ore di luce gradualmente ed in 15 giorni si arriverà a circa 18°-19°C e 6-8 ore di luce.
In questo periodo andrà ridotto gradualmente anche il cibo, fino ad arrivare a sospenderne del tutto la somministrazione.
E' essenziale che l'abbassamento delle temperature e del fotoperiodo sia graduale permettendo al geco di digerire gli ultimi pasti, in questo modo si eviteranno problemi di digestione che posso risultare fatali.
Dopo circa due mesi (durante i quali sarà necessario continuare a nebulizzare regolarmente il terrario, senza bagnare direttamente i gechi) le temperature e le ore di luce andranno aumentate in modo graduale, quindi in un paio di settimane riportate al range ottimale con diurne di 32°C, notturne intorno ai 23°C e le ore di luce da 6-8 a 10-12.
Al raggiungimento delle temperature ottimali, bisognerà alimentare i gechi a sazietà, soprattutto la femmina che dovrà assumere molto calcio in vista delle deposizioni.
Quando gli animali saranno usciti dalla brumazione e saranno stati ben alimentati e integrati con calcio e vitamina D3 sarà possibile unirli per l'accoppiamento.
Appena uniti gli esemplari inizierà il rituale di corteggiamento e il maschio alzerà la coda facendola roteare, se la femmina sarà ricettiva ed avrà ovulato risponderà con lo stesso movimento e si lascerà raggiungere dal maschio che si scaglierà su di lei mordendola sul collo per immobilizzarla e, dopo aver sollevato la coda della compagna con la sua, estrarrà uno degli emipeni per fecondarla.
L'accoppiamento durerà diversi minuti durante i quali gli animali rimarranno immobili.
Se la femmina non è disponibile all’accoppiamento, perché non ha ancora sviluppato i follicoli, inizierà ad agitare la coda e dando la schiena al maschio comincerà a scalciare con le zampe posteriori. Se il maschio dovesse diventare troppo insistente la femmina inizierebbe a mordere per scacciarlo emettendo un verso molto simile ad un vero e proprio urlo.
In questo caso sarà bene dividere la coppia e riprovare successivamente per evitare che la femmina possa ferire anche seriamente il maschio.
Dopo circa una settimana dall'accoppiamento, il ventre della femmina inizierà a gonfiarsi e le uova cominceranno ad essere visibili in controluce.
A partire dai 25 giorni dall’accoppiamento (periodo che può variare in base ad alcuni fattori ambientali) la femmina comincerà a scavare nel substrato umido, per decidere il punto in cui deporre le proprie uova.
Per aiutare la femmina a trovare un buon sito di deposizione, si potrà inserire nel terrario (se non già presente, visto che può aiutare le fasi di muta) un contenitore chiuso con un foro laterale come ingresso e contenente sabbia sempre umida.
Dopo circa 5 giorni dalle prime operazioni di scavo, la femmina deporrà una coppia di uova (più raramente un solo uovo, se la femmina è giovane o troppo vecchia) e grazie alla ritenzione spermatica continuerà a deporre ad intervalli di 25-40 giorni finché le temperature non si abbasseranno.
Per essere sicuri di avere uova fertili è bene ripetere l’accoppiamento ogni due deposizioni per un massimo di 3-4 accoppiamenti a stagione. In questo modo una femmina in salute può produrre fino a 8-10 uova.
La femmina scaverà nella sabbia, deporrà le uova e poi ricoprirà tutto perfettamente.
Le uova andranno rimosse il prima possibile dal terrario ed incubate in scatolette senza fori contenenti vermiculite e acqua in rapporto 1:1 (per esempio: 40gr vermiculite e 40gr acqua) ad una temperatura di 27°-30°C.
Non ci sono molti dati sull'influenza delle temperature sul sesso dei nasicituri, le poche informazioni reperibili indicano che mediamente a temperature tra i 26°C e il 30°C il sesso dei piccoli sarà per il 50% maschi e 50% femmine. Mentre incubando le uova a 25°C il numero di femmine schiuse sarà maggiore rispetto a quello dei maschi.
Il periodo di incubazione delle uova varia dai 35 ai 70 giorni in base alle temperature di incubazione.
I piccoli dopo aver bucato l’uovo, possono rimanere al suo interno per diverse ore e per nessuna ragione andranno aiutati o forzati ad uscire, il rischio è il decesso dei nascituri.
L'aspettativa di vita di questi gechi in cattività è di circa 10 anni ed una femmina ben stabulata sarà in grado di produrre uova fertili per circa 8-9 stagioni.
Allevamento cuccioli
Dopo la nascita i piccoli, che misurano circa 3,5cm e pesano attorno ai 2gr, devono essere prelevati dall’incubatrice e stabulati singolarmente per non scatenare stress da competizione alimentare.
E’ consigliabile alloggiare i cuccioli in modo asettico con una tana in plastica e carta assorbente come substrato, da mantenere umido in modo da favorire la prima muta che avverrà dopo 4-6 giorni dalla nascita.
Subito dopo la prima muta i baby di Nephrurus wheeleri cinctus accettano piccoli grilli e piccole blatte (4-5mm circa) che andranno somministrati a giorni alterni.
Capita che qualche esemplare appena nato possa essere spaventato dalle prede, questo atteggiamento è transitorio e sparisce dopo pochi giorni quando l’istinto predatorio e la fame prendono il sopravvento.
Dopo che i piccoli avranno iniziato ad alimentarsi regolarmente, sarà possibile spostarli in terrario naturalistico.
Le temperature diurne per i baby sono identiche a quelle degli adulti, mentre quelle notturne non devono scendere sotto i 25C°-26C° e sarà necessario nebulizzare più spesso (almeno due volte al giorno) perché, pur essendo animali deserticoli, da baby tendono a disidratarsi facilmente.
Con i giovani è consibliabile una fonte di luce UVB al 5.0% per i primi 5 o 6 mesi di vita, inoltre è utile integrare le prede già dal primo pasto.
Tutela e protezione
Come tutti i rettili Australiani N. wheeleri è protetto a livello nazionale e ne è vietata l’esportazione.
Curiosità
Questi gechi non hanno la capacità di autotomare la coda nel punto che preferiscono perché i punti di rottura sono concentrati tutti alla base di essa.
In cattività è rarissimo che si verifichi il distaccamento della coda che comunque ricresce completamente in un paio di mesi.