Tassonomia e nomenclatura
Famiglia:
Eublepharidae
Genere:
Hemitheconyx
Specie:
Hemitheconyx caudicinctus
Sinonimi:
Stenodactylus caudi-cinctus - Duméril 1851
Psilodactylus caudicinctus - Gray 1864
Psilodactylus caudicinctus - Boulenger 1885
Hemitheconyx caudicinctus - Stejneger 1893
Psilodactylus caudicinctus - Werner 1897
Hemitheconyx caudicinctus - Wermuth 1965
Hemitheconyx caudicinctus - Kluge 1993
Hemitheconyx caudicinctus - Rösler 1995
Hemitheconyx caudicinctus - Seufer Et Al. 2005
Hemitheconyx caudicinctus - Rösler 2018
La specie H. caudicinctus viene classificata per la prima volta da Duméril come Stenodactylus caudi-cinctus nel 1851, sarà poi Stejner nel 1893 a classificare il genere Hemitheconyx che ha come specie tipo proprio H. caudicintus.
Il genere Hemitheconyx comprende due specie: Hemitheconyx caudicinctus (A. Duméril, 1851) ed Hemitheconyx taylori (Parker, 1930).
Distribuzione
H. caudicinctus è un geco endemico dell'Africa Occidentale; il suo areale comprende: Camerun, Nigeria, Senegal, Togo, Mali, Costa d'Avorio, Gambia, Benin, Burkina Faso, Niger, Ghana(?), Liberia(?), Guinea (Conakry) e Sierra Leone(?).
Descrizione e abitudini di vita
Hemithecomyx caudicinctus è un geco dalla struttura tozza e robusta, la cui dimensione può raggiungere i 25 cm coda compresa. I maschi, solitamente, presentano dimensioni maggiori rispetto alle femmine. La colorazione del dorso è di base beige o marrone chiaro, interrotta da due grandi fasce marrone scuro; anche su testa e coda presentano fasce dello stesso marrone scuro. Alcuni esemplari sfoggiano una banda bianca che segue la colonna vertebrale per tutta la lunghezza del geco, dalla testa fino alla punta della coda; si tratta di un carattere dominante che si riscontra nel 10-15% degli esemplari in natura. La testa triangolare è coperta da grandi squame esagonali tubercolari ed è unita al corpo tramite un ampio collo massiccio. Il muso è corto e presenta occhi muniti di palpebra mobile e fori auricolari posti ai lati del cranio. I tubercoli presenti sul dorso sono composti da 3 squame tubercolari adiacenti, la cui centrale è grande il doppio rispetto alle altre due. Il ventre, invece, è munito di squame embricate bianche dalla forma irregolare e tondeggiante.
La coda è formata da molti segmenti trasversali che corrispondono ai punti in cui può avvenire la rottura della colonna vertebrale durante l'autotomia. In questa specie, quando questo accade, essa ricresce esageratamente più grande e tozza; da qui deriva il nome comune di "geco africano dalla coda grassa".
Gli arti sono robusti e ben staccati dal corpo; ogni zampa presenta 5 dita dotate di unghie, che lo aiutano a fare presa sul terreno.
Sono gechi carnivori con dieta principalmente costituita da insetti, ma non disdegnano piccoli mammiferi. Questi gechi terricoli popolano le aree alberate delle savane e hanno abitudini crepuscolari-notturne. Durante il giorno rimangono nascosti in rifugi occasionali, come tane di altri piccoli animali, oppure ne creano di nuove scavando sotto sassi o tronchi.
Allevamento
La convivenza di più esemplari di Hemitheconyx caudicinctus è altamente sconsigliata essendo animali molto territoriali, anche fra femmine. Se proprio si vuole tentare di far convivere più animali nello stesso terrario sarà necessario che siano adulti e che vengano forniti loro molti rifugi e spazi adeguati. In ogni caso, mai mettere assieme due maschi, altrimenti gli scontri tra i due potrebbero risolversi con l'uccisione del più debole.
Questa specie, avendo abitudini terricole, necessita di un terrario sviluppato in lunghezza nel quale si disporranno una zona calda a 31°-32°C e una fredda a 25°-26°C; questo range di temperature è facilmente raggiungibile con una fonte di calore (tappetino, cavetto riscaldante, lampada, ecc...) posta su un terzo dell'alloggio. La fonte scelta dovrà essere termostatata in modo da avere una temperatura certa e costante; durante la notte si può spegnere la fonte di calore in modo da ricreare l'escursione termica come in natura, a patto che la temperatura non scenda al di sotto dei 21°-22°C.
L'illuminazione è sufficiente quella naturale della stanza; qualora si volesse aggiungere una fonte di luce artificiale (che dovrà essere sempre schermata in modo che il geco non possa venirne a contatto) sarà meglio evitare fonti di luce troppo intense o luce rossa.
La dimensione minima per un esemplare è di 40x30x15(h) cm, misure adottate nelle vasche dei rack system. L'umidità ambientale, dovrà aggirarsi intorno al 50-70%, tasso facilmente raggiungibile con 1-2 nebulizzazioni d'acqua settimanali sul lato freddo della teca. All'interno del terrario dovranno essere presenti almeno 2 tane, una posta nella zona calda e una in quella fredda. Quest'ultima dovrà essere completamente chiusa eccetto il foro d'ingresso e riempita di torba o fibra di cocco che verrà mantenuta sempre umida per facilitare la muta dell'animale e le eventuali deposizioni delle femmine; allo scopo va bene un qualsiasi contenitore per alimenti forato sul coperchio per evitare la fuoriuscita del substrato. Altri arredi indispensabili sono una ciotola per l'acqua e una contenente il calcio.
Terrario naturalistico
La propensione alla vita terricola di H. caudicintus rende d'obbligo un terrario sviluppato in lunghezza e profondità. Anche per un terrario allestito in modo naturalistico, l'altezza è abbastanza irrilevante; ovviamente, per avere un impatto visivo soddisfacente, le misure per un terrario che ospiterà una coppia o un trio saranno circa 80x40x40(h) cm.
Le capacità di arrampicata di questi gechi sono abbastanza limitate, quindi anche gli arredi o le strutture del terrario non dovranno essere verticali, ma sempre inclinati per agevolarne i naturali comportamenti.
L'arredamento sarà composto da rocce, cortecce e rami posizionati sul fondo del terrario, in modo da creare anfratti che permetteranno agli animali di nascondersi. In alternativa, è possibile realizzare delle strutture in poliuretano da rivestire con sabbia e/o terriccio, per dare un effetto scenico piacevole e realistico.
Il substrato deve esser composto prevalentemente da torba, da mischiare con una percentuale di terriccio non concimato e sabbia; in proporzione è consigliabile in 50% di torba, un 30% di terriccio e il restante 20% sabbia. Invece, è altamente sconsigliato l'uso di sola sabbia perché può creare gravi occlusioni intestinali e morte dell'animale.
Per aumentare l'impatto estetico si possono aggiungere alcune piante grasse senza spine o, ancora meglio, dei ciuffi d'erba secca in modo da ricordare il più possibile la savana.
Terrario asettico
Il terrario asettico è utile principalmente per animali debilitati o in quarantena; di solito, anche nei rack system si consiglia un substrato naturale che rende più facile la gestione dell'umidità ambientale.
Ad ogni modo, Hemitheconyx caudicinctus, è possibile essere allevato anche su carta assorbente, con un paio di tane in plastica.
Alimentazione
Sono gechi principalmente insettivori e non accettano prede che non siano vive. La dieta base è costituita da blatte (Shelfordella lateralis e Blaptica dubia) e grilli di dimensione adeguata (grandi all'incirca come la distanza fra i loro occhi), ai quali si aggiungono tarme della farina (Tenebrio molitor), caimani (Zophobas morio) di cui le larve più grandi dovranno essere somministrate solo dopo la decapitazione per evitare che il rostro di queste larve li ferisca, cavallette (Locusta migratoria), bachi da seta (Bombyx mori), massimo una volta al mese camole del miele (Galleria mellonella) e pinky di topo (Mus musculus). Per gli esemplari adulti basteranno 2-3 pasti la settimana costituiti da 3-4 insetti, mentre i subadulti (5-8 mesi) si alimenteranno a giorni alterni con 4-5 insetti e i babies (0-4 mesi) ogni giorno con 5-6 insetti. Gli insetti, prima della somministrazione, andranno spolverizzati con calcio + vitamina D3, almeno una volta la settimana e con un integratore multivitaminico ogni 15-30 giorni; il resto dei pasti con semplice calcio in polvere.
Dimorfismo sessuale
Per quanto riguarda il dimorfismo sessuale, oltre alle dimensioni, i maschi presentano sacche degli emipeni ben pronunciate alla base della coda. Spesso, sono presenti due sacche simili anche nelle femmine. In questo caso, è possibile differenziarli osservando i pori femorali, molto grandi e disposti a "V" nel maschio, mentre assenti nella femmina.
Riproduzione
Stagione delle piogge e stagione secca: questi rettili vivono in zone caratterizzate dall'alternanza di stagione delle piogge (da marzo ad ottobre circa) e stagione secca (da novembre a febbraio circa). Sarebbe opportuno ricreare questa alternanza anche in cattività, avendo quindi nella prima temperature nel punto più caldo intorno ai 32°C e freddo 26°C, con un tasso di umidità attorno al 60-70%, nella seconda temperature nel punto più caldo intorno ai 24°C e freddo 17-18°C, con un tasso di umidità intorno al 50%. Il cambiamento di temperatura ed umidità deve sempre essere fatto in modo graduale, mai repentino, abbassando di 1°C ogni 2 giorni la temperatura. Questa operazione va fatta solo su animali in perfetta salute, interrompendo la somministrazione di cibo 10 giorni prima di iniziare l'abbassamento delle temperature e ricominciandola quando si alzeranno nuovamente. Questo periodo più freddo, oltre ad allungare la vita del geco, stimola la ciclicità riproduttiva sia del maschio che della femmina.
I gechi africani dalla coda grassa raggiungono l'età riproduttiva attorno all'anno di età; Tuttavia, è opportuno aspettare almeno l'anno e mezzo e il raggiungimento dei 40-45 grammi di peso prima di unire le coppie, in modo da minimizzare i rischi, quali prolasso degli emipeni nei maschi e distocia nelle femmine. Gli esemplari saranno pronti per l'accoppiamento circa 15 giorni dopo l'innalzamento delle temperature; se la femmina nel momento dell'unione col maschio non si trovasse ancora in fase ovulatoria, non accetterà il maschio, offendendolo con morsi e codate intimidatorie. L'ovulazione è visibile sul ventre della femmina come due piccole macchie bianche tonde contornate di rosa-rosso. Il rituale di accoppiamento ha inizio quando il maschio si avvicina alla femmina facendo vibrare la coda. Se la femmina sarà ricettiva, lascerà che il maschio le mordicchi la coda , risalendo poi lungo il suo fianco fino a raggiungere il collo, dove si terrà saldo con la bocca. Farà poi scivolare la sua coda sotto quella della femmina, che a sua volta alzerà la propria per permettergli la copula.
Dopo l'accoppiamento la femmina inizierà a maturare le prime uova; la prima deposizione avverrà dopo 2-4 settimane dall'accoppiamento. Solitamente, viene deposta una coppia di uova ogni 15-20 giorni, per una media di 4 deposizioni annue, le femmine più prolifiche arrivano a deporre fino a 6 volte. Non è da escludere che venga prodotto solo un uovo per volta, ma sempre meglio assicurarsi che la femmina non ne abbia altre nel ventre perché potrebbero essere indice di distocia. Quando una femmina è prossima alla deposizione, solitamente, fa la muta e smette di alimentarsi, iniziando a scavare nella tana umida. Nel periodo della gestazione dovrà essere alimentata di più del normale poiché aumenta il fabbisogno energetico per la produzione delle uova.
Le uova si presentano di forma ovale, lunghe circa 3 cm, di colore bianco e dal guscio pergamenaceo. Dopo la raccolta, andranno adagiate su un substrato di vermiculite o perlite in rapporto 1:1.3 con acqua, all'interno di scatoline chiuse senza fori, che andranno poi poste in incubatrice. La temperatura determinerà il sesso del nascituro: a temperature alte sui 31°-32°C (oltre a queste c'è la probabile morte embrionale) si avrà la quasi totalità di nascita di maschi, a temperature sui 26°-27°C (al di sotto si ha la probabile morte embrionale) si avrà la quasi totalità di nascita di femmine, a temperature intermedie si avranno sia maschi che femmine. I tempi di schiusa sono piuttosto lunghi, fino a 80-90 giorni per temperature basse e 50-60 per temperature alte.
Allevamento cuccioli
Al momento della schiusa i piccoli misurano circa 5 cm e vanno spostati singolarmente in un piccolo box con carta (da tenere sempre umida per i primi giorni) come substrato ed una tana per nascondersi, tenendo le temperature di riferimento per gli adulti. Una volta fatta la prima muta , che avviene circa dai 2 ai 4 giorni dopo la schiusa , si potrà introdurre la ciotola di acqua, la tana umida e iniziare la somministrazione di cibo di taglia adeguata.
Tutela e protezione
Hemitheconyx caudicintus non rientra nella convenzione CITES, anche la IUCN Red List lo considera "Least Concern" cioè di minima preoccupazione a livello di conservazione e salvaguardia.
Nonostante ciò, data la continua urbanizzazione e antropizzazione dei suoi habitat, non è da escludere che negli anni a venire le popolazioni di questi gechi subiscano un declino.
Curiosità
Sono animali abbastanza timidi di carattere, spesso soffiano, si gonfiano e agitano in aria la coda come metodo di dissuasione. Come è successo per il geco leopardino, anche per loro sono stati scoperti e selezionati diversi morph, anche se in numero nettamente inferiore, ovvero colorazioni differenti da quella ancestrale. Di seguito foto di alcune di esse.
IMPORTANTE: Le femmine dei morphs "Caramel" e "Ghost" nascono sterili, inoltre, la forma omozigote del White Out (Super White Out) è letale, quindi i piccoli muoiono nell'uovo o poco dopo la schiusa.